Anche un vecchio Massone può avere dei dubbi. Anche se ha scalato tutta la piramide. Anche se siede sullo scranno più alto.
Non dimentichiamo che un Massone è pur sempre un uomo, un uomo di dubbio.
A chi mi chiede se ho mai avuto dei dubbi sulle scelte massoniche fatte, rispondo di sì. Per fortuna, aggiungo.
Senza dubbi non sarei stata un Massone completo. Non sarei stata me stessa.
Lo stesso Dante scriveva:
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.
Dante – Divina Commedia – I canto dell’Inferno.
Anche lui è assalito dai dubbi. Ma chi non lo è? Soprattutto ad un certo punto della propria vita, soprattutto se si è intrapreso un cammino iniziatico così complesso come quello massonico.
Essere un Massone può essere cosa buona e giusta, ma significa prendere coscienza, man mano che si prosegue il viaggio iniziatico, che si attraverseranno degli stadi fondamentali della propria evoluzione umana.
Mi si potrebbe contestare questa affermazione, perché anche semplicemente vivere non è poi così semplice.
Ma gli stati d’animo del Massone sono diversi, intensi, e lasciano di sicuro sempre un segno profondo dentro di esso, si passa dall’oscurità della mente, dove tutto ci appare confuso e avvolto dalle tenebre, si fa fatica a comprendere quello che sta succedendo dentro di sé.
L’unica certezza che si ha è quella di continuare a ‘camminare’, a lavorare su noi stessi; in questo modo si arriva alla correzione dell’errore, c’è la presa di coscienza.
Le tenebre si fanno meno buie. Ci si comincia ad orientare nella penombra, quasi come se gli occhi si fossero abituati a quella luce così fioca. Non siamo guidati solo dalla luce, ma anche dall’amore.
Attraverso tutte queste esperienze il Massone si avvia sempre più alla luce, alla verità.
Il cammino introspettivo non potrebbe accadere se non ci fosse, anche solo per un periodo, la guida di un altro Massone, di un Maestro per l’esattezza, a cui poi subentrerà la guida luminosa dell’Amore, che solo può condurre alla visione dell’Assoluto.
Il Massone, nel corso della sua esistenza terrena, non è che un pellegrino: un uomo che deve affrontare dei viaggi ideali ed esoterici, percorrendo le vie del Sapere, acquisendo, così, quell’esperienza vissuta e sofferta che altro non è che la Vita.
Durante il suo cammino sarà solo, con la forza delle proprie esperienze, ma accompagnato sempre dalla guida di un Maestro, pronto a tendergli la mano, a fargli un po’ di luce, dietro di lui, nell’ombra, a far sentire la sua presenza, anche solo con una parola o con uno sguardo.
D’altro canto, se non si viaggiasse da soli non si potrebbero esprimere le proprie sensazioni, perché potrebbero confondersi con quelle degli altri.
Le esperienze sono sempre personali, isolate dal mondo esterno, perché anche se si è confusi nelle moltitudini, ciascuno di noi vive le proprie nel segreto del proprio Io e, difficilmente, sarà in grado di trasmetterle ad altri, attraverso la parola.
Ogni individuo matura in se stesso ed apprende dal mondo esterno per crescere e maturare.
Il “Conosci te stesso”, era il dettame dei tempi antichi e tale rimane, ancora oggi, e tale resterà anche in futuro.
A questo punto potrebbero insinuarsi nel Massone Pellegrino dei Dubbi: ho fatto bene ad intraprendere questo percorso? Sono pronto per affrontare questo profondo cambiamento? Ne sarò capace?
Gli impavidi continueranno il viaggio, attraversando una via stretta ed impervia, ma che li condurrà a vedere la Luce come un blando chiarore.
Quello spiraglio di Luce ci darà fiducia e ci ricaricherà, permettendoci di continuare a camminare con meno angoscia; rasserenando l’animo e rendendolo meno tormentato.
Si acquisteranno, in tal modo, maggiore consapevolezza e sicurezza: si comincerà a far tesoro di tutta l’esperienza fatta per concretizzare la speranza di un futuro migliore.
Arrivati a questo punto del ‘percorso’, si dovrebbe aver ber inteso che avere dubbi significa che siamo vivi, coscienti e pronti a fugarli per arrivare alla Libertà.
La saggezza acquisita durante tutto questo lungo peregrinare ci permette di avere una consapevolezza tale da farci ben comprendere l’importanza dei Dubbi. Il Dubbio è Libertà.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza.
Dante – Divina Commedia – XXVI canto dell’Inferno, v. 119.
Autore Rosmunda Cristiano
Mi chiamo Rosmunda. Vivo la Vita con Passione. Ho un difetto: sono un Libero Pensatore. Ho un pregio: sono un Libero Pensatore.