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Giunta toscana investe 720 mila euro sull’arte contemporanea

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Monica Barni


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Barni: ‘Un anno dedicato all’arte contemporanea’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Il 2020 sarà l’anno del contemporaneo. La Regione Toscana ha deciso di dedicargli uno specifico programma.

Spiega la Vicepresidente ed Assessore alla cultura, Monica Barni:

Sarà l’occasione per fare il punto su tutte le linee di intervento messe in atto.

Intanto la Giunta regionale ha stanziato 720 mila euro. Centomila serviranno proprio per organizzare il festival, dove si farà il punto su tutte le politiche messe in atto negli ultimi anni, promosso dal Centro Pecci di Prato a cui spetta il coordinamento del sistema regionale per l’arte contemporanea.

Altri 530 mila euro saranno utilizzati invece per finanziare il bando ‘Toscanaincontemporanea2020’ di prossima pubblicazione, rivolto a soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro che operano in Toscana.

Non è da ora che la Giunta regionale stanzia mezzo milione l’anno per sostenere gli attori e protagonisti del contemporaneo toscano. In passato lo stesso bando è servito a sostenere giovani talenti e istituzioni, incentivandole a creare reti.

Infine, 90 mila euro andranno sostenere progetti pilota con cui individuare innovative forme di promozione ma anche di fruizione della rete toscana di arte contemporanea.
In tutto si tratta, per l’appunto, di un pacchetto da 720 mila euro.

Sottolinea Barni:

La Regione Toscana da anni promuove e sostiene i linguaggi e le produzioni artistiche del contemporaneo attraverso diverse linee di intervento, con l’obiettivo di far emergere proposte progettuali innovative e di alto livello qualitativo, con un’attenzione forte alla creatività giovanile e al rapporto con i territori e le comunità.

Per il contemporaneo, come altri ambiti culturali in questi anni abbiamo sviluppato un sistema toscano coeso al fine di rendere le politiche culturali sempre più coerenti e soprattutto finalizzate a promuovere un’idea di cultura come partecipazione e l’accesso alla cultura come diritto di tutti i cittadini.

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