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Il fenomeno Emiliana Cantone

Emiliana Cantone


Quando le storie social addiventano importante

Nell’era dei social media che hanno letteralmente catalizzato la nostra vita, chi lavora nel mondo dello spettacolo ha dovuto adeguarsi ai tempi.

Se, infatti, per uno sportivo il suo successo dipende prevalentemente dalle sue performance, discorso diverso è per i cantanti, comici e tutti coloro che, giocoforza, hanno la loro carriera legata alla popolarità.

Un bravo artista, dunque, deve saper non solo tirar fuori nuove idee e mettere in mostra il proprio talento ma anche curare i suoi network, creare un legame virtuale con il proprio pubblico. Così facendo deve imparare ad ascoltarlo, far conoscere parte del suo lato privato.

Di certo, questo può essere anche un boomerang laddove un utilizzo improprio può portare pubblicità negativa. A maggior ragione ora che il numero di follower può essere considerato l’unità di misura della popolarità, Facebook, ma soprattutto Instagram, non possono essere tralasciati.

Emiliana Cantone sembra aver compreso appieno come funziona questo mondo. Ha scelto, infatti, un modo molto semplice quanto efficace. La nota cantante napoletana, infatti, non pubblicizza solo i suoi eventi ma parla anche molto di se ma in modo sobrio, senza eccessi. Così facendo, i suoi fan hanno sì modo di conoscerla non solo per la sua bravura artistica ma anche per ciò che è.

Di lei si sa tutto, o quasi, ma senza mai parole fuori posto, immagini trash o provocatorie. Si sa, ad esempio, che è felicemente sposata con Enzo De Falco, ma non si vedono mai immagini da coppia VIP o paparazzate o che è tifosa del Napoli ma non è mai sfociata nel fanatismo. Conosciamo anche i suoi fratelli e i suoi genitori ma senza mai violare l’intimità del calore familiare.

La Cantone, inoltre, cerca di avere un rapporto attivo. Non sono rare dirette o domanda e risposta che ha con chi la segue e, soprattutto, non si nega se contattata in privato, rispondendo sempre con educazione e cortesia.

Il tutto ciò dà l’immagine di lei di una sorta di diva della porta accanto, della ragazza che ha creduto nei suoi sogni e che è riuscita a realizzarli. Immagine che, ad onor del vero, corrisponde anche alla realtà perché lei è così, ambiziosa ma semplice, cordiale e disponibile.

Quello che però le è accaduto con ‘Storie Piccerelle’, cover del brano di Maria Nazionale da poco uscita, merita di essere annoverato come un autentico caso di influenza al contrario.

Diversi cantanti hanno sfruttato il potenziale dei media per cercare di tastare il polso della situazione chiedendo dei feedback quando ad esempio, si trattava di scegliere quale canzone dell’ultimo CD trasformare in singolo o quale brano introdurre nella scaletta di un concerto.

L’ultimo di Emiliana, invece, rischia di fare scuola perché è nato per assecondare un’esplicita richiesta dei propri ammiratori. Ma c’è di più e per comprenderlo bisogna fare un piccolo passo indietro.

Nonostante la canzone parli di tutt’altro mai titolo potrebbe spiegare meglio quanto accaduto. È il 28 marzo e la nostra protagonista è presente al matrimonio del cantautore Tony Colombo con la sua Tina Rispoli.

Tantissimi sono i cantanti invitati. Durante la festa per le nozze, vengono interpretate diverse canzoni. Maria Nazionale anch’ella presente alla cerimonia, mentre interpreta proprio ‘Storie Piccerelle’ cede il microfono ad Emiliana Cantone la invita a cantare il ritornello. Un’interpretazione magistrale che ottiene anche l’inchino dello sposo. Il video, di appena 42 secondi, viene caricato nelle sue storie Instagram e, successivamente, sul proprio canale YouTube.

Quello che succede nei giorni seguenti, però, è virale: in tantissimi le scrivono per congratularsi e, soprattutto, chiederle di reinterpretare il brano. Detto fatto ed il 30 luglio viene pubblicata la cover. I risultati sono sbalorditivi: al primo giorno è quinto nelle tendenze di YouTube ed una sola settimana viene sfondato il muro delle 500.000 visualizzazioni per non parlare dei follower Instagram che sul profilo ufficiale della cantante che passano da 131.000 a 146.000 nel giro di 10 giorni.

Un risultato incredibile ma pensate un po’ se quel breve video non fosse comparso sui social, quasi sicuramente la versione cantoniana del brano non sarebbe mai nata.

Un caso che è destinato a fare storia, e chissà se altri artisti ora prenderanno spunto. Ma possiamo affermare, senza ombra di dubbio che, mai questa volta, la storia, Instagram, piccerella è diventata importante.

 

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