La malattia è una reazione alle interferenze. Sono fallimenti ed infelicità che si verificano quando permettiamo agli altri di influenzare le nostre scelte e ci lasciamo prendere dal dubbio, dalla paura o dall’indifferenza.
Edward Bach
La malattia non è una crudeltà in se stessa né tantomeno una punizione, è solo ed esclusivamente un correttivo, uno strumento del quale la nostra anima si serve per additarci i nostri errori, per impedirci di commettere sbagli più gravi, per evitarci di suscitare ombre e per rimetterci sulla via della verità e della luce, dalla quale non avremmo mai dovuto allontanarci.
Edward Bach
Questo era il pensiero del Dr. Edward Bach; ma chi era Edward Bach?
Nacque a Mosely, in Inghilterra, il 24 settembre del 1886. Si laureò in medicina nel 1912 ed esercitò la sua professione in ospedale fino al 1930. Nel 1917, dopo un episodio di emorragia, gli fu riscontrato un tumore e, secondo le previsioni cliniche, gli fu detto che avrebbe avuto tre mesi di vita; ma così non fu.Continuò i suoi studi con la stessa passione di prima e, nel 1919, iniziò lo studio del l’omeopatia presso l’ospedale omeopatico di Londra.
Bach aveva avuto l’intuizione che la vera ragione delle malattie risiede nel dolore dell’anima, nel disagio che turba l’equilibrio dell’organismo. Questo suo istinto lo portò a convincersi che se in natura esiste un equilibrio, era possibile trovare la chiave della soluzione proprio lì.
Si immerse completamente nell’armonia della natura, lasciando il lavoro da medico e si dedicò alla sua ricerca, meditando e selezionando piante e fiori.
Scelse e suddivise 38 fiori, in sette gruppi, che rappresentano i conflitti fondamentali che ci impediscono di essere veramente noi stessi:
- paura;
- insicurezza;
- indifferenza nei confronti di ciò che ci circonda;
- solitudine;
- ipersensibilità all’influenza e alle idee degli altri;
- scoraggiamento o disperazione;
- eccessiva preoccupazione per gli altri.
All’interno di ogni gruppo, ogni fiore è indicato per un dato problema.
Così, ad esempio, la paura che diventa panico, va curata con Roke Rose, o la paura di perdere il controllo, va curata con Cherry Plum, la paura di cose immotivate con Aspen, e così via.
Il messaggio che Bach ci ha lasciato è molto profondo ed è il prendersi cura di sé, dando ascolto a quello che il corpo ci dice, perché attraverso questa consapevolezza potremmo affrontare la nostra parte “ombra” e curare le nostre sofferenze.
Egli non basò la ricerca su sintomi fisici, ma su stati d’animo negativi che possono essere causa di malattia; quest’ultima non viene vista come il nemico da combattere, ma un disequilibrio da accettare, da riconoscere e da curare, trasformando i suoi punti negativi in positivi.
Questa è la vera rivoluzione della floriterapia, conoscere se stessi, accettarsi ed essere pronti al cambiamento. È un metodo molto semplice ma che può essere un buon “compagno di viaggio” verso il nostro benessere.
Inizieremo da oggi, con questo articolo e con i prossimi, a conoscere per bene ogni tipo di fiore e il suo uso. Per qualsiasi chiarimento o indicazione potete scrivermi nella e-mail indicata in fondo alla pagina della mia rubrica.
I rimedi del dr. Bach si trovano in farmacia e nelle erboristerie, vengono forniti in flaconcini concentrati che devono essere diluiti prima dell’uso. I flaconcini da utilizzare, da 30 ml, sono in vetro scuro, con pipetta contagocce.
Diluizione
Riempite il flacone con acqua minerale naturale, a cui si aggiungono due cucchiaini da caffè di alcool, brandy, grappa o whisky; per i bambini e gli intolleranti all’alcool si può sostituire l’alcool con due cucchiaini di aceto di mele.
Si prelevano, dal flaconcino di rimedio concentrato, due gocce di essenza di uno o più rimedi scelti e si mettono in quello da 30 ml. Per ogni rimedio, due gocce; quindi, se scegliete due rimedi diversi, saranno prese due gocce da uno e due gocce dall’altro. C’è solo un’eccezione per il Rescue Remedy, che è un insieme di cinque essenze, e dal quale vanno prelevate 4 gocce.
Assunzione
Il dosaggio è di quattro gocce, per quattro volte al giorno, stillate sulla lingua, senza toccare la pipetta con la lingua o le mani; nel caso si toccasse, lavarla prima di riporla nel flaconcino. Si possono anche versare in un poco d’acqua e bere a piccoli sorsi.
Negli stati acuti è possibile aumentare la somministrazione e assumere gocce ogni 15 minuti, fino alla riduzione dei sintomi.
Inizialmente, per comprendere bene l’effetto emotivo del fiore sullo stato d’animo, sarebbe opportuno non miscelare più di quattro rimedi insieme. Vi consiglio di provare con uno o due per volta; questo perché vi dà la possibilità di ascoltare bene come si trasforma il vostro modo di sentire” e “percepire”, e rendervi conto del cambiamento.
Impacchi
In aggiunta alle gocce per via orale, in caso di infiammazione, eruzioni cutanee, si versano 7 gocce del rimedio concentrato, in una bacinella con acqua e si fanno impacchi.
È possibile anche fare bagni aggiungendo sette gocce, del rimedio concentrato, nella vasca da bagno.
Come scegliere il rimedio giusto?
Metodo intuitivo
I fiori di Bach agiscono a livello vibrazionale, qualcuno sceglie tenendo il flaconcino tra le mani e attraverso il suo “sentire” sceglie quel determinato rimedio.
Metodo razionale
Io preferisco valutare lo stato d’animo insieme alla persona che si rivolge a me. Attraverso l’ascolto dei suoi malesseri si comprende se è in uno stato di paura o insicurezza, di preoccupazione eccessiva o scoraggiamento.
Uso del questionario
È un metodo pratico, si basa sulla somministrazione di determinate domande che prendono in considerazione una serie di sintomi, i relativi fiori da abbinare; basta mettere una crocetta vicino a quelli che si sentono propri. Alla fine del test si vedono i risultati dei rimedi.
Tengo a precisare che i fiori di Bach non hanno nessuna controindicazione e nessun effetto collaterale. Se si dovesse assumere un fiore diverso dallo stato d’animo non accadrebbe nulla. Questi rimedi si possono usare in gravidanza, nei bimbi piccoli, in ogni periodo della nostra vita. Si ottengono ottimi risultati anche se usati con i nostri amici animali e con le piante. I fiori lavorano soltanto in positivo e sono una “cartina di tornasole” che aiutano a riflettere su di sé e a prendersi cura dei propri reali bisogni interiori.
Per ogni rimedio, nei prossimi articoli, ci sarà una spiegazione dettagliata: Il nome del fiore, la descrizione ambientale, la chiave di lettura, a cosa serve, il principio equilibratore.
Parleremo di paure, di ansie, di mancanza di autostima, di depressione, di stress, di invidia, di insicurezza; spero che questo percorso, attraverso i “fiori dell’anima”, riesca a riportare le vostre vite in equilibrio con il ritmo della natura, ristabilendo quello a cui teneva tanto il dr. Bach:
Le nostre anime ci guideranno solo se presteremo loro ascolto, in ogni circostanza, per ogni difficoltà; e la mente e il corpo così indirizzati andranno avanti nella vita irradiando felicità e salute, liberi da tutte le preoccupazioni e le responsabilità come una ragazzina fiduciosa.
Conosco questo bellissimo rimedio da oltre trent’anni e l’ho usato, non solo personalmente, ma anche negli animali e nella cura delle piante.
I miei primi 38 rimedi di Bach li ordinai direttamente dall’Inghilterra.
Provare per credere!
Non esiste guarigione che non sia accompagnata da un atteggiamento mentale diverso, da tranquillità e felicità interiore.
Edward Bach
Autore Maria Filomena Cirillo
Maria Filomena Cirillo, nata a San Paolo del Brasile, vive in provincia di Napoli, dopo aver abitato per anni sul lago di Como. Il suo cammino spirituale è caratterizzato dalla ricerca continua dell'essenza di ciò che si è, attraverso lo studio della filosofia vedantica, le discipline orientali di meditazione e l'incontro con i Maestri che hanno "iniziato" il suo percorso. Tra Materia e Spirito. Giornalista pubblicista, laureata in Scienze Olistiche, Master Reiki, Consulente PNF, tecniche meditative e studi di discipline orientali. Conduttrice di training autogeno e studi di autostima e ricerca interiore. Aromaterapista ed esperta di massaggio aromaterapico.