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I migliori extravergini del Sud Italia secondo Slow Food

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Slow Food Guida Extravergini 2023


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Giunta alla sua 24esima edizione, la Guida agli Extravergini 2023 valorizza le centinaia di realtà che tengono alta la bandiera dell’olivicoltura italiana di qualità

Riceviamo e pubblichiamo.

L’edizione 2023 della Guida agli Extravergini offre uno spaccato dell’olio lungo la penisola, preciso, completo e ricco di particolari di un comparto centrale della nostra cultura, agricoltura e gastronomia.

Pubblicata con il sostegno di Ricrea e Biodea, la guida recensisce 766 realtà tra frantoi, aziende agricole e oleifici, 126 novità a testimonianza di un settore vivace, e 1227 oli tra gli oltre 1600 assaggiati.

Cresce il numero delle aziende, indicate con la foglia, che certificano in biologico l’intera filiera, ben 531 gli oli segnalati, e aumentano gli oli, 175, del Presidio degli Olivi secolari, riconoscibili dalla chiocciola di Slow Food.

Non mancano i riconoscimenti classici: la Chiocciola grande grigia indica le aziende, 40, che si distinguono per il modo in cui interpretano i valori produttivi, organolettici, territoriali e ambientali, in sintonia con la filosofia Slow Food; il Grande Olio, 81, indicato con il disegno dell’Oliva, è attribuito agli extravergini che si sono distinti per particolari pregi dal punto di vista organolettico e perché ben rispecchiano territorio e cultivar.

A queste caratteristiche, il Grande Olio Slow, 124, riconoscibile dalla scritta slow in campo verde, premia l’attività delle aziende che adottano pratiche agronomiche sostenibili per l’ambiente e per il lavoratore.

Le regioni del Sud Italia

Siccità prolungata, piogge torrenziali e attacchi della mosca olearia: sono molteplici i fattori che hanno influenzato la campagna olearia 2022 del Sud Italia.

In Campania, la perdurante siccità ha creato condizioni difficili in fioritura e allegagione, tuttavia, la quantità di frutti è stata soddisfacente in tutta la regione. Le piogge torrenziali di inizio agosto, con frequenti episodi di grandine, in alcuni territori hanno creato gravi danni anche agli olivi.

La campagna olivicola della Puglia è iniziata sotto i migliori auspici, con abbondanti fioriture in tutta la regione, ma non sono mancate la flessione produttiva e le difficoltà dovute a stress idrico, elevata umidità e moliture precoci, che hanno risparmiato cultivar organoletticamente più performanti, come Coratina e Peranzana.

In Basilicata si è assistito a un netto calo rispetto all’annata precedente, complici i ripetuti attacchi della mosca, che hanno spinto molti produttori a lasciare sugli alberi le drupe compromesse. L’andamento negativo è stato più o meno lo stesso in tutti i distretti olivicoli, senza differenze sostanziali tra le zone pianeggianti e l’alta collina.

Dopo l’eccellente campagna olearia dello scorso anno, in Calabria si è ripresentata l’ennesima annata nefasta, causata da temperature elevate, prolungata siccità e massivi attacchi di mosca. Problematiche che tuttavia non hanno scalfito lo spirito di sacrificio, la passione e le capacità imprenditoriali degli olivicoltori calabresi, attenti al valore delle produzioni di qualità e alla tutela dell’ambiente e della biodiversità.

In Sicilia l’olio continua a godere di una fama qualitativa meritata, ma la produzione regionale continua a calare. Il quadro è peggiorato dall’aggravarsi delle difficoltà economiche che, nell’ultimo anno, hanno determinato un aumento generale dei costi.

Conferma, infine, un leggero calo la produzione olivicola della Sardegna, dove da diversi anni il cambiamento climatico sta normalizzando eventi sfavorevoli: lunghi periodi di siccità, accompagnati da venti di scirocco sempre più frequenti nel periodo di fioritura e allegagione e periodi piovosi alla raccolta.

I riconoscimenti

La Chiocciola è il simbolo assegnato dai curatori della Guida a quelle aziende olivicole che interpretano i valori organolettici, territoriali e ambientali secondo la filosofia Slow Food. Per quanto riguarda il Sud Italia, ne sono state assegnate 13.

Calabria

Agricola Doria – Cassano allo Ionio (CS)

Campania

Maria Ianniciello – Grottaminarda (AV)
Terre di Molinara – Molinara (BN)

Puglia

De Carlo – Bitritto (BA)
Vallillo – Serracapriola (FG)

Sardegna

Antonella Anna Maria Orrù – Siamaggiore (OR)
Masoni Becciu – Villacidro (CA)

Sicilia

Terraliva – Buccheri (SR)
Vernera – Buccheri (SR)
Agrobiologica Rosso – Chiaramonte Gulfi (RG)
Titone – Misiliscemi (TP)
Vincenzo Signorelli – Nicolosi (CT)
Tenuta Cavasecca – Siracusa

Il riconoscimento Grande Olio viene attribuito all’olio eccellente nella sua categoria per pregio organolettico, aderenza al territorio e alle sue cultivar. Nell’Italia meridionale si sono aggiudicati il premio 28 oli.

Calabria

Vivace Calabria di Frantolio Acri Vellutato – Corigliano Rossano (CS)
OrOlio Limited Edition di Fratelli Renzo – Corigliano Rossano (CS)
Blend di Oleificio Torchia – Tiriolo (CZ)
Dolciterre Rosì di Sorelle Garzo – Seminara (RC)

Campania

Dafne di Torretta – Battipaglia (SA)
Alter Ego di Nicolangelo Marsicani – Morigerati (SA)

Puglia

Terrematte di Francesco Leonetti – Andria
Coratina di Pantaleo Di Molfetta – Bisceglie (BT)
L’olio di Felice Garibaldi di De Carlo – Bitritto (BA)
Cima di Bitonto di Amore Coltivato – Bitonto (Ba)
Posta Locone di Fratelli Ferrara – Foggia
Mimì – Ogliarola di Donato Conserva – Modugno (BA)
Coppadoro di Ciccolella – Molfetta (BA)
Alfieri – Coratina di Tedò – Ruvo di Puglia (BA)
Evo Agape di Agape – Sannicandro di Bari (BA)
Casino Mezzanola di Pannarale – Torremaggiore (FG)
Blend di Visconti – Torremaggiore (FG)

Sardegna

Nuragikus e Semidana di Olearia Medda – Barumini (CA)

Sicilia

Sciabacco di Francesca Tumino – Mazzarone (CT)
Salvatore Cutrera – Nocellara di Frantoi Cutrera – Chiaramonte Gulfi (RG)
Oliosarullo di Frantoio Oleario Gaspare Sarullo – Ribera (AG)
Intenso di Oleificio Sant’Anna – Marsala (TP)
A Firrisa di Santa Barbara – Solarino (SR)
Frantoio Galioto Moresca 03 e Frantoio Galioto Dop Monti Iblei 04 di Sebastiana Fisicaro – Ferla (SR)
Sapta Igp Sicilia di Vincenzo Ventura – Biancavilla (CT)
L’Olio della Maestra Tina Igp Sicilia di Giuseppe La Pira – Canicattini Bagni (SR)

Il premio Grande Olio Slow viene riconosciuto all’olio eccellente, capace di emozionare in relazione a cultivar autoctone e territorio di appartenenza, ottenuto con pratiche agronomiche sostenibili. Sono 52 gli oli premiati in Sud Italia.

Basilicata

Evo Alampresse di Frantoio Oleario Alamprese, Venosa (PZ)
Fontana dei Santi di Luciano Pepe, Albano di Lucania (PZ)
Cenzino – Coratina e Cenzino – Ogliarola del Bradano di Vincenzo Marvulli, Materia (MT)

Calabria

Spezzanese di Arcaverde, Cerchiara di Calabria (CC)
Enotre Deciso di Enotre, Mesoraca (KR)
Evo Torchia di Oleificio Torchia, Tiriolo (CZ)
Dolciterre – Ottobratica delle Sorelle Garzo, Seminara (RC)
Carolea di Tenute Pasquale Librandi, Vaccarizzo albanese (CS)

Campania

Aulì del Frantoio Barbieri, Paternopoli (AV)
Ravece di Case d’Alto, Taurasi (AV)
Ortice di Francesco di D’Assisi, Casalduni (BN)
Maestro di Fontana Madonna, Frigento (AV)
Ortice di Frantoio Romano, Ponte (BN)
Cru I Fortini e Cru Pino de Il Cappero, Anacapri (NA)
Impronta di Marco Rizzo, Felitto (SA)
L’Eroico di Terre di Molinara, Molinara (BN)

Puglia

Peranzana di Adriatica Vivai, Speziale (BR)
Maximum di Agribiotrotta, San Giovanni Rotondo (FG)
Coratina di Agrimaggiore, Barletta (BT)
Bio di Intini, Putignano (BA)
Forterè di Podere Centodieci, Foggia (FG)
Coratina di Tenute Donna Vittoria, San Giovanni Rotondo (FG)
Con Brio di Terradiva, Minervino Murge (BT)
Coratina di Torrerivera, Andria (BT)

Sardegna

DOP Sardegna e Il Biologico Fruttato Verde di Accademia Olearia, Alghero (SS)
Donna Marisa Dop Sardegna e Treslizos – Semidana di Antonella Anna Maria Orrù, Siamaggiore (OR)
S’ARD – Semidana di Franco Ledda, Oristano (OR)
Cuncordu e Alphabetum di Masoni Becciu, Villacidro (SU)
Ollu – Semidana di Rovelli, Oristano (OR)
Terre dei Giganti di Sinis Agricola – Consorzio Terre dei Giganti, Cabras (OR)
Semidana di Tanca Barbarossa, Oristano (OR)

Sicilia

Nettaribleo DOP Monti Iblei di Agrestis, Buccheri (SR)
Rosso e Villa Zottopera di Agrobiologica Rosso, Chiaramonte Gulfi (RG)
Evo Antico Baglio di Antico Baglio, Castelbuono (PA)
6 File Grand Cru – Cerasuola e Alberelli Grand Cru – Cerasuola di Baglio Ingardia, Porticalazzo Paceco (TP)
Evo Disisa di Disisa, Monreale (PA)
Siracusana – Zaituna di Tenuta Cavasecca, Noto (SR)
Cherubino IGP Sicilia – Tonda Iblea di Terraliva, Siracusa
Qulfe Dop Monti Iblei di Terre sul Dirillo, Chiaramonte Gulfi (RG)
Dop Valli Trapanesi e Nocellara del Belìce di Titone, Locogrande (TP)
Le Terre di Vito e Le Case di Lavinia di Vernera, Buccheri (SR)
Girì – Cerasuola di Xiggiari, Paceco (TP)
Contrada Mancusi IGP Sicilia di Vincenzo Signorelli, Nicolosi (CT)

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