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Guarimba chiude con un successo di presenze

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Tony Osso e Lavinia Durantini



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Un migliaio di persone all’ultima serata di proiezione

Il programma del  13 agosto del Guarimba International Film Festival comincia presto, anche se qualche minuto oltre le previste ore 18.00. La cornice è quella del Bar Kumanà sul lungomare di Amantea (CS). Si attende la presenza del regista italo-americano Tony Osso, autore di una serie di cortometraggi sull’amore nelle coppie LGBT.

Giulio Vita
Giulio Vita
Mariarosaria Petrasso
Mariarosaria Petrasso

Presenti anche Mariarosaria Petrasso, addetto stampa del Calabria Pride e tesoriere di Eos Arcigay Cosenza e Lavinia Durantini, presidentessa di Eos Arcigay Cosenza.

L’atmosfera è rilassata, serena e il ritardo scivola via piacevolmente tra una chiacchierata e qualcosa di fresco da bere.

Sebbene si tratti di un momento ‘ufficiale’ l’incontro assume ben presto il tono di una conversazione amichevole; siamo tutti a nostro agio.

L’attività documentaristica di Osso, la recente organizzazione del gay pride a Reggio Calabria, la difficoltà di vivere in modo libero una sessualità non compresa in un meridione italiano ancora troppo legato a rigidi modelli di genere, il riconoscimento dei diritti; la discussione si snoda in modo sempre più informale.

Solo due le note stonate.

La prima è una colpevole assenza delle autorità locali, sebbene invitate; incomprensibile, stridente, preoccupante vuoto. L’indifferenza di una ‘classe dirigente’ di fronte a tematiche fondamentali come la cultura o il disagio sociale è imbarazzante. Quale inderogabile impegno avrà impedito una seppure simbolica presenza lo ignoriamo.

La seconda è la confusione del lungomare amanteano; auto i cui altoparlanti strillano ripetitive propagande di questo o di quel locale o rumorosi inviti ad uno dei tanti eventi estivi; cominciano ad ‘urlare’ anche le casse di lidi e locali. Siamo costretti a ricorrere quasi al labiale per intendere quello che ci stiamo dicendo, nonostante la disposizione a stretto cerchio.

Decidiamo di spostarci al Parco Comunale la Grotta, location delle proiezioni, dove assisteremo in anteprima europea ai cortometraggi di Osso. La tranquillità è ben diversa, ci sciogliamo definitivamente, uno spettatore inconsapevole potrebbe anche scambiarci per amici che prendono il fresco in villa, se non fosse per gli argomenti impegnati. Ci fermiamo solo perché ormai è tardi, il tempo di mettere qualcosa sotto i denti e le attività del festival devono riprendere per cortometraggi della sezione Fiction.

Ma il clou della serata è sicuramente la presenza di Tony Osso che presenta i documentari del suo Progetto Devozione. Le sedie tutte occupate, gente in piedi o seduta sulle panchine. Quante persone? Mille? Più di mille? A prescindere dalla precisione dei numeri il successo è inequivocabile.

La gente è incollata con lo sguardo allo schermo, quasi ipnotizzata, emozionata, si scuote alla fine di ogni corto per applausi scroscianti. Tony racconta storie di amori veri, intensi; spesso si parla di anime gemelle. I sentimenti legano le anime, oltre le vite e le convenzioni sociali. Restiamo ammirati da storie che sono sì diverse ma per l’intensità, per la totalità con la quale sono vissute, per la reciproca dedizione. E non conta nemmeno da quanto durino; da pochi anni o da decenni. Le anime non hanno tempo, non hanno sesso.

I documentari sono su youtube con sottotitoli in italiano. Li consigliamo ai nostri lettori.

Poche le domande dopo la proiezione. Mezzanotte è passata e le immagini hanno già detto tutto; non servono altre parole.

 

Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.