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Il “patto” delle Regioni d’Europa

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CALRE


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A Oviedo la Conferenza delle Assemblee Legislative delle Regioni d’Europa (CALRE) ha firmato una nuova “Carta”

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Dai Consigli regionali e dalle assemblee legislative d’Europa vogliamo dare una spinta all’Unione europea ad essere più vicina ai cittadini e più rapida nelle risposte ai bisogni dei territori: un aiuto a famiglie, imprese e terzo settore in un momento di grave crisi globale.

Così il Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Carlo Borghetti alla Conferenza delle Assemblee Legislative delle Regioni d’Europa, CALRE, che si è riunita ieri, 6 ottobre e oggi riunita ad Oviedo, capoluogo della regione spagnola delle Asturie.

L’incontro fra i responsabili dei parlamenti regionali europei, in occasione del 25esimo anniversario della firma della Dichiarazione di Oviedo che ha dato vita alla CALRE nell’ottobre 1997, ha voluto rilanciare i valori della Conferenza e rafforzare il suo futuro.

I principi fondamentali della Dichiarazione hanno favorito in questi anni la partecipazione delle assemblee regionali alla creazione, al controllo, all’attuazione e alla valutazione delle politiche europee e la cooperazione tra le assemblee regionali e con i parlamenti nazionali e il Parlamento europeo.

Carlo Borghetti ha proposto di dare stabilità ai lavori della CALRE costituendo una sua sede e un’organizzazione stabile a Bruxelles, nel cuore dell’Unione europea: una presenza che può favorire un canale diretto fra la CALRE, il Parlamento europeo e il COR, il Comitato europeo delle Regioni.

Ha detto Borghetti:

Sono convinto che la presenza della nostra Conferenza nella sede dell’Unione possa facilitare una vera sussidiarietà delle decisioni in seno ad una istituzione complessa come la UE.

Attraverso gli indirizzi della CALRE, che rappresenta i territori regionali, si favorirebbe un’Europa più vicina ai bisogni dei cittadini e più veloce nel dare risposte ai problemi non solo degli Stati, ma anche delle diverse realtà locali.

Questo consentirebbe anche di superare le logiche di parte perché i parlamenti regionali rappresentano le istituzioni e non singole famiglie politiche.

La due giorni si è conclusa con la firma di una nuova Carta di Oviedo, a sottolineare il ruolo propulsore della CALRE per una nuova Europa, attraverso un lavoro più coordinato e stretto con tutte le istituzioni europee. Alla Conferenza delle Assemblee Legislative delle Regioni d’Europa hanno aderito finora 72 Regioni d’Europa.