Premessa
Il seguente dialogo terapeutico esplora il fenomeno del cyberbullismo attraverso il prisma della tradizione esoterica libero-muratoria e della psicologia del profondo.
I tre cattivi compagni della Tradizione – Fanatismo, Ambizione e Ignoranza – vengono qui reinterpretati come archetipi dell’aggressione digitale, manifestazioni moderne di un’ombra collettiva che trova nei social media un terreno particolarmente fertile.
Attraverso il dialogo tra paziente e analista, emergeranno le correlazioni tra i simboli tradizionali e le dinamiche psicologiche del bullismo digitale, offrendo spunti per una comprensione più profonda del fenomeno e possibili vie di trasformazione.
Paziente: Dottore, quando vengo attaccata o presa in giro sui social media, sento come se i colpi mi raggiungessero in punti precisi del corpo… È strano da spiegare.
Analista: Non è affatto strano. Nella tradizione esoterica, gli attacchi seguono proprio un modello preciso, colpendo tre centri vitali. Mi dica di più su come percepisce questi “colpi”.
Paziente: Prima mi sento come soffocare, come se volessero zittirmi. Poi sento un dolore al petto, come se mi stringessero il cuore. Infine, è come se mi paralizzassero il pensiero.
Analista: Questa sua descrizione è incredibilmente precisa. Vede, il primo colpo alla gola rappresenta il tentativo del Fanatismo di silenziare la voce della verità.
Paziente: E il colpo al petto? Quello che mi toglie il respiro?
Analista: Quello è il colpo dell’Ambizione ,che mira a sopprimere la sua libertà. Il petto, con i suoi movimenti di espansione e contrazione, simboleggia la libertà dell’essere di svilupparsi secondo la propria natura. Il respiro rappresenta la nostra libertà emotiva, il centro del nostro calore umano e della nostra capacità di amare ed empatizzare. L’Ambizione vuole asservire questa libertà, congelare il calore dell’empatia, trasformare il cuore vivente in un meccanismo al servizio del Nulla.
Paziente: E l’ultimo colpo? Quello che mi confonde e paralizza il pensiero?
Analista: È il più insidioso ma anche il più illusorio. Il colpo dell’Ignoranza con il Maglietto alla testa, precisamente sulla fronte tra le sopracciglia, dove la tradizione colloca “l’Occhio della Conoscenza”. È un tentativo impossibile di spegnere la luce della comprensione, di impedire la visione chiara della realtà.
Paziente: Ma allora come posso difendermi da questi attacchi?
Analista: La chiave sta nel comprendere che questi tre colpi, paradossalmente, contengono in sé il potenziale della trasformazione. Il Fanatismo può diventare ricerca libera e lotta per la verità, l’Ambizione può trasformarsi in volontà costruttiva e l’Ignoranza può tramutarsi in Sapienza.
Paziente: Quindi, anche l’attacco più violento può trasformarsi in un’opportunità di risveglio?
Analista: Esattamente. Come nella Tradizione, questi tre colpi rappresentano tentativi di negare l’autenticità dell’altro. Ma la chiave sta nel comprendere che questi “mostri” sono proiezioni di paure collettive. E possono trasformarsi in prove iniziatiche.
Paziente: Quindi non sono loro i veri mostri?
Analista: I “mostri” esistono, ma non come entità separate da noi. Sono manifestazioni dell’Ombra personale e collettiva che trova nei social media uno spazio di espressione particolarmente potente. La vera sfida è riconoscere questa Ombra senza lasciarsene sopraffare.
Paziente: Come posso proteggermi senza isolarmi completamente?
Analista: Come nella tradizione iniziatica, la risposta sta nel trasformare gli strumenti dell’aggressione – Regolo, Squadra e Maglietto – in strumenti di costruzione. Nel suo caso, significa sviluppare confini digitali sani, senza perdere la propria voce autentica.
Paziente: Mi sta dicendo che posso trasformare questa paura in qualcosa di costruttivo?
Analista: Precisamente. Ogni “colpo” può diventare un’opportunità di crescita. L’aggressione alla Gola può portare a trovare una voce più autentica, quella al Petto può rafforzare la sua forza emotiva e condurre all’apertura del cuore e quella al Capo può stimolare una comprensione più profonda di sé e degli altri. Oltre l’illusione della separazione.
Paziente: Comincio a vedere questi “mostri” in modo diverso…
Analista: Questo è già un primo passo importante. Ricordi, nell’esoterismo il drago spesso custodisce un tesoro. Nel suo caso, questi “leoni da tastiera” potrebbero essere involontari catalizzatori di una trasformazione personale.
Paziente: È una prospettiva che non avevo mai considerato.
Analista: La consapevolezza è il primo passo verso la Maestria, che non è altro che la realizzazione del Sé. Non si tratta di eliminare i mostri delle zone più oscure fuori e dentro di noi, ma di illuminarle e di integrare ciò che ci svelano sulla natura umana e su noi stessi.
Autore Raffaele Mazzei
Da bambino, mia nonna mi raccontava storie straordinarie che mi facevano sentire speciale. Storie che mi hanno insegnato che comunicare è toccare il cuore con un’intenzione pura. Non basta informare. Bisogna creare una connessione autentica con il proprio pubblico, facendogli sentire che fai parte della sua storia, del suo progetto, del suo sogno. Oggi le neuroscienze lo confermano: il coinvolgimento emotivo aumenta l’attività e la recettività cerebrale. Io ne ho fatto la mia professione. Sono Raffaele Mazzei, esperto di comunicazione e copywriter. Con il mio team di professionisti, ti aiuto a creare un messaggio che fa la differenza. Un messaggio che non impone, ma conquista. Che non manipola, ma ispira. Vuoi scoprire come? Visita il mio sito www.raffaelemazzei.it e scopri l’Arte di comunicare.
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