Sempre di più il mondo del turismo si unisce alle iniziative di solidarietà che si susseguono per consentire agli ostaggi israeliani di ritornare alle loro case e alle loro famiglie
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo.
L’ICCJ, l’International Convention Center di Gerusalemme, noto anche come Binyanei Hauma, e ISRAIR rappresentano altri due esempi concreti della mobilitazione dell’industria turistica e alberghiera israeliana a favore dello sforzo bellico e della campagna per il ritorno in sicurezza di tutti gli ostaggi detenuti a Gaza dai terroristi di Hamas.
Rinomata in tutto il mondo come una delle principali location israeliane per convegni e concerti di respiro internazionale, l’ICCJ ha aderito alla campagna ‘Red Balloon’, posizionando circa 3.000 palloncini sulle poltrone dell’Ussishkin Auditorium.
Sulle stesse poltrone sono state esposte anche 240 fotografie degli uomini, donne, bambini, neonati e anziani tenuti in ostaggio dai terroristi di Hamas a Gaza, dopo il barbaro attacco terroristico di massa contro i villaggi e i kibbutz di confine dello scorso 7 ottobre.
L’installazione fa parte di una campagna mondiale che chiede l’immediato rilascio dei 240 ostaggi e vuole dire NO! al terrore. Numerose le adesioni raccolte in diverse città di Stati Uniti, Germania, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Romania, Ucraina e di altri Paesi.
Nell’ambito dell’impegno nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla liberazione degli ostaggi, la compagnia aerea Israir che, oltre ai voli nazionali, continua anche ad operare anche quelli su scala internazionale, ha apposto sulla fusoliera dei propri aeromobili la scritta #Bringthemhome e un nastro giallo.
Questa azione si aggiunge all’iniziativa lanciata da Israir di offrire tariffe di soli 69 NIS, 16.83 euro, tra gli aeroporti Ramon e Ben Gurion per agevolare i contatti tra le persone sfollate e in difficoltà.