Il Cerro è un albero di prima grandezza che può arrivare fino a 35 metri di altezza. Tronco colonnare dritto, con scorza dura e spessa, color grigio brunastro scura, fessurato in piastre compatte. Le foglie sono alterne, oblunghe, ruvide con 10/14 lobi più o meno profondi, verde scuro di sopra, più chiare, opache e pelose inferiormente.
I frutti sono ghiande ovoidali, per metà coperte da una cupola emisferica, con squame arricciate. Fioritura: aprile – maggio. Tipica di clima sub mediterraneo e su terreni neutro e acidi con elevata componente argillosa. Forma boschi puri, ma anche consorzi con rovere, roverella, leccio e faggio.
Il legno del cerro è il meno pregiato fra tutte le querce, duro e poco resistente, ma fornisce un ottimo carbone. La ghianda contiene molti tannini per cui è poco appetita dai suini.
Autore Antonio Ceglie
Antonio Ceglie, curioso appassionato di erbe e piante spontanee, quelle che la gente di solito e sbrigativamente, chiama "erbacce". Curatore per ExPartibus di una rubrica, non specialistica, relativa a questi "compagni di vita", le piante appunto, con cui conviviamo da migliaia di anni, senza, per questo, conoscerle veramente. Anche se non mi illudo di essere un divulgatore brillante, cercherò piuttosto, me lo auguro, di solleticare la curiosità del potenziale lettore interessato, offrendogli qualche spunto di carattere storico, culinario, o sanitario relativo alle piante stesse.