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I tre simboli del secondo livello di Reiki e il loro significato

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Reiki


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Il secondo livello del Reiki si distingue dal primo per l’uso di alcuni simboli.

Il primo è il Choku Rei e viene usato nei trattamenti Reiki per richiamare energia, per chiudere un trattamento alla fine della seduta, per potenziare e rafforzare gli altri simboli che vengono usati dopo.

Choku Rei

Il Choku Rei viene anche usato per la pulizia energetica degli ambienti, soprattutto prima delle iniziazioni e in tutte le occasioni in cui si avverte il bisogno di connettersi all’energia Universale.

Prima di un trattamento viene tracciato in aria oppure visualizzato e il suo nome ripetuto tre volte; ha la funzione di permettere una maggiore concentrazione. È fondamentale che l’operatore Reiki sia totalmente presente e consapevole durante la seduta e che i pensieri e le preoccupazioni quotidiane siano allontanate.

Ma cosa significa Choku Rei?
Scritto in Katakana, una delle tre forme di scrittura giapponese, “Choku” significa “per comando dell’imperatore” e Rei si riferisce allo spirito, l’anima, il grande architetto, l’energia primordiale intelligente. Significa anche “energia qui e ora”.
Quindi, in questo modo, possiamo comprendere che quando richiamiamo il primo simbolo ci colleghiamo allo Spirito primordiale, all’amore universale.

Osservando il simbolo notiamo un tratto orizzontale che rappresenta il Principio, l’Uno, il Cielo. La linea verticale rappresenta l’energia che dal Cielo discende per poi espandersi attraverso la spirale. La spirale la si trova in natura e in calcoli matematici. Basti pensare alla spirale aurea.

Quindi il Choku Rei è il simbolo che ci permette di entrare in sintonia con l’universo attivando l’energia.

Il secondo simbolo è il Sei He Ki, detto anche simbolo-mentale riguarda l’interazione tra il “cervello e il corpo”. Aiuta le persone a portare in superficie le cause del loro disagio e averne consapevolezza, durante il trattamento. SHK, è il simbolo della trasformazione, del cambiamento, rendendoci consapevoli di quanti condizionamenti subiamo e lavora molto in profondità, nel nostro inconscio. È il simbolo che ci collega alla nostra interiorità e che ci porta a riflettere sul nostro dualismo.

 Sei He Ki

Sei – energie nascoste dentro
– uno stato al suo inizio
– origine della forma esteriore
HEKI – indica il chakra della radice
– disequilibrio
– equilibrare energie sbilanciate nascoste all’interno

Il significato del Sei He Ki è “io ho la chiave”. In effetti, tutti abbiamo la chiave per poter attingere alle risorse chiuse dentro di noi e poter iniziare una trasformazione alchemica: il piombo che diventa oro. Sei He Ki ci ricorda che ogni cambiamento ci trasforma e ci rende consapevoli di quante opportunità abbiamo lungo il nostro percorso di vita. Bisogna solo avere il coraggio di affrontare i fantasmi della nostra mente. Questo è anche il simbolo dell’armonia, l’unione tra materia e spirito, tra Ying e yang, tra macrocosmo e microcosmo, tra la parte destra del cervello e quella sinistra.

Il terzo simbolo è Hon Sha Ze Sho Nen, il suo significato è: l’energia che è in me entra in contatto con l’energia che è in te e saluta l’energia che è in te.
Oppure:
il Buddha che è in me entra in contatto con il Buddha che è in te.
Oppure:
la divinità che è in me entra in contatto con la divinità che è in te.

Hon Sha Ze Sho Nen

Viene usato per i trattamenti a distanza e opera al di là del tempo e dello spazio.
Hon centro – origine inizio –
Sha irradiare
ZE avanzare, procedere sulla strada giusta.
Sho bersaglio, destinazione, persona saggia.
Nen immobilità, silenzio, pace.

Tale simbolo crea un ponte, attraverso la percezione della materia, e ci consente di approdare in qualunque luogo e tempo, ma questo attracco è sempre rivolto dentro di noi. Il vero viaggio, senza Spazio e senza Tempo, è quello che arriva al nostro centro, alla divinità che è in noi e al suo riconoscimento.

Al di là di quanto siano belli i significati di queste immagini e di quanto fascino abbiano, è utile ricordare come non abbiano un significato oggettivo. Sono ovunque e ne siamo circondati. Anche il nostro linguaggio, la nostra scrittura, i nostri gesti, esprimono, in simboli, ciò che vogliamo dire. Il loro studio ci fa comprendere quanto l’uso possa ricordarci il valore che attribuiamo ad essi; così come la Croce per i Cristiani l’occhio di Dio nel triangolo, il grande Architetto.

I simboli Reiki, nella loro bellezza e armonia, ci riportano all’unione con questa grande energia d’amore, motore di vita e di pace. Attraverso la loro lettura, in chiave spirituale, possiamo attingere la consapevolezza della nostra natura infinita, illimitata e divina.

Autore Maria Filomena Cirillo

Maria Filomena Cirillo, nata a San Paolo del Brasile, vive in provincia di Napoli, dopo aver abitato per anni sul lago di Como. Il suo cammino spirituale è caratterizzato dalla ricerca continua dell'essenza di ciò che si è, attraverso lo studio della filosofia vedantica, le discipline orientali di meditazione e l'incontro con i Maestri che hanno "iniziato" il suo percorso. Tra Materia e Spirito. Giornalista pubblicista, laureata in Scienze Olistiche, Master Reiki, Consulente PNF, tecniche meditative e studi di discipline orientali. Conduttrice di training autogeno e studi di autostima e ricerca interiore. Aromaterapista ed esperta di massaggio aromaterapico.