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il Jobs act diventa legge

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JOBS ACT: GOVERNO PONE LA QUESTIONE DI FIDUCIA AL SENATO

Con la votazione il Senato ha dato il via libera alla delega sul lavoro, conosciuto come Jobs act, sul quale il governo aveva chiesto la fiducia. Il testo è stato approvato con 166 si, 112 no ed un astenuto. Il Premier Matteo Renzi ha commentato la votazione su Facebook scrivendo: “Finalmente è legge. Se ne parlava da anni, oggi riscriviamo le norme sul lavoro. Lo facciamo per dare garanzie innanzitutto a tutti quelli che sinora hanno lavorato come e più degli altri, ma senza gli stessi diritti”. Subito è arrivata la contro risposta del segretario della Cgil Camusso, la quale si è sempre schierata contro la riforma e torna a ribadire: “Mi pare evidente che è stato imposto un percorso accelerato per l’approvazione” del Jobs Act. “Confermiamo il giudizio perché si continua a presentarla come una legge di estensione dei diritti, mentre è una legge di sottrazione dei diritti, che non ha l’universalità promessa e tanto meno la lotta alla precarietà”. 

Il testo prevede:

CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI PER I NEOASSUNTI: arriva il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio per tutti i neoassunti. Cambia l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori con la possibilità di reintegra nel posto di lavoro in caso di licenziamenti illegittimi ,limitata solo a quelli nulli e discriminatori e a ”specifiche fattispecie” di quelli disciplinari (legati al comportamento del lavoratore). Saranno i decreti delegati a stabilire quali saranno queste fattispecie. Sui licenziamenti per motivi economici (esigenze aziendali) giudicati ingiustificati sarà previsto solo l’indennizzo.

– RIORDINO FORME CONTRATTUALI E RAPPORTI LAVORO, SUPERAMENTO COLLABORAZIONI: l’obiettivo al quale si vuole arrivare con il contratto a tutele crescenti e’ di farne la modalità normale di assunzione sfoltendo le decine di forme contrattuali e le norme esistenti. Si punta alla creazione di un testo organico che possa disciplinare le varie tipologie contrattuali e al ”superamento” delle collaborazioni coordinate e continuative.

– MANSIONI FLESSIBILI E CONTROLLI A DISTANZA: si rivede la disciplina delle mansioni in caso di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale con l’interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita, prevedendo limiti alla modifica dell’inquadramento. Il passaggio da una mansione all’altra diventa più semplice (con la possibilità anche di demansionamento). Viene rivista anche la disciplina dei controlli a distanza con la possibilità di controllare impianti e strumenti di lavoro.

– RIFORMA CIG: sarà impossibile autorizzare la cig (cassa integrazione guadagni) in caso di cessazione “definitiva” di attività aziendale. L’obiettivo e’ di assicurare un sistema di garanzia universale per tutti i lavoratori con tutele uniformi e legate alla storia contributiva del dipendente. Saranno rivisti i limiti di durata del sussidio (adesso il tetto e’ di due anni per la cassa ordinaria e di quattro per la straordinaria) e sarà prevista una maggiore partecipazione da parte delle aziende che la utilizzano. Si punta alla riduzione delle aliquote di contribuzione ordinarie (ora all’1,9% della retribuzione) con la rimodulazione delle stesse tra i settori in funzione dell’effettivo impiego.

– RIFORMA ASPI: la durata del trattamento di disoccupazione dovrà essere rapportata alla ”pregressa storia contributiva” del lavoratore con l’incremento della durata massima (per ora fissata a 18 mesi a regime nel 2016, ndr) per quelli con le carriere contributive più rilevanti. Si vuole estendere l’Aspi ai collaboratori fino al superamento di questo tipo di rapporto di lavoro. Per le persone in situazione di disagio economico potrebbe essere introdotta dopo la fruizione dell’Aspi una ulteriore prestazione eventualmente priva di contributi figurativi.

– RAZIONALIZZAZIONE INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE E ALL’AUTOIMPIEGO: si istituisce inoltre un’Agenzia nazionale per l’impiego e si punta a semplificare e razionalizzare le procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro al fine di ridurre gli adempimenti a carico di cittadini e imprese. L’obiettivo e’ svolgere tutti gli adempimenti per via telematica.

– NO VACATIO LEGIS: legge e decreti delegati entreranno in vigore il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta. Gli effetti degli interventi normativi saranno oggetto di un monitoraggio permanente da realizzarsi senza maggiori oneri.

Dopo la notizia dell’approvazione della nuova legge che riformerà il mondo del lavoro, intervenendo in modo massiccio sull’articolo 18, da sempre baluardo e punto fermo della sinistra e dei sindacati, non sono mancati nella piazze italiane scontri con la polizia. Vari cortei di protesta organizzati a Roma, Milano e Torino sono stati contenuti dalla polizia. Nella capitale è stata aperta un ‘inchiesta per aver trovato mazze di legno e ghisa con cui alcuni manifestanti hanno cercato di forzare un varco creato dalla guardia di finanza per evitare che il corteo potesse avvicinarsi troppo ai palazzi del potere.

Autore Monica De Lucia

Monica De Lucia, giornalista pubblicista, laureata in Scienze filosofiche presso l'Università "Federico II" di Napoli.