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‘Il sesso di colpa’ a ‘I Solisti del Teatro’

'Il sesso di colpa'


In scena il 29 agosto agosto ai Giardini della Filarmonica Romana di Roma

Riceviamo e pubblichiamo.

Martedì 29 agosto sul palco de ‘I Solisti del Teatro’ debutta lo spettacolo pluripremiato ‘Il sesso di colpa’, che torna dopo 25 anni, scritto e diretto da Patrizio Cigliano, in scena con Beatrice Fazi e Davide Lepore.

‘Il sesso di colpa’ è stato un grande successo comico per diversi anni. Il triangolo amoroso che raccontava, immerso nell’ambiente musicale che univa i tre protagonisti, attraversava tutte le possibili dinamiche dell’insicurezza sentimentale, dall’astrologia allo spionaggio alla psicanalisi: classiche derive del tradimento.

I tre protagonisti non avevano ancora 30 anni: già adulti, ma ancora fragili rispetto a queste tematiche. E questa Reunion dell’Original Cast ’98, con Beatrice Fazi, Davide Lepore e lo stesso Cigliano, oggi tutti 50 enni, si è trovata di fronte un testo che fondamentalmente non ha avuto bisogno di grandi aggiornamenti: le dinamiche amorose non hanno età e – anzi! – applicarle su personaggi anagraficamente ‘maturi’ rivela in maniera comica e grottesca – ma anche molto drammatica! – la fragilità in cui tutti gli esseri umani possono facilmente cadere, se sprofondano nella agitata dimensione del tradimento.

Oltre pochi aggiustamenti, soprattutto di ordine tecnico – nel ’98 i cellulari erano appena arrivati e carissimi -, il testo ha ancora immutata e fortissima tutta la sua seria analisi psico/erotica comportamentale di tre esseri umani alle prese con le grandi insicurezze che ogni sofferenza d’amore porta con sé.

E se questo accade in ogni età, se quando si è ‘giovani’ c’è l’alibi dell’impreparazione, quando si è adulti si scopre che quell’impreparazione è ancora lì e paradossalmente, a 50 anni, che sia ancora lì fa più male. La Tragedia in Commedia? Probabilmente sì, perché solo in Amore si può piangere e ridere giorno dopo giorno.

Una canzone di Celentano degli anni 60 ci avvisava che ‘non esiste l’amor, è soltanto una favola’! Probabilmente sarà vero, ma è pur vero che è una favola a cui nessuno vuole rinunciare. Una favola con tutti gli accenti di cui abbiamo bisogno per sentirci davvero vivi.

Quando si è innamorati non ci sono mai problemi, si tende a minimizzare tutto per non lasciarci inquinare dalla vita reale. Il mondo che ci si crea è certamente effimero – e in fondo lo sappiamo – ma vogliamo crederci, sempre e comunque.

Vogliamo sentirci pieni di vitalità, di energia, di sensualità, di passione, di positività… fino a che… non sorge il primo dubbio: ‘Mi tradisce?’

Da quel momento è la fine, anche perché, in genere, se ci è venuto il dubbio, abbiamo ottime ragioni per dubitare. C’è poco da fare: spunta un misterioso radar, che difficilmente sbaglia!

Ecco allora che la favola diventa un incubo, perché… l’altro nega! Perché nega? Basterebbe dirlo: ‘sì, c’è un’altra persona’! Invece nega e noi abbiamo sospetti, non prove! E cominciamo ad impazzire… Eppure la gelosia ci piace. Ci fa sentire ancor più pieni di vita. Ci fa pensare, congetturare, agire, fare le poste, leggere i cellulari, guardare nei portafogli, ascoltare le telefonate, consultare astrologi, fingere che tutto sia a posto.

Tutto con l’eccitantissima consapevolezza del segreto: ‘ora ti spio e vediamo chi ha ragione’. L’amore non esiste senza gelosia: è necessaria perché è imprevedibile e tutti abbiamo bisogno, ancora, di sorprenderci! E se tutto questo non avviene tra adolescenti ma tra over 40, la comicità è assicurata! Perché la stessa cosa, ma a 40 anni si è inevitabilmente più ridicoli… e fa anche più male.

Ne ‘Il sesso di colpa’ tutto si svolge attorno ad un grande letto matrimoniale con lenzuola di Walt Disney. L’ambiente è quello della musica: tutti i personaggi sono musicisti, chi più chi meno fortunato, e per tutto lo spettacolo cercheranno – invano? – di trovare gli ‘strumenti’ per cercare, finalmente, crescere e per non vivere ancora l’amore in un modo infantilmente puerile, nel tentativo di superare quello sbandamento emotivo dei quarantenni.

È una commedia brillante, profondamente velenosa nei confronti dell’Amore, dell’età matura, della sincerità. I gustosi rimandi allo stile di Woody Allen – la voce di Dio, non a caso, è del grande Oreste Lionello, alter-ego italiano di Woody -, si incrociano nella grottesca nostalgia degli anni 80 dei personaggi, creando un vero e proprio ‘saggio’ socio-erotico sull’amore e sul Tradimento.

Lo spettacolo comprende canzoni di enorme fama, alcune eseguite dal vivo: dai Beatles a George Michael, a Michael Jackson… Ha tre finali distinti, uno per personaggio, che saranno eseguiti ‘a rotazione’ in diverse serate. Si passa dal comico al drammatico, attraverso il grottesco e l’assurdo, in mezzo a cellulari, sassofoni, spartiti e triangoli, perché la musica e la canzone sono da sempre i più diretti veicoli d’amore.

Info e prenotazioni:
Giardini della Filarmonica Romana – via Flaminia, 118 – piazza del Popolo
Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21:30
e-mail: teatronovantuno@gmail.com
tel.: 3807862654 – www.isolistidelteatro.it
Biglietti: intero €15,00 – ridotto €13,00 età under 25, over 65
Gruppi minimo 6 persone: €10,00
Orario botteghino: 18:30 – 22:00
Ristorante: l’ingresso è libero e aperto a tutti dalle ore 18:00

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