Dopo la vittoria europea che ha sancito la resurrezione degli azzurri, la partita che si giocherà alle 18:00 al Sant’Elia sembra avere un risultato scontato. Gli azzurri ormai si sono ripresi e dovrebbe essere letteralmente una passeggiata schiacciare una squadra che ha raccolto finora solo 21 punti e giace in fondo alla classifica con qualche punticino di vantaggio sul Parma.
Eppure paradossalmente sono proprio queste le partite che il Napoli dovrebbe più temere.
Veniamo, così, al maggiore limite della squadra di Benitez: il fattore psicologico. Sul campo dei tedeschi gli azzurri hanno mostrato tutto ciò che spesso è mancato in campionato: intensità e voglia di vincere. Fiumi di inchiostro – o, se volete, anche milioni di caratteri digitali- da giovedì sono stati sprecati per esaltare, da un lato, la formidabile prestazione di EL, dall’altro, per rimproverare la squadra di aver accumulato, a causa della mancanza della giusta mentalità, eccessivo ritardo non solo dalla capolista, ma anche dalle romane.
È chiaro che il distacco dalla capolista, vicina alla conquista del suo quarto tricolore consecutivo, non rispecchia la reale distanza tra i bianconeri e gli azzurri. Il secondo posto, che dà accesso diretto alla Champions League, è alla portata del Napoli. Dopo la sconfitta della Lazio nell’anticipo di ieri (2-0) e il pareggio della Roma all’Olimpico contro l’Atalanta (1-1), il Napoli ha l’occasione di riportarsi a -5: nelle ultime 7 partite di campionato non sarebbe impossibile.
Carmelo Cutolo
Autore Carmelo Cutolo
Carmelo Cutolo, giornalista pubblicista, dottore di ricerca in Filologia classica, docente di lettere nelle scuole di secondo grado, appassionato di poesia, di ciclismo e di calcio.