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‘Gli amici se ne vanno’ al Teatro Il Siparietto

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In scena a San Giorgio a Cremano sabato 30

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa di Hermes Comunicazione.

Sabato 30 gennaio, ore 21:00, presso il Teatro Il Siparietto, Via Tufarelli, San Giorgio a Cremano, Suoni&Scene presenta Massimo Masiello in ‘Gli amici se ne vanno – Le note ineguali di Umberto Bindi’, di Gianmarco Cesario e Antonio Mocciola.

Elaborazioni musicali Letti Sfatti, scene Francesco Esposito, disegno luci Megaride, foto di scena Fiorella Passante, assistente alla regia Gingy Comune, regia Massimo Masiello.

Note degli autori

Capostipite della canzone d’autore, appartenente alla cosiddetta “scuola genovese”, Umberto Bindi all’alba dei “favolosi” anni ’60 aveva già firmato numerosi successi (‘Il nostro concerto’, ‘Arrivederci’), ma, pur essendo solo all’inizio di una sfolgorante e promettente carriera, ecco che improvvisamente qualcosa si inceppa nei meccanismi dello star system nostrano; la televisione gli sbarra le porte, la sua persona non è più gradita, colpevole la sua omosessualità mai rinnegata, la sua vita privata troppo fuori dagli schemi per un’Italia in cui il delitto d’onore era ancora quello che Germi definì ‘Divorzio all’italiana’. Purtroppo l’ostracismo durò fino alla sua morte, nei primi anni del XXI secolo, e la sua carriera non si riprese più. Attraverso le sue canzoni e la sua storia, vogliamo raccontare quest’episodio vergognoso di omofobia e razzismo, sperando che la vicenda umana ed artistica di Umberto resti solo un tragico esempio di un’Italia che non c’è più.
Gianmarco Cesario & Antonio Mocciola

Note di Regia

Da piccolo certe melodie mi emozionavano più delle altre, ma l’ingenuità e la sufficienza dell’età, non ti permettono di andare oltre la conoscenza sommaria del cantante. Col tempo cresceva la curiosità, la voglia di conoscere, di sapere; le onde della musica, di certa musica, mi prendevano sempre di più.
Chi era quell’autore capace di suscitare quei sentimenti? Cosa provava mentre si abbandonava alle sue note? Ho cominciato così ad informarmi sulla vita di ognuno di loro, i loro trascorsi; così quando Gianmarco Cesario ed Antonio Mocciola, mi hanno sottoposto questo progetto, ho subito accettato con entusiasmo. La sensibilità di Umberto Bindi è, per alcuni versi, molto vicina alla mia. Ho voluto così, ricreare le atmosfere a me più vicine, quelle dei ricordi, quelle del bianco e nero, quelle della grande musica. Un omaggio ad Umberto Bindi.
Massimo Masiello

La pièce ci ha già pienamente convinti alla prima, cui abbiamo assistito lo scorso maggio, pertanto, nel consigliarla, rinviamo alla recensione per ulteriori dettagli.