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#IF2021, a Pisa partita la quattro giorni di festival

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IF2021


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Stand della Regione come di consuetudine alla Loggia dei Banchi nel centro della città

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Ricerca e innovazione, formazione e capacità di anticipare il futuro. Di scrutarlo e indagarlo per tempo, almeno.

L’Internet festival toscano, che oggi si è aperto a Pisa, lo fa da undici anni, tant’è qui nelle passate edizioni si è parlato, in tempi non sospetti, di temi oggi al centro del PNNR europeo: di cybersecurity ad esempio, di etica e diritti digitali anche, perché non solo di festival delle tecnologie si tratta, e di scienza dei dati utile a vivere meglio.

Scrutare il futuro e anticiparlo serve a centrare due obiettivi: uno economico, sottolinea l’Assessore all’innovazione della Toscana Stefano Ciuoffo

quello di giocarsi poi un vantaggio competitivo a Pisa e questo festival e il cuore pulsante di una ricerca che ha caratterizzato gli ultimi decenni dell’economia toscana, saldando innovazione e produzione

e serve per un obiettivo sociale

quello di evitare disuguaglianze tra cittadini e territori.

Ce lo ha insegnato la pandemia con l’improvvisa penetrazione dell’innovazione nella vita quotidiana a cui ci ha costretto, tra smart working, videoriunioni, didattica a distanza e pratiche burocratiche sbrigate online.

La digitalizzazione apre infatti grandi possibilità, può essere elemento di democrazia ma può anche creare grandi differenze. La pandemia ha accelerato questo processo e su questo occorre attenzione.

Il festival, prova a raccontare, assieme ad università e CNR, che senza ricerca non ci può essere innovazione.

E poi c’è la formazione, perché non solo le imprese ma anche i cittadini devono essere educati ed attrezzati all’uso delle nuove tecnologie.

Spiega l’Assessore all’istruzione, università e ricerca, Alessandra Nardini:

Digitalizzazione e sostenibilità sono le due sfide che abbiamo davanti. Qui in Toscana ci siamo battuti per il ritorno della didattica in presenza, ma abbiamo anche investito risorse per migliorare la connettività delle scuole e garantire dispositivi tecnologici a chi ne era sprovvisto affinché nessuno restasse indietro.

Abbiamo colto, ancora di più in questa pandemia, come internet, le nuove tecnologie, il digitale siamo preziosi e sia importante promuovere un loro utilizzo corretto e consapevole.

L’Assessore ha partecipato la mattina ai T-tour, i percorsi di didattici attraverso il festival, Internet e il futuro che ha caratterizzato le passate edizioni, 18 mila presenze nel 2019, e che, dopo il 2020 in cui il festival si è svolto solo online, sono quest’anno tornati.

Sono rivolti a bambini della primaria e studenti delle medie e delle superiori: nel fine settimana pure a famiglie con bimbi da quattro anni in su. È l’esempio di un festival, diffuso in più luoghi attraverso tutta la città, che vuole anche educare.

La mattina, nelle iniziative che hanno visto protagonista la Regione, spazio anche alla cultura, con la presentazione del portale di ricerca regionale BiblioToscana, che consente di ricercare, facilmente con un clic, il volume che ti serve tra i quasi diecimila libri di circa seicento biblioteche del migliaio presenti in tutta la regione.

Si tratta di quelle che partecipano alle dodici reti documentarie locali e le biblioteche della Regione e delle sue agenzie e istituti. Tra i tanti eventi del pomeriggio si è parlato invece di sicurezza online: un’esigenza che emerge in modo sempre più evidente in un modo dove, dal lavoro alla domotica, dimensione fisica e dimensione digitale sono sempre più intrecciate.
Racconta l’Assessore all’economia, Leonardo Marras:

La Regione Toscana si è mossa già da qualche anno contribuendo alla costituzione di un centro di competenze sulla sicurezza informatica che ha dato i primi risultati con l’avvio dell’osservatorio della cybersecurity.

La Toscana è indubbiamente un luogo ricco di esperienze eccellenti e di ricerca avanzata. Ma la consapevolezza delle imprese al riguardo è cambiata solo di recente.

Prosegue:

Oggi la sicurezza digitale riveste un bisogno impellente. Per questo dalla prima sperimentazione, un modello di integrazione e di coordinamento leggero delle tante competenze presenti nel mondo della ricerca Toscana, dovremo rendere l’attività del centro regionale per la sicurezza informatica stabile e permanente, sempre orientato verso le piccole e medie imprese.

Una realtà che potrebbe essere capace anche di attrarre investimenti.

Al centro toscano sulla cybersecurity è dedicato anche uno degli stand della Regione sotto la Loggia dei Banchi, nel centro della città, dove come di consuetudine è stato inaugurato oggi il festival. C’è uno spazio dedicato anche al 5G, nuovo standard di comunicazione per i dati che viaggiano su telefonia mobile che spalanca frontiere fino a ieri irraggiungibili. Un altro stand racconta l’esperienza di Open Toscana, il portale regionale di accesso smart ai servizi della Pubblica Amministrazione e non solo quelli.

Con il taglio del nastro sono stati inaugurati, sotto la loggia dei Banchi, anche il Pisa Open Stage, un totem tecnologico con mixer e amplificatore a disposizione di musicisti, una app collegata per prenotarsi ma anche conoscere chi suona e contare gli spettatori.

E poi gli spazi di Legambiente, con un focus quest’anno dedicato all’innalzamento dei mari e alla prospettiva infausta, se non saranno prese adeguate contromisure, di vedere la Toscana e l’Italia trasformate in una costa frastagliata come quella oggi dalmata o greca.

Sotto la loggia si sperimenta sul campo, grazie all’università, anche un progetto sperimentale: quello di misurare, con tecniche di data analytics, quei dati che disseminiamo nella vita di tutti i giorni, l’impatto sociale del festival. Pure questo uno squarcio di futuro.

Programma del festival