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Grant Green: Il maestro della chitarra jazz

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Questa volta vi porto nei meandri infiniti del jazz, con uno dei piu influenti chitarristi di questo meraviglioso genere musicale. Vi presento Grant Green, un chitarrista impeccabile tecnicamente, uno stile immediatamente riconoscibile grazie ad un sapiente uso dei toni medi, ricchi e caldi, maestro unico nella capacità di saper giocare con le dinamiche del blues.
A secondo delle dinamiche del brano Grant Green sapeva produrre delle melodie rilassanti o incisivi riff blues, poteva mettere giù un groove funky, o toccare note piene di sentimento.

In una sua intervista sul suo modo di suonare Grant Green affermò: “Io non ascolto molto i chitarristi, solo strumenti a fiato. Ero solito stare tutta la notte a copiare i solo di Charlie Parker, nota per nota”, difatti Grant con la chitarra nei suoi solo faceva quasi uso esclusivo delle linee di note singole quasi come se suonasse uno strumento a fiato, a differenza ad esempio di Kenny Burrell che contrapponeva uno stile ad accordi.

La maggior parte delle registrazioni di Grant Green sono state con la Blue Note, ha partecipato sia come leader o come sideman con i più grandi artisti del jazz: Hank Mobley, Herbie Hancock, Billy Higgins, Sonny Clark, sono solo alcuni dei nomi al quale ne ha preso parte. In quel periodo le classiche session della Blue Note prevedevano fiati e sezione ritmica, nessun chitarrista era consentito. Grant Green e Kenny Burrell sono stati gli unici chitarristi a carpire il sound Blue Note.

Concludendo questa finestra nel mondo jazz, vi consiglio caldamente di ascoltare due album di Grant Green, il primo si intitola Idle Moments veramente un album da ascoltare in tutte le sue note, vi trasporterà lentamente nel mondo jazz ed infine come secondo album vi suggerisco Green Street, dal quale si puo ascoltare tutto il suo estro ed inconfondibile stile.

 

Villani Antonio

 

 

Autore Antonio Villani

Nato con la musica da quando ero praticamente in fasce. Ringrazio infinitamente mio padre per quando ogni domenica "caricava" un LP di jazz, rythm and blues, swing, ed il mio orecchio incuriosito ascoltava quelle mille note e ritmi che si intersecavano tra loro. Non posso inoltre non menzionare il mio primo strumento musicale, regalatomi nel 1989, la splendida Yamaha PSS-390, mia vera delizia, al quale con i suoi sample e con il suo spettacolare equalizer mi divertivo spassionatamente a riprodurre un sacco di campionamenti e a mio modo... comporre diverse melodie e divertendomi come un matto a 5,6 anni, rompendo i timpani a mia madre. Beh che dire, la mia vena musicale ha avuto inizio e si è poi maturata verso il genere rock, da sempre la mia essenza, al quale faccio riferimento, con la sua forma base quale il blues-rock fino a poi ramificarsi in tutti i suoi sottogeneri, non solo blues. Ho sempre avuto un grande orecchio ed una passione innata, nell'ascoltare attentamente ogni sfumatura di un brano o di un album e cerco di poter offrire questa mia esperienza modellata su ormai infinite ore di ascolto di infiniti album, fino ad arrivare a forme di massima sperimentazione musicale, con l'obiettivo e la speranza di potervi consigliare qualsiasi disco nella maniera piu professionale possibile.