In mostra dal 18 febbraio all’11 marzo a Roma
Riceviamo e pubblichiamo.
L’artist-run space di Roma SPAZIOMENSA inaugura la sua programmazione del 2021 con ‘II’ la mostra bipersonale degli artisti Alessandro Giannì e Lulù Nuti, che apre al pubblico giovedì 18 febbraio 2021 dalle ore 18:00 e sarà visitabile su prenotazione fino all’11 marzo 2021.
La mostra fa parte di un ciclo di doppie personali che, a partire da febbraio, riempiranno ritmicamente gli spazi dell’ex cartiera di Roma. Ciascun artista di SPAZIOMENSA – Sebastiano Bottaro, Dario Carratta, Marco Eusepi, Alessandro Giannì e Andrea Polichetti – inviterà un artista esterno a relazionarsi con la propria ricerca artistica e con lo spazio.
L’interazione tra artisti appartenenti al medesimo contesto persegue l’intento di indagare un ecosistema culturale come luogo di processi creativi in fermento, aprendo uno spazio di contaminazione tra le ricerche. Ogni coppia di artisti, in collaborazione con la Litografia Bulla, realizzerà un’opera che sarà esposta in occasione della mostra.
Il titolo scelto da Giannì e Nuti per la loro bipersonale è il simbolo digitale della pausa, ‘II’, indice del fatto che gli artisti hanno costruito la mostra attraverso un processo più simile ad un rapporto dialettico che a un dialogo vero e proprio, trovando nella pausa, nel silenzio e nella sospensione la sintesi dei loro lavori.
Le opere esposte sono pensate per tessere un percorso espositivo che mette in scena quel vago e ovattato diaframma che contempla una visione posteriore al mondo che va oltre l’antropocene e si interroga sul ruolo futuro dell’immagine.
Le pitture e le sculture di Giannì, in cui figure liquefatte si confondono in un’atmosfera incandescente, così come le installazioni scultoree di pianeti e del mondo implose in forme fossili di Nuti sono tutti lavori che rimandano ad una dimensione escatologica, come scrive Giuliana Benassi nel testo critico di accompagnamento alla mostra
un luogo dove il Sole non tramonta più, perché è morto, e così la Terra, e così il Sistema Solare. Restano i calchi di antiche aggregazioni di materia, figure infuocate di un’epoca indefinita, rovine di un futuro lontano.
Le opere in mostra sembrano narrare quell’intermezzo in cui è dato all’uomo di perdere tutto, o quasi: tutto meno che l’essenziale.
Inoltre, in occasione della bipersonale, una selezione di opere dei due artisti e il multiplo realizzato con la Litografia Bulla per SPAZIOMENSA saranno esposti all’interno di Spazio Taverna, che, dopo quattro mesi di attività, a seguito del primo Check Point incentrato sugli artist-run space di Roma, inaugura il progetto ‘Finestra Taverna’.
Infine, in questa occasione saranno inaugurati due nuovi format di SPAZIOMENSA: da un lato Magnete, progetto dedicato all’editoria e curato da Gaia Bobò, che per la sua prima uscita ospiterà Nodes, rivista dedicata al rapporto tra arte e neuroscienze del gruppo di ricerca Numero Cromatico, e dall’altro Tuorlo, una serie di mostre di breve durata, che nella sua prima edizione ospiterà l’artista Valerio Di Fiore, Milano, 1981.
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