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Gli addetti ai valori: guardiani o mercanti dell’etica?

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Nell’arena tumultuosa del mercato globale, gli “addetti ai valori” si ergono come moderni paladini dell’etica, ma sono davvero custodi intransigenti di principi morali o semplici mercanti di convenienza?

Con la stessa precisione di un orologiaio svizzero, questi professionisti del valore sembrano tarare la morale al ritmo dei mercati, dove l’integrità può essere negoziata come una commodity e la responsabilità sociale d’impresa è spesso un accessorio, più che una fondamenta.

La corrosione si insinua sottile, quando il valore etico diventa un’etichetta, un marchio da apporre su prodotti e servizi per sedurre un pubblico sempre più esigente.

Ma sotto la patina luccicante delle buone intenzioni, si nasconde la domanda: è autentica virtù o mera strategia di marketing?

In un mondo dove “greenwashing” e “philanthrocapitalism” diventano termini di uso comune, gli addetti ai valori oscillano tra l’essere arbitri dell’etica e protagonisti di una rappresentazione teatrale, dove la maschera della responsabilità si indossa per il tempo di uno spettacolo.

E così, mentre le grandi corporazioni si fregiano di premi e riconoscimenti per la loro “sostenibilità”, altrove, in qualche angolo dimenticato del pianeta, la realtà racconta una storia ben diversa, fatta di sfruttamento e distruzione ambientale.

La sfida è aperta: riusciranno gli addetti ai valori a riscattare la loro figura, a dimostrare che dietro la facciata ci sono azioni concrete e non solo parole al vento?

O continueranno a navigare sulle onde incerte di un’etica flessibile, pronta a piegarsi alle esigenze del profitto?

In questo scenario, il lettore è invitato a non restare un osservatore passivo, ma a diventare un critico attento, capace di discernere tra chi difende i valori e chi li vende al miglior offerente.

Autore Raffaele Mazzei

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