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‘Il Dolore: diari della guerra’ al Teatro Argot Studio



In scena dal 30 ottobre al 3 novembre a Roma

Riceviamo e pubblichiamo.

Alimentato dal fuoco sacro della letteratura, il secondo capitolo della stagione ARGO(t)NAUTICHE – Cronache dal mondo sommerso del Teatro Argot Studio di Roma vedrà come protagonista l’eclettica attrice e regista Elena Arvigo con lo spettacolo ‘Il Dolore: diari della guerra’, in scena dal 30 ottobre al 3 novembre.

‘Il Dolore’ è il diario biografico che Marguerite Duras, con la sua arte vissuta tra la guerra e la tragica pagina storica del nazismo, scrisse a Parigi quando aspettava il ritorno di suo marito Robert Antelme deportato a Dachau. Un diario, forse, autobiografico, pubblicato dopo 40 anni, che racconta gli ultimi giorni di guerra nell’aprile del 1945, dove testimonianza storica e resoconto emotivo dell’attesa si fondono nella penna inconfondibile della Duras, in grado di descrivere con il suo stile particolare e estremo coraggio la profondità dei suoi stati d’animo.

‘Il Dolore’ è un testo – confessione di straziante intimità in bilico tra la poesia e memoria, tra il bisogno privato e la testimonianza. È la storia della guerra delle donne che inermi attendono, attanagliate da un dolore individuale che diventa universale. Tutte si riconoscono in uno stesso destino di sofferenza, e l’attesa diviene dolore. Con questo racconto Marguerite Duras fa dono di sé in maniera straordinaria e irripetibile.

Scrive lei stessa:

Il dolore è tra le cose più importanti della mia vita.

Un racconto che permette di ascoltare da vicino la voce di una donna che ha segnato e rivelato la Storia.

Note di regia
Attraverso l’approfondimento delle fonti e delle circostanze storiche legate a ‘Il Dolore, Quaderni della guerra e altri testi’ di Marguerite Duras e ‘L’istruttoria’ di Peter Weiss, abbiamo sentito la necessità di indagare il particolare momento storico legato alla fine della seconda guerra mondiale e le sue convulsioni finali nella primavera del 1945. Si può stimare che circa 2,3 milioni di uomini, donne e bambini furono portati nei campi di concentramento tra il 1933 e il 1945; la maggior parte di loro, oltre 1,7 milioni, vi perse la vita.

A oltre ottant’anni dalla fondazione di Dachau si sente ancora forte la necessità di comprendere le circostanze che hanno permesso che tutto ciò avvenisse, mettere in luce i meccanismi su cui si è basato il nazi-fascismo che, come scrive Robert Antelme, marito di Marguerite Duras, sopravvissuto a Dachau e protagonista del racconto ‘Il Dolore’ in ‘La Specie Umana’: «non fu ideologia folle ma fu un regime razionale».

La necessità di comprendere meglio ci ha portato a voler integrare il testo con passaggi dei quaderni della guerra e con alcuni punti de ‘L’istruttoria’ di Peter Weiss.
‘La Specie Umana’, insieme a ‘La tregua’ di Primo Levi rimane una delle testimonianze più alte della letteratura sui campi di sterminio.
Elena Arvigo

‘Il Dolore: diari della guerra’
tratto da ‘Il Dolore e Quaderni della guerra e altri testi’ di Marguerite Duras e da ‘L’istruttoria’ di Peter Weiss

regia Elena Arvigo
con Elena Arvigo
regista collaboratrice Virginia Franchi
assistente alla regia Tullia Attina
disegno luci Paolo Meglio
foto Manuela Giusto
produzione Santarita Teatro e Teatro Out Off

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