Ventidue i lavori finalisti, in mostra tra le sale del Museo delle Civiltà di Roma fino al 6 novembre
Riceviamo e pubblichiamo.
Una biblioteca comunale che offre nuovi spazi alle giovani generazioni, una drammatica introspezione animata che affronta il tema dell’inerzia emotiva, un viaggio visionario che porta il design sulla Luna a supporto di comunità umane stabili sulle sue dune.
Sono i tre progetti vincitori della sesta edizione di IED Roma Design Awards, appuntamento annuale dedicato a premiare i lavori più innovativi realizzati da studentesse e studenti dell’Istituto Europeo di Design di Roma.
Quest’anno, l’evento è stato ospitato dal Museo delle Civiltà di Roma che ha accolto nel Salone d’Onore i ventidue progetti finalisti, realizzati da settanta designer della sede romana IED.
Tre, invece, i premi assegnati, ai lavori che più di tutti si sono distinti per coraggio e innovazione: il premio ‘Miglior progetto’, il premio ‘Design for commons’, destinato a chi è riuscito a intercettare con il suo lavoro i temi della rigenerazione e della condivisione dei beni comuni e, infine, il premio della stampa.
Il miglior progetto è un corto animato sull’aridità emotiva. ‘Neil – quand une personne n’est personne‘, animazione realizzata dalla studentessa Michelle Montinaro, vince il premio ‘Miglior progetto’.
Il cortometraggio è un viaggio introspettivo che attraverso la pittura animata affronta il vuoto di chi non prova amore, di chi non vede nulla di speciale in sé o negli altri, destinato a un deserto sentimentale che tutti, prima o poi, possiamo soffrire.
Un award alla progettazione di nuovi spazi culturali dedicati ai giovani. ‘Interconnessi‘, progetto sviluppato in partnership con Biblioteche di Roma da studentesse e studenti di Interior Design, vince il premio ‘Design for commons’.
Il lavoro propone soluzioni progettuali innovative per le nuove Biblioteche di Roma, pensate come luogo di studio, incontro e di scambio dove ospitare attività culturali ad ampio spettro, situate in quartieri non ancora raggiunti dal servizio e in particolar modo dedicati alle giovani generazioni. Le designer autrici del progetto vincitore sono Ambra Melmeluzzi e Anna Silvestri.
Il premio della stampa va al design sulla luna. Moon Haven, lavoro interdisciplinare che ha coinvolto studentesse e studenti di Interior Design, Graphic Design, Fashion Design e Product Design, si aggiudica, infine, il premio della stampa.
‘Vivi da lunauta, riscopriti terrestre’ è il claim che accompagna il progetto, nato per indagare come il design possa supportare l’essere umano nella creazione di comunità stabili su spazi extraterrestri, a cominciare dalla Luna.
Sono state quindi progettate trae differenti capsule abitabili, un manuale d’uso per i viaggi spaziali e una collezione moda che propone soluzioni indossabili per un party lunare datato 2050.
Nove i designer che hanno curato il progetto: Matteo Berloco, Teresa Colonna, Flavia Colonnelli, Marco De Michele, Chiara Di Palma, Claudia Dottarelli, Alessandro Leonori, Ilaria Possati, Gioacchino Salierno.
Urban Secrets, progetto dedicato al rapporto pervasivo tra essere umano e tecnologia, si aggiudica la menzione speciale. In un mondo sempre più permeato dal digitale, l’installazione Urban Secrets affronta temi come la privacy e il voyeurismo digitale e mette in luce l’influenza reciproca tra osservatori e osservati: sebbene gli spettatori siano gli osservatori, potrebbero non rendersi conto di essere essi stessi soggetti all’osservazione.
Il progetto è realizzato dai nove studenti di Media Design, Graphic Design e Sound Design: Giammarco Benetti, Emanuele Danna, Alice Ecossi, Lorenzo Ferrara, Lorenzo Gardenal, Giorgia Guidi, Elisa Luzi, Giulia Sabatino, Roberta Squitieri, in collaborazione con il Bright Festival, manifestazione culturale che promuove la creatività digitale a livello internazionale.
I tre progetti premiati, insieme a tutti i finalisti, sono esposti nelle sale del Museo delle Civiltà di Roma fino a mercoledì 6 novembre alle 14:00.
Laura Negrini, Direttrice IED Roma, commenta:
I progetti esposti offrono un intreccio multiforme di sguardi in cui è volutamente impossibile non perdersi.
Ma ci sono quattro isole che orientano.
Quattro toni dominanti che accomunano le ventidue melodie e connotano la ricerca che si svolge ogni giorno all’interno della nostra sede: l’affermazione del design come pratica trasformativa rivolta alla realizzazione del bene comune, la diffusione di un atteggiamento progettuale rivolto alla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale del nostro paese, l’intrattenimento come occasione contemporanea di trasferimento di conoscenza, e l’inclusione di minoranze e diversità come principio primo di affermazione della nostra idea di società.
A selezionare il miglior progetto e il progetto vincitore della categoria ‘Design for Commons’ sono stati: Daniel Bedusa, video producer e director, Alfredo Casadei Piferi, direttore creativo di PIFERI e Footwear designer, Stefano Falcone, copywriter in MCCann, Lorenzo Perna, cofondatore e designer di ZASH e Studio Mistaker, di Martina Tariciotti e Riccardo Casinelli, specializzati in visual design, infografica e motion graphics.
Il premio della stampa è stato invece assegnato da Elena Dallorso, Diletta Parlangeli, Giulia Mangano, Manuela Perrone e Gianmaria Tammaro.
IED Roma Design Awards 2024 è patrocinato da ADI, Associazione per il Disegno Industriale.
L’accesso alla mostra è gratuito.