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‘Il doppio perturbante’, presentazione libro

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'Il doppio perturbante'


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Il 1° giugno al Museo Bandini di Fiesole (FI)

Riceviamo e pubblichiamo.

Con il patrocinio del Comune di Fiesole (FI), il libro ‘Il doppio perturbante’ sarà presentato, nella sala delle Robbiane del Museo Bandini, venerdì 1° giugno alle ore 18:00. Il sindaco Anna Ravoni, saluterà gli intervenuti e il giornalista e critico Fulvio Paloscia presenterà il libro colloquiando con l’autore Pierluigi Bacci, il direttore della collana Blogging – Stampeditore, Piero Meucci, e con Silvia Borsotti e Marco De Marco responsabili del museo Bandini. Seguirà, a piccoli gruppi, una visita guidata al museo.

Perché fare la presentazione di un giallo, proprio nel museo Bandini?
Perché è proprio qui, grazie a un’attenta lettura delle uniche opere a tema “profano” presenti nel museo, che arriva l’intuizione per risolvere il complicato caso.

Il titolo, ‘Il doppio perturbante’, prende spunto da un saggio scritto da Sigmund Freud nel 1919: ‘Il perturbante è quella sorta di spaventoso, che risale a quanto ci è noto da lungo tempo, a ciò che ci è familiare’.

Un intricato romanzo giallo ambientato negli anni Venti a Fiesole, dove abitano strani personaggi, succedono cose non chiare e avvengono atroci uccisioni. Delitti che, stranamente, conducono ai quadri di Jacopo del Sellaio, fedeli trasposizioni in pittura de ‘I Trionfi’ del Petrarca. Un caso complicato, un enigma da decifrare.
Il maresciallo capo Guerri, aiutato dal maresciallo Lupo, dal giornalista Lepri e dal medico condotto Paoli, riuscirà a risolvere il caso solo grazie a una felice intuizione.
Fatti e personaggi veri e di fantasia, si mescolano e s’incontrano in un paese reso grigio dal clima politico che lo avvolge ma colorato dalle persone che ci abitano.

Il Museo Bandini deve il suo nome al canonico Angiolo Maria Bandini che riunisce la propria collezione di opere d’arte in un “Museo Sacro”. Nel 1795 il canonico fiesolano acquistò la chiesetta di Sant’Ansano, risalente all’XI secolo, e vi collocò i dipinti datati dal Duecento al Quattrocento, oltre che il piccolo nucleo di opere bizantine e le sculture in terracotta della bottega dei Della Robbia, raccogliendo così un’importante testimonianza per l’arte medievale fiorentina e toscana. Alla sua morte, avvenuta nel 1803, Bandini donò questa sua collezione di arte sacra al Vescovo ed al Capitolo di Fiesole per “decoro, istruzione e beneficenza del popolo di Fiesole.

Dopo circa un secolo, nel 1913, le opere furono spostate da Sant’Ansano e collocate nel Museo che le ospita ancora oggi. Oggi il Museo Bandini, di proprietà del Capitolo di Fiesole, è gestito dal Comune di Fiesole unitamente con l’Area e il Museo archeologico, a testimonianza di come la collezione del Bandini rappresenti un tesoro importante per la storia e la cultura fiesolane.

Pierluigi Bacci
‘Il doppio perturbante’
Stamp Editore – 2018
Pagine 286 – €12,90

In copertina: Gerarchie celesti (1420 / 1425)
Bicci di Lorenzo (Firenze, 1373 – 1452) Olio su tavola- Fiesole – Museo Bandini

Il dottor Paoli, seguito dal maresciallo capo Guerri, entrò nel corridoio che dava sulle stanze.
Gli altri rimasero sul pianerottolo.
Nell’aria si sentiva un odore di pulito. I due si guardarono negli occhi con un’espressione interrogativa. Guerri fece cenno al maresciallo Lupo di aspettare e con il dottore accanto avanzò verso l’unica porta chiusa. La spalancò e in una stanza da letto linda, vide una donna girata di spalle davanti alla finestra. Indossava un pullover nero e una gonna a quadri.
Sul letto c’era seduta una grande bambola di porcellana con un vestito bianco e un cappellino viola con la veletta.
Quando la donna si girò, Guerri e Paoli non poterono fare a meno di esclamare all’unisono:
“O mio dio!”

Note sull’autore
Pierluigi Bacci è nato a Firenze e risiede sulle colline di Fiesole dove si occupa di comunicazione. Il suo Ufficio Stampa ha come clienti aziende che producono mobili e oggetti d’arredamento, manufatti e gioielli in argento, profumi per la persona e per l’ambiente, cioccolato, vino, turismo e collabora con riviste e siti di questi settori.

Ha scritto un libro dove sono raccolte favole, novelle, racconti, poesie: ‘Di, a, da…’ (1989) e libri sul design‘Ricordo di Carlo Scarpa’, 1990; ‘Gradi di libertà’, 1991 – e sulla casa vista con gli occhi e i disegni dei bambini – ‘La casa di vetro’, 2000; ‘La casa fragile’, 2001; ‘La casa della pace’, 2003.

Per Angelo Pontecorboli Editore, pubblica nel 2009 ‘I misteri di Trequanda’, romanzo storico e un po’ noir, ambientato nella Toscana nel 1550; nel 2011 ‘Firenze – Segreti, storie, misteri e curiosità’, una successione di itinerari e di passeggiate, tra curiosità e bellezze, misteri e storie che si nascondono nelle strade e nei palazzi, nelle chiese e nei monumenti della città.

Sempre per Pontecorboli, nel 2013 esce ‘Toscana – Storie d’amore d’altri tempi’, una ricerca storica e documentata che raccoglie e racconta 18 storie d’amore nate nei luoghi più belli e suggestivi della sua terra. E così si scopre qualcosa di più e di diverso di Dante e Beatrice, di Ilaria e Paolo, di Simonetta e Giuliano, di Filippo e Lucrezia, di Lisa e Francesco… Nomi illustri o, in un primo momento, sconosciuti e che poi riconosceremo o diventeranno familiari, che faranno rivivere il batticuore, le gioie e i dolori del loro amore.

Nel 2014 stampa in proprio un libro dedicato ai tutti i bambini del mondo ‘Il prato dei fiori invisibili’, con illustrazioni dell’amico e pittore Fabio De Poli.
Nel 2016 edita per L’O profumo il libro di racconti ‘L’Origine’ che racconta la storia dei profumi di Rossella Gatti, noto “naso” fiorentino, nati dalla maestria del nonno di lei, e che hanno stimolato la fantasia e la penna dell’autore.

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