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Il progetto della Compagnia Stabile di Tradizione



Resoconto della conferenza stampa e presentazione del primo spettacolo

18 dicembre 2015, ore 12:00, Teatro Augusteo, Napoli. Siamo alla conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto teatrale “Compagnia Stabile di Tradizione” dell’attore Gigi Savoia, coadiuvato da Renato De Rienzo. Presenti Gigi Savoia, i titolari del teatro, Peppe Caccavale ed Albachiara Ammendola Caccavale, l’Assessore ai Giovani, Alessandra Clemente, il professor Ettore Massarese ed il presidente del Movimento Unitario Giornalisti, Mimmo Falco.

Apre i lavori proprio quest’ultimo che sottolinea l’indiscussa professionalità e capacità di Gigi Savoia che lancia una sfida culturale importante per iniziare un percorso all’insegna di tradizione ed innovazione teatrale, con una particolare attenzione ai giovani. Una compagnia che possa rappresentare al Teatro Politeama una serie di opere della tradizione partenopea portate avanti da nuove leve. La rassegna prevede, tra l’altro, pièce di Scarpetta, De Filippo, Viviani, punti di riferimento obbligati nel panorama artistico napoletano.

Un doveroso ricordo prima al grande Luca De Filippo e a Francesco Caccavale poi, entrambi recentemente scomparsi. Si sottolinea come quest’ultimo nel cartellone dell’Augusteo non abbia mai fatto mancare spettacoli di tradizione partenopea, specialmente se coinvolgevano giovani talenti locali, dando loro la possibilità di farsi conoscere ed affermarsi. A breve, ci spiegano, partiranno dei corsi di formazione come momenti collaterali importanti che si affiancheranno ad un nuovo progetto di potenziamento di attività turistiche ed artistiche in cui si dia il giusto risalto anche alla canzone napoletana.

La parola passa al professor Ettore Massarese che, rimarcata l’unicità di Napoli nello scenario teatrale nazionale, pone in risalto la sensibilità a tutto campo della proposta. Spende bellissime parole per lo stesso Gigi Savoia che, nel pieno rispetto della tradizione, riesce ad andare oltre, evidenziando la modernità della commedia dell’arte. Ricorda, infine, che nel 2016, l’Università Federico II, proprio in linea con questo discorso, attiverà un corso di laurea magistrale in discipline dello spettacolo, improntato sull’aspetto performativo dei ragazzi. Non solo teoria e storia dello spettacolo, quindi, ma entrando anche nella pragmatica dei programmi per capire la grandezza della tradizione.

L’assessore Alessandra Clemente porta, quindi, i saluti dell’amministrazione comunale. Si dice emozionata del progetto in essere, visto che da giovane, apprezza particolarmente gli interventi che vedono coinvolti in primo piano i ragazzi, vero capitale umano della città, che possono, con impegno e dedizione, dedicarsi ad iniziative importanti portate avanti da esperti che hanno un’alta capacità di ascolto e sensibilità verso i giovani.

L’Assessore Clemente conclude il suo intervento dicendo:

Il Maestro Savoia, in questo contesto, ha saputo ben interpretare l’esigenza dei giovani che vogliono vivere l’arte in modo autentico e che, fortemente attaccati alla propria tradizione, considerano il teatro, come strumento di emancipazione ed espressione.

In sinergia poi, con altri Assessorati del Comune e della Regione Campania, l’Amministrazione comunale sta lavorando proprio in questa direzione.

È il turno di Gigi Savoia:

Ho riscontrato nei giovani un’enorme voglia di cimentarsi nel teatro di prosa della nostra tradizione. Non va disattesa questa loro necessità. Loro sentono geneticamente l’appartenenza a questo teatro e vorrebbero essere protagonisti partecipi sulle tavole del palcoscenico. È necessario quindi mantenere sempre vivo il messaggio dei nostri drammaturghi che a partire dallo scorso millennio hanno reso Napoli capitale di cultura teatrale e non solo. Fino ad ora ci hanno pensato le grandi famiglie ormai quasi tutte estinte. Spetta a noi adesso questo compito, creando con questi giovani nuove famiglie teatrali per la continuità.

L’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele, non potendo intervenire personalmente dati i pregressi impegni, ha voluto comunque trasmettere all’organizzazione un attestato di stima per il lodevole impegno. La riportiamo, di seguito, così come ci è stata fatta pervenire dall’Ufficio Stampa dell’evento.

Gentilissimi,
anche se non posso essere con voi alla presentazione di questo PROGETTO “COMPAGNIA STABILE DI TRADIZIONE”, mi sembra giusto manifestarvi l’interesse dell’Amministrazione comunale, ed in particolare dell’Assessorato alla Cultura, per il lavoro che avete deciso di avviare.
Non devo sprecare parole per ricordare a voi quanto importante sia stato nella storia del teatro non solo italiano, ma europeo il contributo della tradizione culturale napoletana, né devo elencare i nomi di autori ed attori che negli ultimi due secoli hanno arricchito questa tradizione e ne hanno fatto un po’ alla volta una “scuola” che probabilmente non ha eguali nella cultura teatrale del nostro Paese.
E nemmeno è necessario, d’altra parte, ricordare come la cultura teatrale sia diventata sempre di più un elemento di ricchezza nella nostra identità cittadina fino a costituirne, a mio avviso, uno dei fattori più significativi e caratterizzanti.
È per queste ragioni che il lavoro che vi avviate a compiere è per me di straordinario interesse e che vi chiedo di pensarmi con voi, oggi alla sua presentazione e, in futuro, nella fatica e nell’emozione del compimento.
Con stima ed amicizia.

L’Assessore alla Cultura e al Turismo
Nino Daniele

Prima di congedarci, avviciniamo l’artista Gigi Savoia che ci rilascia una dichiarazione in esclusiva.

Ci siamo incontrati per parlare del progetto della Compagnia Stabile di Tradizione, questa macchina che messa in moto spero non si fermerà più, un’opportunità per i giovani di esibirsi su un palcoscenico. Il primo appuntamento, molto simbolico, è con una comicità molto nota e farsesca di Edoardo Scarpetta, “Tre pecore viziose”, una sorta di manifesto femminista che parla di giovani donne illuse da tre uomini maturi da un risvolto finale interessante. Questo spettacolo debutterà proprio il giorno di Natale al Teatro Politeama e da subito noi mettiamo in essere questo esperimento. Diciamo che il 75% della compagnia è formata da giovani e la restante parte da attori di consolidata esperienza, i pilastri che portano avanti questi ragazzi. Sono molto contento che lo spettacolo debutti il 25 dicembre, ma sono ancora più entusiasta del fatto che si sia dato avvio all’iniziativa che potrà, mi auguro, accogliere quanti più giovani possibili.

Gigi Savoia

Ricordiamo, quindi che la Compagnia Stabile di Tradizione si esibirà al Teatro Politema, Via monte di Dio, 80, Napoli, con il classico di Eduardo Scarpetta, “Tre pecore viziose”, secondo il seguente calendario:
Venerdì 25 e sabato 26 dicembre ore 21:00.
Domenica 27 dicembre ore 18:00.
Venerdì 1 e sabato 2 gennaio ore 21:00.
Domenica 3 gennaio ore 18:00.

Di seguito le informazioni fornite dall’organizzazione.

Descrizione
Tre pecore viziose fu scritto nel 1881 da Eduardo Scarpetta e rappresentato per la prima volta in quello stesso anno al Teatro San Carlino di Napoli, stupisce sempre nelle rappresentazioni lasciando lo spettatore sempre divertito. Questa commedia, infatti, come tutte quelle di Scarpetta, basa la sua comicità sugli intrecci e gli equivoci tipici della commedia dell’arte.

Trama
Le tre pecore viziose sono Fortunato, Camillo e Felice: tutti e tre sposati, che al dispetto delle mogli, se la spassano con altrettante giovanissime donne, alle quali lasciano credere di essere scapoli e di avere la serissima intenzione di sposarle. I primi due sono avanti negli anni. L’altro, Felice, ancora giovane, suscita un sentimento più reattivo e attento, insomma meno epidermico e pragmatico. Brucano ingordamente il frutto proibito anche queste Tre pecore viziose il cui “vizio” è il tentativo di una scappatella extra-coniugale non riuscita – purtroppo -; e purtroppo sia per i tre corteggiatori che per l’autore, simpaticamente complice e che, con lo stesso malincuore degli sconfitti è costretto a ricondurre l’esito sui binari della morale borghese.

Personaggi ed interpreti
Beatrice Camomilla – Graziella Marina
Fortunato Pappamolla – Pippo Cangiano
Camillo Camomilla – Francesco Ruotolo
Felice Sciosciammocca – Gigi Savoia
Virginia, moglie di Felice – Viviana Cangiano
Concettina, sorella di Virginia – Valeria Ariota
Biase servitore – Gerardo Considerato
Errico Passettini – Raffaele Milite
Ciccio Pasticcio – Rosario Sannino
Giulietta modista – Chiara Mazza
Rosina modista – Antonella Prisco
Mariuccia modista – Anna D’Auria
Osvaldo Svolazzi – Carmine Iannone

Musiche di Alessandro Tumolillo, costumi di Fortuna Di Domenico, scene di Giuseppe Zarbo per la regia di Marco Kretzmer. Organizzazione a cura di Cge.

Sarà possibile acquistare i biglietti presso il botteghino del Teatro Augusteo in Piazzetta duca D’Aosta n. 263 dalle 10:30 alle 19:30, la domenica dalle 10:30 alle 13:30. Il costo del biglietto intero è di € 20,00, ridotto € 15,00.

Per informazioni telefonare ai numeri: 081 764 5001; 333 81 48 647;
081 414243; 081 405660.

Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.

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