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‘I ricordi di Milena’ all’Auditorium Fondazione AEM

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'I ricordi di Milena' - ph Donato Aquaro
'I ricordi di Milena' - ph Donato Aquaro


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In scena a Roma il 26 ottobre

Riceviamo e pubblichiamo.

Arriva a Milano ‘I ricordi di Milena, la danza delle foglie’, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Emanuela Rolla, sul toccante tema dell’Alzheimer, in scena il 26 ottobre, ore 17:00, presso l’Auditorium Fondazione AEM di Roma.

Il progetto, che si sviluppa sia come monologo teatrale, sia come cortometraggio, ‘Milena, la danza delle foglie’, è patrocinato da: Federazione Alzheimer Italia, Associazione Alzheimer Liguria e con il sostegno di Airalzh – Associazione Italiana Ricerca Alzheimer Onlus.

Costituita il 27 giugno 2007, Fondazione AEM si propone di perseguire la salvaguardia e la valorizzazione della storia e della cultura aziendale di AEM, storica società energetica del Comune di Milano.

Tra i numerosi scopi, il sostegno alla cultura e a progetti sociali nei territori, la ricerca scientifica, la formazione e, in particolare, la tutela e la valorizzazione dei beni storici di AEM, promuovendone e diffondendone la loro conoscenza.

Situata in una storica sottostazione elettrica nel cuore di Milano, la sede di Fondazione AEM è un polo dinamico e multifunzionale aperto ai cittadini di tutte le età dedicato alla storia aziendale di A2A, alla cultura e alla sostenibilità.

Nel 2022 è stato inaugurato l’AEMuseum, un vero e proprio spazio immersivo che accompagna i visitatori in un percorso di scoperta della straordinaria storia di AEM dalle origini dell’illuminazione pubblica alla trasformazione in Life Company e del suo ruolo fondamentale per l’industrializzazione di Milano e del Paese.

Ed è proprio grazie al volere di Fondazione AEM che lo spettacolo ‘I ricordi di Milena, la danza delle foglie’ prende vita all’interno della programmazione dei loro eventi, eventi aperti alla cittadinanza, con l’obiettivo di sensibilizzare e portare luce su un tema delicato e doloroso come quello della malattia dell’Alzheimer.

I ricordi di Milena, la danza delle foglie fa parte di un progetto più ampio, patrocinato da Alzheimer Italia, che Cristina Perico, Luca Maschi ed Emanuela Rolla portano avanti da più di un anno con l’intento di sensibilizzare e portare alla luce una patologia di cui purtroppo spesso, si tende a non dare la giusta rilevanza. Oltre allo spettacolo teatrale è prevista l’uscita di un cortometraggio, ‘Milena, la danza delle foglie’.

Al centro dello spazio una sedia, su quella sedia un corpo scomposto, stanco. Il corpo ha una memoria nonostante la frattura. Nello spazio intorno molte scatole, come se fosse un ‘non spazio’, residui di ricordi che esistono ancora chiusi dentro le scatole della propria memoria; pochi oggetti simbolici di una quotidianità, sul fondo una parete, anch’essa di scatole, e su di essa la vita di Milena fermata su dei post-it.

Ogni post-it un ricordo, un appunto – come bloccato nel più breve tempo possibile per non dimenticare. In questo spazio senza un tempo e una dimensione precisa si muove Milena, la protagonista di questo atto unico teatrale che vede Emanuela Rolla autrice, interprete e regista.

Annota Emanuela Rolla:

La malattia apre la porta su ciò che c’era o forse su ciò che non c’è mai stato prima di essa. Un racconto che ha come fulcro la ricerca dell’identità nonostante i ricordi si cancellino e che sfiora da vicino una malattia che non riguarda solo la perdita di memoria ma anche la solitudine.

In questo stare, come una foglia trasportata dal vento, il corpo ricorda nonostante tutto.

Un racconto che nasce da un flusso poetico. C’è un tempo esteriore, ormai non più alleato, e c’è un tempo interiore: diverso, a tratti confuso, sospeso.

Milena tenta di muoversi nella sua quotidianità fatta ormai di frammenti. Tutto ciò che è stata, ora è fissato sulla parete: per ogni post it un ricordo fino a tracciare un puzzle della sua vita.

Il corpo ha una memoria nonostante la frattura: lei che danza come quando aveva 18 anni come quella ballerina, viaggiando per il mondo in importanti teatri o forse come quella bambina che è stata.

Nonostante la malattia, qualcosa dentro di lei è ancora bellissimo. E proprio la danza rimane uno dei suoi pochi legami con il mondo, il filo che collega la realtà all’oblio in cui si trova la sua mente. Un continuo costruirsi e de-costruirsi tra momenti di lucidità e altri di oblio.

Spiega Cristina Perico, regista del cortometraggio e una delle creatrici del progetto:

Il sottile moto dello stare al mondo, l’ondeggiare del corpo di Milena vuole essere un inno alla vita, o meglio alla vita oltre alla vita. Perdersi in una pagina, ogni volta diversa o forse sempre la stessa, della propria esistenza è il centro della storia.

Questo progetto è un viaggio che ha sulle spalle 15 mesi di lavoro, nato grazie all’incontro di sensibilità e visioni, frutto di un intenso lavoro di preparazione attoriale con Susan Batson e Carl Ford dello Studio Batson di New York, e Beatrice Pelliccia per la sessione di prove.

Continua Emanuela Rolla:

Un progetto e uno studio su di un tema a noi molto caro per motivi personali, che mi e ci accompagna ormai da novembre del 2021, come artista sento che se posso dare voce a questo delicato e profondo tema, allora avrò modo di dare luce in qualche modo, a chi non ne ha, perché l’Alzheimer è una malattia che non lascia speranza e per questo terrificante.

E parlare di questa malattia è fondamentale per non lasciare soli chi è travolto da essa: malati e familiari.

I malati di Alzheimer hanno una vita oltre la vita: molte cose, immagini, ricordi, volti scompaiono per sempre, altre sensazioni emergono come da un mondo parallelo, portando con sé emozioni devastanti come frustrazione, confusione, paranoia.

La nostra protagonista, Milena, affronta in questa giornata il passaggio dalla lucidità all’oblio.

Di questa malattia, con un suono e una pronuncia non facilissime Alzheimer, si ha troppa paura perché è subdola, si confonde all’inizio del suo arrivo con la quotidianità.

Questo spettacolo nel mio cuore è dedicato a mia nonna Milena: ‘A Milena, con tutto l’amore che forse non ti ho mai detto abbastanza’.

Un minuto può sembrare un’eternità e un giorno può essere vissuto come 1 ora.
Lo sguardo è perso. Chi sono? Quanti anni ho? Cosa mi circonda? Milena cerca Milena, forse ancor prima della malattia. Una lotta per non dimenticare anche l’ultimo ricordo che si ha di sé.

E in quel ricordarsi sentirsi se stessi e sapere di essere appartenuti a un qualcosa. Come un mulinello di foglie secche mosse da una corrente d’aria, Milena diventa come una di quelle foglie, che continua a muoversi leggera, in una danza con il vento.

Al termine dello spettacolo, seguirà tavola rotonda con i Saluti istituzionali a cura di Gianni Latella, Presidente InsiemeinA2A e Laura Colombo, Segretario Generale Fondazione AEM e gli interventi di: Mario Possenti, Segretario Generale Federazione Alzheimer Italia; Federico Stevan Case Manager Area Cura e Inclusione di Equa Cooperativa Sociale; Emanuela Rolla attrice, regista, acting coach.

Alle ore 18:30 seguirà un aperitivo, un’occasione ulteriore di incontro organizzata da Fondazione AEM.

Con il contributo di: Insieme in a2a ed Equa cooperativa sociale.

Insieme in a2a:

Costituita il 30 maggio 2017, l’Associazione Insieme in a2a nasce dall’unione di tre gruppi storici aziendali: Gruppo Anziani AEM, Gruppo Pensionati AEM e Gruppo Pensionati AMSA.

L’obiettivo principale dell’Associazione è quello di favorire l’incontro fra gli ex dipendenti in quiescenza e i dipendenti in servizio con una significativa anzianità aziendale, nonché di mettere a disposizione il bagaglio di esperienza e professionalità acquisita dai Soci nel corso della loro vita lavorativa.

Insieme in a2a si prefigge infine di sviluppare e sostenere iniziative nel campo della promozione culturale, del tempo libero, della salute e dell’assistenza fiscale e pensionistica.

Equa cooperativa sociale:

Equa Cooperativa Sociale nasce dall’unione di Genera e Tuttinsieme, due realtà con esperienza trentennale che si sono progressivamente avvicinate fino a fondersi il 1° gennaio 2022.

Il nome Equa rimanda a un sogno che può essere realtà e che è diventato lo scopo della fusione. L’equità rende le persone non solo un insieme, ma singoli individui di cui prendersi cura, con cui collaborare, costruire e cooperare.

Proponiamo e progettiamo servizi educativi, socio-assistenziali, socio-sanitari, di accoglienza, cohousing e housing sociale.

Quotidianamente accogliamo i bisogni, valorizziamo le capacità individuali e collettive, ci relazioniamo con le persone con cui e per cui lavoriamo.

Ci rivolgiamo alla singola persona così come alle famiglie e alla comunità e siamo attivi nelle tre macro aree: Generazioni future, Cura e inclusione e Comunità e diritti.

Attraverso la progettazione, la proposta e la messa in pratica, agiamo la nostra visione: l’uguaglianza sociale in termini di valorizzazione, ascolto, aiuto, relazione, professionalità e accoglimento del bisogno.

Per info e prenotazioni:
fondazioneaem@a2a.eu
www.fondazioneaem.it

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