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Greta e non solo: quando l’Asperger diventa un superpotere

Greta Thunberg


In occasione della Giornata Mondiale dedicata a questa sindrome, Top Doctors® traccia un elenco delle personalità geniali che, nel corso della storia, ne sarebbero state affette, spiegando perché spesso questo disturbo si può trasformare in una “marcia in più”

Riceviamo e pubblichiamo.

Cade il 18 febbraio, in onore del compleanno di Hans Asperger, il pediatra austriaco che per primo ne descrisse alcune caratteristiche, la Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger: una ricorrenza istituita per sensibilizzare la popolazione e promuovere la conoscenza di questo disturbo pervasivo dello sviluppo, annoverato all’interno dello spettro autistico e spesso definito come “ad alto funzionamento”, poiché non comporta disabilità intellettive e problemi nel linguaggio.

Il disturbo si manifesta infatti prevalentemente attraverso una serie di difficoltà legate
all’interazione sociale, alla sfera affettiva e motivazionale e all’area sensoriale e percettiva; a differenza di altri disturbi dello spettro autistico, i soggetti che ne sono affetti hanno, però, un profilo cognitivo e un’abilità di apprendimento nella media, e in alcuni casi superiore.

Nell’ultimo periodo, a rendere nota ai più la sindrome, ha contribuito la figura di Greta Thunberg, la diciassettenne attivista svedese ideatrice dei Fridays for Future: come ha dichiarato lei stessa, l’Asperger, di cui è affetta, rappresenta un “superpotere”, che ha animato ulteriormente il suo impegno a favore della causa ambientalista. Ma non è l’unica: Top Doctors®, la piattaforma online che seleziona e mette a disposizione degli utenti un panel formato dai migliori medici specialisti di tutto il mondo, ha individuato una serie di personalità d’eccezione che, in epoche e campi differenti hanno espresso tutta la loro genialità, forse, anche grazie a questo disturbo: spesso, infatti, le persone con l’Asperger sviluppano precisi interessi particolari e sono in grado di raggiungere la massima specializzazione negli argomenti prescelti.

Andando in ordine cronologico, Michelangelo Buonarroti è stato diagnosticato a posteriori come Asperger: l’artista che ha regalato all’umanità gli affreschi della Cappella Sistina aveva uno stile di vita insolito e una dedizione ossessiva, quasi fanatica, al proprio lavoro. Lo stesso vale per Mozart: il precocissimo genio musicale, quando componeva si estraniava completamente dalla realtà e, in generale, faticava a stabilire una normale interazione con le persone. Non solo artisti, gli esperti hanno riscontrato diversi gradi di Asperger anche in alcuni dei più eccellenti uomini di scienza come Isaac Newton, che spesso dimenticava di dormire o mangiare, Charles Darwin, ossessionato dalle sue collezioni naturalistiche, Albert Einstein, che da bambino era molto solitario e ripeteva in maniera ossessiva le stesse frasi.

Tra gli imprenditori che hanno segnato la storia sono stati più volti citati come Asperger Henry Ford e, spostandoci verso i giorni nostri, il papà di Apple Steve Jobs. Infine, la scrittrice italiana Susanna Tamaro: l’autrice di ‘Va’ dove ti porta il cuore’ ha infatti recentemente annunciato il ritiro dalla vita pubblica proprio per la difficoltà di gestire, con l’avanzare degli anni, gli aspetti negativi del proprio Asperger.

Commenta il Prof. Francesco Cardona, neuropsichiatra di Top Doctors®:

Tra le principali problematiche causate dalla Sindrome di Asperger ritroviamo la difficoltà a gestire le relazioni e le interazioni con gli altri, la peculiarità del comportamento sociale e dello stile di conversazione, l’attrazione verso interessi particolari ed assorbenti, la compromissione nell’espressione e nel riconoscimento delle emozioni e delle espressioni facciali.

D’altro canto, altre caratteristiche, quali l’alto profilo cognitivo, la capacità di vedere le cose in modo creativo e peculiare, la grande capacità in alcuni specifici ambiti lavorativi, sembrano costituire punti di forza e conferire una “marcia in più”.

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