In scena il 27 ottobre a Torino
Riceviamo e pubblichiamo.
Sabato 27 ottobre, ore 21:00, presso il Teatro Cardinal Massaia di Torino andrà in scena lo spettacolo ‘Il Catalogo‘, titolo originale ‘L’aide-mémoire’ di Jean Claude Carrière, regia di Cosimo Morleo, con Michela di Martino e Gianluca Guastella.
Le sceneggiature di Carrière sono tra le più geniali e originali della storia del
cinema e del teato. Il suo surrealismo, mai fine a se stesso, è la chiave per superare
il sistema di convenzioni che governa il mondo borghese e osservarne le
incongruenze.
È una pièce teatrale da camera scritta nel 1968 e molto apprezzata in Francia dal
debutto ad oggi, in cui i due protagonisti Suzanne e Jean-Jacques intrecciano un rapporto di convivenza forzata nel piccolo monolocale parigino di quest’ultimo.
La protagonista irrompe nella vita del l’impenitente scapolo in modo misterioso. È una perfetta sconosciuta o forse una delle tanti amanti sedotte e abbandonate? L’autore non scioglierà mai questo nodo. Jean-Jacques non ha memoria e tiene diligentemente un catalogo delle sue conquiste, come il Don Giovanni Mozartiano.
L’iniziale insofferenza di lui a questo imprevisto assedio, con comici e ripetuti tentativi di metterla alla porta, si trasformerà in innamoramento, attaccamento morboso, per giungere imprevedibilmente all’epilogo che lo vedrà addirittura cedere l’appartamento a
Suzanne.
Il testo è magistralmente congegnato, un meccanismo narrativo perfetto,
ammaliante che crea tensione psicologica tra i personaggi attraverso una trama di
sentimenti contrastanti, dal comico al drammatico, ma sempre con una sensualità
che fa da sfondo alla vicende dei protagonisti, la loro pulsante vitalità, un collante
emotivo/narrativo impeccabile, al quale lo spettatore non riesce a sottrarsi
inizialmente forse solo per curiosità, partecipazione voyeuristica, per trasformarsi
infne in affetto, autentico, gratitudine.
Jean-Claude Carrière
Nel 1963 esordisce nel cinema con ‘Io e la donna’. Nello stesso anno inizia una fruttuosa collaborazione con Luis Buñuel, scrivendo la sceneggiatura di ‘Il diario di una cameriera’, cui seguiranno con ‘Bella di giorno’, ‘La via lattea’, ‘Il fascino discreto della borghesia’, ‘Il fantasma della libertà’ e ‘Quell’oscuro oggetto del desiderio’.
Collaborerà anche con i registi italiani Marco Ferreri, ‘La cagna’, e Gianfranco Mingozzi, ‘L’iniziazione’, con i francesi Louis Malle e Jean-Luc Godard, con lo spagnolo Jesús Franco, ‘Miss Muerte e Cartas boca arriba’, con il tedesco Volker Schlöndorff e con il polacco Andrzej Wajda, ‘Danton, 1982‘.
Nel 1962 produce il cortometraggio di Pierre Étaix ‘Happy Anniversary, Heureux Anniversaire’, che fa vincere a lui e ad Étaix l’Oscar al miglior cortometraggio ai premi Oscar del 1963. Dal 1970 prende parte al C.I.R.T. di Peter Brook, per il quale ha adattato ‘Misura per misura’ da Shakespeare, ‘La Cerisaie’, 1981,da Čechov e il ‘Mahābhārata’ dall’antico testo indiano.
Ha anche portato sullo schermo, con il regista Jean-Paul Rappeneau, il personaggio di Rostand in ‘Cyrano de Bergerac’, 1990, con l’interpretazione memorabile di Gérard Depardieu, e ha scritto romanzi a partire dai film di Jacques Tati, ‘Les vacances de monsieur Hulot’, e Mon oncle, 1958.
Tra i libri, anche ‘Le carnaval et la politique’, un’introduzione alla commedia greca, 1979, il ‘Dictionnaire de la bêtise et des erreurs de jugement’, con Guy Bechtel, ‘Le cerche des menteurs’, tradotto come ‘Il circolo dei contastorie’, 1998, a cui ha fatto seguito un secondo volume, ‘Contes philosophiques du monde entier’, dieci anni dopo e ‘Il segreto del mondo’, raccolta dei più bei racconti della storia dell’umanità, un ‘Dictionnaire amoureux de l’Inde’, 2001, ‘Einstein s’il vous plaît’, tradotto come ‘La ragazza e il professore’, 2005, e ‘N’espérez pas vous débarrasser des livres’, con Umberto Eco, 2009.