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Il coraggio di non aspettarsi nulla

coraggio


C’è qualcosa di magico che accade quando smettiamo di aspettarci che la vita segua i nostri piani.

Lo so, sembra un controsenso.

Fin da piccoli ci hanno insegnato a fissare degli obiettivi, a visualizzare il futuro, a pretendere ciò che ci spetta.

Ma c’è un segreto che gli antichi maestri sussurravano ai loro discepoli nelle notti più oscure dell’anima: le aspettative sono gabbie dorate che noi stessi costruiamo.

Pensateci un attimo. Quante volte vi siete ritrovati delusi perché qualcosa non è andato “come doveva andare”?

Come se esistesse un copione prestabilito della nostra vita e qualcuno avesse osato modificarlo senza il nostro permesso. La verità è che questo copione esiste solo nella nostra mente, ed è lì che crea le sue prigioni.

Ma attenzione: vivere senza aspettative non significa arrendersi al caso o spegnere la fiamma dei nostri desideri. C’è una sottile ma cruciale differenza tra l’aspettativa e la speranza. L’aspettativa è rigida, pretende, si aggrappa. La speranza, invece, è come l’acqua: fluisce, si adatta, trova sempre nuove vie.

Ho conosciuto persone che confondevano il distacco dalle aspettative con il cinismo.

Tanto andrà tutto male

dicevano, scambiando la libertà interiore con l’amara rassegnazione. Ma non è questo il sentiero di cui parlo.

La vera arte sta nel mantenere il cuore aperto mentre lasciamo andare il bisogno di controllare ogni dettaglio del nostro cammino.

È come quando da bambini guardavamo le nuvole nel cielo. Non avevamo aspettative sulla forma che avrebbero preso, eppure ogni nuova figura che emergeva era fonte di meraviglia e gioia. La speranza è esattamente questo: uno sguardo incantato sul mistero che si dispiega davanti a noi.

Gli antichi saggi parlavano di una particolare forma di coraggio: non quello di affrontare i pericoli, ma quello di rimanere vulnerabili di fronte all’ignoto. Perché è facile costruirsi armature di aspettative, convincersi di sapere esattamente cosa ci riserva il domani.

Il vero coraggio sta nel dire:

Non so cosa accadrà, e va bene così.

Ricordo un vecchio maestro che una volta mi disse:

Le aspettative sono come pugni chiusi che stringono sabbia: più stringi, più la sabbia sfugge tra le dita.

La speranza è come un palmo aperto: può ricevere qualsiasi dono la vita decida di offrire.

Non è un cammino facile, lo ammetto. Ci vuole pratica per imparare a dialogare, a duettare con l’incertezza, per trovare gioia nell’improvvisazione della vita invece che nella sua pianificazione. Ma è un cammino che porta ad una libertà che pochi conoscono: quella di chi sa che ogni momento contiene infinite possibilità, e tutte sono perfette così come sono.

La prossima volta che vi sorprenderete a costruire rigide aspettative sul futuro, fate un respiro profondo. Ricordate che la vita è più saggia dei nostri piani, più creativa delle nostre aspettative.

Mantenete viva la fiamma della speranza, ma lasciate che sia leggera come la piuma che la Dea egizia Maat utilizza nell’aldilà per misurare la “pesantezza” del nostro cuore. Una piuma sempre libera di volare dove il vento la porta.

Perché alla fine, il vero miracolo non è ottenere esattamente ciò che ci aspettiamo, ma scoprire che ciò che la vita ci ha riservato era ancora più straordinario di quanto avremmo potuto immaginare.

Autore Raffaele Mazzei

Da bambino, mia nonna mi raccontava storie straordinarie che mi facevano sentire speciale. Storie che mi hanno insegnato che comunicare è toccare il cuore con un’intenzione pura. Non basta informare. Bisogna creare una connessione autentica con il proprio pubblico, facendogli sentire che fai parte della sua storia, del suo progetto, del suo sogno. Oggi le neuroscienze lo confermano: il coinvolgimento emotivo aumenta l’attività e la recettività cerebrale. Io ne ho fatto la mia professione. Sono Raffaele Mazzei, esperto di comunicazione e copywriter. Con il mio team di professionisti, ti aiuto a creare un messaggio che fa la differenza. Un messaggio che non impone, ma conquista. Che non manipola, ma ispira. Vuoi scoprire come? Visita il mio sito www.raffaelemazzei.it e scopri l’Arte di comunicare.

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