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Grande successo per la cantata scenica ‘Orfeo in Arcadia’

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'Orfeo in Arcadia'


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Trionfo in musica della figura di Orfeo a Villa Bruno a San Giorgio a Cremano (NA)

Domenica 22 settembre, ore 20:30, presso le “Fonderie Righetti” di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano (NA), si è tenuta la Cantata Scenica in prima esecuzione moderna di ‘Orfeo in Arcadia’.

Nonostante il maltempo, che ha reso necessario un cambio di location rispetto all’iniziale Villa Vannucchi, numerosa la partecipazione di un pubblico che ha seguito la rappresentazione con grande interesse e partecipazione emotiva.

Il mito di Orfeo nelle musiche di G. B. Pergolesi, Alessandro Scarlatti e G. F. Händel, ha ispirato la Cantata Scenica ‘Orfeo in Arcadia’ i cui protagonisti, Orfeo, Euridice, Clori, Fileno e Amore, sono stati rappresentati con i loro “doppi alter ego” danzanti, sulla musicalità delle arie interpretate dai cantanti al di fuori della scena del palco.

L’Associazione Culturale, Maria Malibran, ha incontrato la sensibile intelligenza dell’Amministrazione del Comune di San Giorgio a Cremano per realizzare questo evento culturale di altissimo pregio e dai molti raffinati riferimenti alla cultura e alla storia del territorio.

Ispirandosi al dipinto raffigurante Orfeo, realizzato da Luca Giordano, “Il Pittore” per i sangiorgesi, Dario Ascoli, noto esponente dell’Associazione Nazionale dei Critici Musicali, e direttore d’orchestra, ha realizzato la Cantata Scenica su musiche di G. B. Pergolesi, A. Scarlatti e G. F. Händel.

Una prima esecuzione si era tenuta già il 18 settembre scorso presso il Duomo di Salerno, come prologo della stagione concertistica del Teatro Verdi, Ensemble Barocco ‘Luigi Vanvitelli’, direzione artistica del Maestro Daniel Oren, coadiuvato dal Maestro Antonio Marzullo.
La Società SCABEC ha inserito i due concerti nella propria programmazione di diffusione culturale.

L’amore per la figura e l’opera di Luca Giordano e lo stretto collegamento con un altro grande artista che ha soggiornato a San Giorgio a Cremano, Gaspar van Wittel, entrambi aderenti all’Arcadia Partenopea, hanno suggerito al revisore della partitura e ai coreografi, Massimiliano Scardacchi e Francesca Mottola, di disegnare i movimenti scenici proprio nei luoghi vesuviani che, nei secoli, hanno ospitato illustri artisti e architetti.

Per la prima volta la voce bianca di Andrea Ambrosino ha interpretato Amore; il soprano Rosita Rendina era invece Orfeo, il mezzosoprano Raffaella Ambrosino era Clori, il basso Nicola Ciancio era Fileno, Mimmo Russo era la voce recitante. Le danze sono state eseguite dagli allievi del Liceo Coreutico Alfano di Salerno. Direttore e maestro concertatore è stato lo stesso Dario Ascoli.

L’evento è stato preceduto dalla conferenza ‘In viaggio con Orfeo verso l’Arcadia’, introdotta dal moderatore prof. Lorenzo Fiorito.

Il docente ha ricordato il mito di Orfeo ed Euridice, definendolo:

La base della cultura operistica, a livello mondiale. Il mito, celebrato nel Seicento italiano, proviene dalle ‘Metamorfosi di Ovidio’, un semidio che perde la sua donna, perché avvelenata dal morso di un serpente e che affronta gli dei degli inferi, scendendo nell’Ade per riportare indietro la sua amata. Ottiene il permesso di portarla con sé a condizione di non voltarsi mai indietro a guardarla.

In questa rilettura delle tre cantate del primo Settecento, ci sono delle successioni che riportano a delle evidenti relazioni con le iniziazioni del rito massonico, dove bisogna fare alcuni passaggi, dal buio, bendati, per essere poi riportati alla luce. In questo epilogo non c’è la morte di Orfeo, mentre in altri compositori è presente.

La scelta del maestro Ascoli è stata quello di fare “un pastiche”, che si usava fare nel Settecento, cioè mettere insieme pezzi di alcune opere e di cantate.

La parola è passata poi al direttore Dario Ascoli che, dopo aver ringraziato i presenti e i coreografi Scardacchi e Mottola, e la compagnia del ballo della scuola di Salerno, ha spiegato la sua scelta di rappresentare le tre cantate con tre autori diversi, distinguendo ogni musicista con un personaggio che lo rappresentasse:

Orfeo parla con la musica di Pergolesi; Clori, la messaggera, canta con la musica di A. Scarlatti, che sarà quella che annuncerà la morte di Euridice e innesterà un suo dolore personale, dall’abbandono del suo amato con la perdita dell’amata di Orfeo. Fileno canta con la musica di Händel; ognuno dei tre rappresenta cum amore interrotto.

Ha proseguito fornendo informazioni sulla nascita dell’Accademia dell’Arcadia:

Nel 1703 venne fondata a Napoli la Colonia Sebica dell’Arcadia, in nome del mitologico fiume Sebeto, alter ego, rivale o consorte, a seconda delle prospettive, della sirena Partenope. La fondazione di questa accademia vide la partecipazione, oltre a musicisti quali Scarlatti, Pergolesi ed Händel, anche di artisti tra cui Gaspar van Wittel, conosciuto in Italia come Gaspare Vanvitelli, autore della Reggia di Caserta, e Luca Giordano, “il pittore”, che lasciò traccia di sé e della sua arte a San Giorgio a Cremano, con la chiesetta ex-voto alla Madonna del Monte Carmelo e una masseria.

Rilevante nel corso dell’ideazione della Cantata è stato il rapporto dell’Accademia Arcadia con la massoneria, che a Napoli ebbe numerose iniziazioni, favorite dall’entrante potere vicereale austriaco. In quei trent’anni di potere austriaco, Napoli subì varie trasformazioni sia dal punto di vista architettonico che ingegneristico; si affermò l’alta scuola di costruttori di porti e strade che ebbero un’assonanza con le logge massoniche che incentivarono queste trasformazioni e diedero vita ad opere di vita sociali, come le reti fognarie, o dando lustro al Teatro San Bartolomeo, finanziando la cappella di Acireale e varie altre opere.

Il Maestro Ascoli si è, infine, soffermato sull’idea di

riunire in un’unica cantata i tre capolavori dei tre massimi compositori del tempo, alternando i tre musicisti e intersecando le rispettive narrazioni, al contempo interpretate dai ragazzi della scuola di danza.

Infine, l’Assessore alla cultura, Pietro De Martino, ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale e del Sindaco Giorgio Zinno.

La serata è proseguita con l’esibizione dei solisti, accompagnati dall’Ensemble diretto da Dario Ascoli e costituito da Enrico Prizzi, Giuseppe Guida, Lorenzo Marquez, violini, Emma Amarillo Ascoli, viola, Nazarena Ottaviano, violoncello, Maylin Federico, contrabbasso, Angela Picco, clavicembalo.

Lo spettacolo ha riscosso grande successo nel pubblico presente, affascinato dalla bravura del corpo di danza, dalle splendide ed emozionanti voci dei cantanti, dall’incisiva voce recitante dell’attore Mimmo Russo e dalla magistrale esecuzione musicale.

La rappresentazione del piccolo Andrea Ambrosino, che ha cantato e danzato, ha suscitato un grande e meritato applauso.

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Autore Maria Filomena Cirillo

Maria Filomena Cirillo, nata a San Paolo del Brasile, vive in provincia di Napoli, dopo aver abitato per anni sul lago di Como. Il suo cammino spirituale è caratterizzato dalla ricerca continua dell'essenza di ciò che si è, attraverso lo studio della filosofia vedantica, le discipline orientali di meditazione e l'incontro con i Maestri che hanno "iniziato" il suo percorso. Tra Materia e Spirito. Giornalista pubblicista, laureata in Scienze Olistiche, Master Reiki, Consulente PNF, tecniche meditative e studi di discipline orientali. Conduttrice di training autogeno e studi di autostima e ricerca interiore. Aromaterapista ed esperta di massaggio aromaterapico.