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Hortus Conclusus, inaugurato giardino San Giuseppe dei Nudi

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Hortus Conclusus


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La cerimonia alla presenza del Presidente De Luca e di autorità cittadine

Giovedì 15 luglio, ore 18:30, presso il Complesso monumentale interno del Real Monte ed Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera di Vestire i Nudi in Napoli, via Mancinelli n.14, alla presenza del Presidente della Regione, On. Vincenzo De Luca, il Presidente Ugo de Flaviis ha inaugurato il giardino Hortus Conclusus.

Un segnale fortissimo di rinascita in un periodo così particolare come quello che stiamo attraversando, un piccolo segno di speranza che testimonia come perseveranza e costanza portino sempre frutti importanti.

D’altronde la famiglia de Flaviis, legata all’istituzione da circa 200 anni, ha sempre lavorato con amore e dedizione per la fondazione; la ristrutturazione e l’apertura dell’oratorio, chiuso da decenni, ed oggi intitolato ad Aldo de Flaviis, che per circa 30 anni ha retto la carica di Sovrintendente, ne sono la prova. Così come la valorizzazione del ricco patrimonio artistico – culturale che possiede, tra cui spiccano il Bastone di San Giuseppe, recentemente benedetto in Vaticano dal Papa, la Stauroteca ed il “Sacro Legno”.

L’ingresso al Complesso monumentale è avvenuto tramite la splendida chiesa, da cui si ha accesso diretto al giardino. In qualità di padrone di casa de Flaviis si è preoccupato di accompagnare personalmente De Luca nella visita all’area museale, che vanta una pinacoteca importantissima, oltre a sculture, oggetti di arte sacra e antiche reliquie e nella chiesa dove, alzando gli occhi verso la cupola malridotta, ha sottolineato la necessità di un finanziamento per il restauro. Il Governatore, sorridendo, ha assicurato il pieno appoggio della Regione.

Ci si è spostati quindi in giardino, dove de Flaviis, dopo i ringraziamenti di rito non solo ai presenti, ma a tutti coloro che a vario titolo hanno permesso di recuperare e riscrivere l’area verde, ha ceduto la parola al progettista.

L’Architetto Vargas, dopo un’introduzione storica ed architettonica, ha spiegato che il disegno dell’impianto appare come una sorta di riscrittura che ha lo scopo di esaltare i segni della storia a cui appartiene. Un basolato che si innesta in una sorta di piazzetta pavimentata in tufo e ruotata rispetto alla vasca centrale, riprende i tracciati ormai inesistenti dei quattro parterre del progetto originario di Domenico Rispoli Moncada, unica fonte riconosciuta di attribuzione storica.

L’intervento della massima carica della Giunta regionale è stato particolarmente significativo: le istituzioni sostengono e promuovono quegli Enti che hanno a cuore la comunità e che, con azioni concrete, aiutano il territorio in vere azioni di beneficenza, carità e solidarietà. Non dimentichiamo che l’Arciconfraternita, che ha quasi 300 anni, è uno degli esempi più fulgidi di stato sociale affermato al di fuori della chiesa, riuscendo a sopravvivere trasformandosi in fondazione.

Il giardino interno, realizzato di concerto con la Soprintendenza dei Beni Culturali, nel cuore del centro storico cittadino, sottolinea il suo forte legame con la tradizione e con i valori stessi che l’Arciconfraternita persegue fin dalla sua costituzione, data la sua ubicazione.

Un luogo di suggestione e contemplazione nel cuore del centro storico cittadino. Il terreno, destinato dal secolo XVI a frutteto, prima con gli Agostiniani del Convento di Santa Maria dell’Oliva e dal Duca della Chiusa Don Domenico Carafa, fu ceduto alla confraternita nel 1743, e solo a fine Settecento l’area iniziò quella riconversione che l’ha portata poi al completo ripristino dell’Hortus inaugurato ieri, dopo un decadimento di circa due secoli.

Ottanta i selezionatissimi ospiti che hanno ricevuto un invito strettamente personale, dato il rigido protocollo anti-Covid vigente, tra cui esponenti dell’autorità locale e di istituzioni presenti sul territorio, Fratelli e Sorelle dell’Arciconfraternita e rappresentanti della Delegazione Napoli Campania del Sacro Ordine Militare di San Giorgio, essendo la Chiesa Cappella Magistrale della Sacra Milizia, tra cui il Delegato il Cavaliere di Giustizia Nob. Manuel de Goyzueta dei Marchesi di Toverena e Trentenara, il Segretario Generale l’Ing. Gionata Barbieri, Cavaliere di Merito P.A., le Dame di Merito la Prof.ssa Almerinda Di Benedetto, che ha curato il volume Il Real Monte e Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera di Vestire i Nudi, La carità tra fede, arte e storia (1740 -1890), e la Dott.ssa Francesca Di Benedetto. Lo stesso de Flaviis e il Segretario Generale del Real Monte giuseppino, l’Avv. Vittorio Brun, sono, tra l’altro, Cavalieri dell’Ordine.

Un piccolo brindisi, accompagnato da un sobrio buffet, ha sugellato l’inaugurazione di quello che, a tutti gli effetti, è un piccolo polmone verde nel cuore del centro storico cittadino dal valore simbolico inestimabile per l’intera collettività.

Progetto: Davide Vargas
Light designer: Filippo Cannata
Scultura: Riccardo Dalisi
Sediolina Carlo Cuomo
Archeologo: Diego Buonomo

Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.