1 per la mancata qualificazione ai gironi di Champions: una squadra che intende essere protagonista in Europa non può essere umiliata al San Mames da una squadra con un organico nettamente inferiore.
2 per i troppi punti persi in campionato contro squadre medio-piccole. Se si vogliono raggiungere traguardi prestigiosi, bisogna affrontare tutte le gare con la mentalità vincente.
3 alla difesa azzurra, che spesso si è lasciata facilmente penetrare. Il vero tallone di Achille di questa squadra.
4 al mercato estivo: la dirigenza non doveva attendere la qualificazione alla Champions per investire sul mercato. Gli acquisti servivano per aumentare la qualità della rosa e arrivare pronti all’appuntamento decisivo.
5 a Rafa Benitez, che, sebbene si sia dimostrato bravo ad uscire dal momento di crisi di inizio stagione, troppo spesso pecca di fondamentalismo tattico col suo 4-2-3-1. Forse in qualche occasione non farebbe male adattarsi alle caratteristiche dei calciatori.
6 al mercato invernale: il nostro è un voto non definitivo perché la sessione del mercato invernale è nel vivo. Per il momento l’arrivo di Gabbiadini e di Strinic rappresenta un buon inizio. Le priorità degli azzurri, però, restano la mediana e la difesa.
7 al cammino in Europa League: la qualificazione è arrivata senza problemi, in un girone, però, abbastanza semplice per gli azzurri.
8 all’attacco azzurro, tra i più produttivi del campionato. Higuaίn, Callejón, Mertens e Insigne sono stati implacabili. A questi possiamo aggiungere il panterone Zapata, che sta finalmente esplodendo con un’ottima media gol.
9 per le partite perfette disputate al San Paolo contro la Juventus (2-0) e contro la Roma in Coppa Italia (3-0) e in campionato (2-0). Sono vittorie che fanno esponenzialmente aumentare il rammarico dei tifosi per i punti regalati ad avversari di medio-bassa classifica.
10 per le due coppe conquistate. Certo non valgono uno scudetto, ma possono rappresentare una buona dose di ottimismo per il nuovo anno.
Carmelo Cutolo
Autore Carmelo Cutolo
Carmelo Cutolo, giornalista pubblicista, dottore di ricerca in Filologia classica, docente di lettere nelle scuole di secondo grado, appassionato di poesia, di ciclismo e di calcio.