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Giusto o Conveniente – Utilitaria o Navicella

Giusto o Conveniente - Utilitaria o Navicella


Pur non avendo studi in ambito medico e/o psicologico molti si appassionano a Problemi Situazionali la cui risoluzione esce dalla facile matrice del conveniente per impegnarsi nel difficile ambito del giusto.

Il Giusto ed il Conveniente sono sempre più spesso condizioni non sovrapponibili. Entrare nel merito del conflitto tra Giusto o Conveniente non è un raffinato intrattenimento, né al tempo stesso è palpare la leggerezza di un banale passatempo.

Di fatto ci pone in un Dilemma.

Il termine deriva dal greco δίλημμα -ατος, ed è composto di δι due e λῆμμα inteso come premessa. Si tratta di una argomentazione, che ci pone un’alternativa tra due ipotesi e da ciascuna delle quali deriva una conseguenza, affermativa o negativa. Risolvere un Dilemma che si vuol dimostrare, proporre una soluzione necessaria tra contrastanti ipotesi risolutive.

È per tale ragione che per comprendere ciò che sta accadendo in ambito Automotive, nella progettazione delle Automobili acquistabili dai nostri Figli, alcuni, e non pochi, hanno a che fare con la produzione di soluzioni che oscillano tra Giusto e Conveniente.

In genere con riferimento a Persona si intende per Giusto colui che osserva i principî della giustizia, che agisce ed esprime valutazioni e giudizi secondo giustizia, intesa come obiettività ed imparzialità.

Nel passato gli Uomini hanno sempre tributato ed una Entità Divina il dono della Giustizia, essendo la stessa capace di generare realtà giuste. Essa possedeva la Bilancia.

E da lì che ciò che è giusto è qualcosa che di fatto aderisce ad un diritto naturale e positivo per ed all’Uomo stesso, tanto da esser un Valore.

Possiamo dire che per Conveniente intendiamo un risultato che è perfettamente rispondente a delle esigenze, o ad uno scopo; come anche un comportamento appropriato e/o opportuno rispetto ad un contesto reale. Ciò implica un criterio di conformità, di proporzione ed adeguatezza rispetto anche ad un misura. Ciò che è Conveniente genera il convergere, il convenire all’opportunità. E, consequenzialmente, lo stabilire un comune accordo.

Ecco che Conveniente non ha una forma personale come Giusto. Tuttavia, incede verso l’accezione negativa dell’Opportunista. Colui che incede ad un comportamento, in vari ambiti della vita privata o pubblica, o nell’azione, che convenientemente rinuncia a principî o ideali, fino a scendere spregiudicatamente a compromessi per tornaconto o comunque per trarre vantaggi.

La Convergenza, come la distanza, tra Giusto e Conveniente è, spesso, il risultato della Legge Morale che ognuno di noi ha in sé.

E possiamo ricordarlo con le parole di Immanuel Kant in Critica della Ragion Pratica:

due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esso: il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me. […]

io mi riconosco in una connessione non […] accidentale ma come universale e necessaria. […]

eleva infinitamente il mio valore di una intelligenza, mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita indipendente dall’animalità ed anche dall’intero mondo sensibile […]

non è ristretta alle convinzioni e ai limiti di questa vita ma si estende all’infinito.

Quando perdiamo la capacità di soppesare i due piatti della Bilancia scatta il Dilemma.

Al tempo stesso riconosciamo di esser con, e quindi avere, un Dilemma quando non siamo grado di cogliere, lì per lì, la via di uscita.

Autore Alfredo Marinelli

Alfredo Marinelli è Professore di Oncologia presso l’Università Federico II di Napoli, nonché docente e componente del board scientifico dell’Istituto di Psicologia Umanistica Esistenziale “Luigi De Marchi” di Roma. Oltre che di pubblicazioni scientifiche è coautore di testi universitari per Mcgrow Hill et al. È componente del Grande Oriente d’Italia – Massoneria Universale. Profilo ed attività presenti su www.Linkedin.com

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