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‘Il canto dell’usignolo’ al Teatro Nuovo Napoli

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'Il canto dell'usignolo'- Glauco Mauri - ph Manuela Giusto


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Glauco Mauri in scena dal 16 al 19 novembre

Riceviamo e pubblichiamo.

Glauco Mauri porta in scena, da giovedì 16 novembre, alle ore 21:00, repliche fino a domenica 19, al Teatro Nuovo di Napoli, ‘Il canto dell’usignolo’, poesie e teatro di William Shakespeare, omaggio al grande poeta inglese, genio della cultura europea che, da oltre quattrocento anni, ci parla dell’essere umano nella sua essenza.
Presentato da Compagnia Mauri Sturno, ‘Il canto dell’usignolo’ è una breve favola di Gotthold Ephraim Lessing, in cui un pastore si rivolse ad un usignolo chiedendogli perché avesse smesso di cantare, privandolo, così, della piacevole compagnia della sua voce melodiosa.

L’uccellino rispose tristemente che il rumoroso gracidare delle rane gli aveva fatto passare la voglia di cantare. Il pastore ribadì di essere anch’egli infastidito dal gracidio delle rane, ma che era proprio il silenzio dell’usignolo a condannarlo a sentirlo.

Fin qui la favola del letterato e filosofo tedesco, la cui metafora ha acceso la fantasia di Glauco Mauri, che con Marco Blanchi, accompagnati dalle musiche composte ed eseguite in scena al pianoforte da Giovanni Zappalorto, le percussioni da Marzio Audino, gli elementi scenografici di Marta Crisolini Malatesta, dà voce alle immortali opere di Shakespeare, ‘l’usignolo’ che, con il suo canto, narra la nostra vita.

Un caleidoscopio che attinge alle pagine più belle dei capolavori del Bardo, dall’amore esternato né ‘I Sonetti’, sentimento universale al di là dei generi, a ‘Enrico V’, da ‘Come vi piace’ a ‘Macbeth’, da ‘Riccardo II’ a ‘Timone d’Atene’, da ‘Giulio Cesare’ a ‘Re Lear’e alla magia di Prospero de ‘La tempesta’.

Tra inquietudini, interrogativi, insinuazioni, dubbi, Mauri, in scena, mette in guardia da banalità e volgarità, con la metafora delle rane paragonate a cicalecci e frastuoni che infastidiscono, sanno di niente e sopprimono il ‘cinguettio dell’usignolo’.

Un canto di poesia ed umanità che William Shakespeare affida ai suoi personaggi, tra amore, morte, vendetta, perdono, brutalità, sollecitando, senza mai giudicare e condannare.

Dopo oltre quattro secoli dalla sua morte, Shakespeare, non cessa di stupire per la sua complessità, bellezza, varietà e modernità dei personaggi e delle trame.

La poesia, la filosofia, il pensiero del grande autore sostenuti dalla musica dal vivo e la voce degli attori divengono corpo, per far rivivere Shakespeare attraverso i suoi protagonisti

Teatro Nuovo Napoli
Via Montecalvario 16

Inizio spettacoli:
ore 21:00 giovedì
ore 18:30 venerdì e domenica
ore 19:00 sabato

Info 0814976267 email botteghino@teatronuovonapoli.it