Il sindacalista: Stipendi più alti spingono professionisti a lasciare SSN
Riceviamo e pubblichiamo.
Il Segretario nazionale della UGL Salute dichiara:
L’utilizzo dei gettonisti, siano essi medici o infermieri, è una piaga che per il momento non si è riusciti a debellare.
Abbiamo in più occasioni plaudito alla volontà mostrata dal Ministro Schillaci per porre fine a questo inqualificabile mercato professionale.
Per ora però siamo a raccogliere scarsi risultati. E questa rimane una criticità assoluta del nostro SSN.
Attratti dalla possibilità di guadagni inimmaginabili come quelli offerti dalle cooperative in tanti hanno scelto di lasciare la sanità pubblica per lavorare a chiamata.
Non serve andare tanto a fondo nel ricercare i motivi: una differenza abissale tra gli emolumenti di chi ricopre il ruolo contrattualizzato dal SSN e chi invece accumulando ore da gettonista porta a casa stipendi da capogiro rispetto agli altri colleghi.
È un cortocircuito che non si è riuscito ad arrestare e che anzi continua mettendo a rischio la qualità dell’assistenza. Casi di medici chiamati a prestare servizio in reparti che nulla hanno a che vedere con la loro specializzazione sono all’ordine del giorno.
Con tutti i rischi che una tale situazione può produrre. Impegnarsi a ricercare risorse aggiuntive per dare dignità agli emolumenti dei professionisti della sanità è l’unica strada percorribile. Prima che il collasso del SSN sia irreversibile, con conseguenze devastanti per la collettività.