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Giuseppe Bucci: il regista che da Napoli arriva in Brasile

Giuseppe Bucci


Alla produzione del regista napoletano Giuseppe Bucci, dedicata un’importante retrospettiva al Festival de Gênero & Sexualidade no Cinema a Rio de Janeiro

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa di Hermes Comunicazione.

È napoletano, Giuseppe Bucci, il regista invitato in Brasile per una retrospettiva sul cinema cortometraggio italiano a tematica LGBT a lui dedicata dal Rio Festival de Gênero & Sexualidade no Cinema.
Giuseppe Bucci è da anni attivo nella battaglia per i diritti LGBT con una serie di cortometraggi che hanno girato il mondo ma anche spot per il Pride di Napoli, per l’Europride Contest o di lotta all’omofobia che lo hanno visto collaborare con molte associazioni tra Napoli e Roma.

A Rio sono stati scelti tre dei suoi corti più importanti e li presenterà in collaborazione con l’Istituto di Cultura Italiana a Rio.

‘Una notte ancora’, 2012, storia della fine di un amore tra un giovane ragazzo e un uomo con troppi rimpianti, si impose a New York con una menzione speciale al Downtown e la tripla nomination, film, regia, Ivan Bacchi, al NYC international Film Festival centrando poi selezioni prestigiosissime in Festival LGBT come il BFI London del 2013 e molti Festival USA, QFilm Philadelphia, Three Dollar Bill Seattle, Out in the desert Tucson, North Carolina/Durham, in Canada, Image & Nation Montreal e InsideOut Toronto, e in giro per il mondo, Barcelona, RozeFilmDagen Amsterdam, Outview Athens, Melbourne Queer, IndPanda Hong Kong, Kashish Dubai e al Movie Market di Clermont Ferrand.

‘Una notte ancora’

In Italia, premio Ivan Bacchi a ‘La corte della formica, Napoli’, official selection Mix Milano, Corti and Cigarettes, Roma, Napoli Film festival, Mestre film Festival, Florence Queer Festival, Giffoni Film Festival, vinse il Festival Omovies di Napoli, migliore corto, regia, attore.

Fu proprio l’organizzazione del Festival Omovies a produrgli il suo nuovo corto, utilizzato per promuovere il Napoli Pride del 2013 ‘Luigi e Vincenzo’, 2013, con Francesco Paolantoni e Patrizio Rispo che ottenne un enorme successo in occasione del lancio del Pride e vinse numerosi premi in Italia, ShorTS Il Piccolo Award Maremetraggio Trieste, Corto Imola Festival, Florence Queer Festival, Premio cinematografico Palena, miglior soggetto ‘Sorridendo’ Cinecittà Roma, 2°Audience Award Gender Docufilm Roma, Premio CGIL Campania, migliori attori al Social World Film Festival Vico Equense, Medicinema Cinema e psicanalisi Napoli e Pompei Cinema Festival, con una proiezione evento fuori concorso al Torino LGBT Film Festival, da Sodoma a Hollywood.

‘Luigi e Vincenzo’

In giro per il mondo vinse al ’10 grands moments de solitude’ di Parigi centrando poi le Official Selection dei più importanti Festival LGBT del mondo, NewFest New York, OutFest Los Angeles, Frameline San Francisco, Miami, Out Twin Cities Minneapolis, InsideOut Toront, Image+Nation Montrèal, Roze Film Dagen Amsterdam, Cherìes Cherì Parigi, Barcelona, Mix Copenaghen, Ze Festival Nizza/Marsiglia, Metzipatra Praga, Kashish Mumbai, Taiwan, Seattle, tanto da venir proiettato a Oslo in Norvegia in occasione dell’ Europride 2014.

Ma il corto si impose anche in Festival non LGBT come, FEC – European Short Film Festival, Très Court International Film Festival Paris, RIFF Roma Indipendent Film Festival e il Napoli Film Festival.

Seguono una serie di piccoli spot, le pillole ‘Mau & Gio’ che hanno raccontato l’evoluzione della legge sulle unioni civili in Italia con la partecipazione di Rosaria De Cicco e Mauro De Simone.

Nel 2016 gira ‘Misteriosofica fine di una discesa agli inferi’ delicato omaggio allo spettacolo teatrale ‘Scannasurice’ dell’autore Enzo Moscato, messo in scena da Carlo Cerciello con una strepitosa Imma Villa, premiata a Napoli dai Festival Omovies e Cultural Classic.

In anteprima mondiale al Torino LGBT Film Festival e in anteprima Internazionale al Wicked Queer di Boston nel 2017 il corto è già stato, tra l’altro, alla sezione Market del Festival di Cannes e in corsa per i Globi d’oro della stampa estera in Italia.

‘Misteriosofica fine di una discesa agli inferi’
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