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‘Giovanna d’Arco’ al Teatro Vascello

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In scena dal 9 al 14 aprile a Roma

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal 9 al 14 aprile, dal martedì al sabato ore 21:00, domenica ore 18:00, presso il Teatro Vascello di Roma si concludono le repliche di ‘Giovanna d’Arco’ andata in scena per la prima volta con grande successo per tre stagioni tra il 2004 – 2008 e ripresa nella stagione 2018 – 19.

Ad assistere alla prima del teatro romano l’attrice francese Severine Cojannot, nota per il grande successo della sua Mary Tudor a Parigi, intenzionata ad interpretare Giovanna d’Arco con la messa in scena della stessa Guerritore nella capitale francese l’anno prossimo. È atteso anche l’Ambasciatore francese Cristian Masset.

Per approfondimenti sullo spettacolo ‘Giovanna d’Arco’ si rimanda all’intervista a Monica Guerritore.

Dice Monica:

A 10 anni di distanza ho deciso di riprendere lo spettacolo perché ne ho sentito in me e nel pubblico la necessità. E di nuovo sferzo il mio corpo e il mio cuore perché restituiscano ancora una volta sul palcoscenico la forza immensa del ‘coraggio’. Mentale, carnale. spirituale. Forza di cui noi tutti abbiamo bisogno.

Lo spettacolo

Giovanna d’Arco È l’essenza del coraggio, è Anima che ci parla, è Corpo che lotta contro le ingiustizie del potere… È Che Guevara, è Luther King, sono le donne e gli uomini che ascoltano la propria voce e non hanno paura.

Monica Guerritore, tornerà ad avere una corta zazzera bionda, il corpo scattante e muscolosissimo nell’armatura, di Giovanna d’Arco, spettacolo di cui è interprete, regista e autrice.

Dice l’attrice:

La sua forza trascende la sua appartenenza al genere femminile. La sua passione è universale e travalica il tempo, la sua idea di libertà è eterna.

E tornerà ad immergersi nelle videoproiezioni di Enrico Zaccheo immagini di Martin Luther King, di cronaca, il ragazzo che ferma con il suo corpo il carrarmato in piazza Tienanmen. Imago che Monica Guerritore cita come “manifesto” del suo teatro politico. La storia della pulzella d’Orléans diventa così una “risonanza emotiva”, una vocazione non solo mistica.

Rita Sala, dalle colonne de Il Messaggero recensì lo spettacolo definendolo:

Colto, anzi coltissimo. Teatro politico, civile, di poesia.

Il testo è costruito in maniera assolutamente originale con estratti dagli “Atti del processo”, i versi di Maria Luisa Spaziani, il contesto storico di Franco Cardini, brani di Nietzsche e Brecht, Plotino, Umberto Galimberti, Buddha, ClarissaPinkolaEstes, Norman O. Brown e ritratti alternativi di Giovanna reincarnati in figure che ne evocano la forza: su tutti Giordano Bruno e il suo ‘De Immenso’.

La colonna sonora comprende Craig Armstrong, i Queen, i Carmina Burana, Barber, la Petite Messe Solennelle.

I video che accompagnano tutta la rappresentazione sono a cura di Enrico Zaccheo.
Lo spettacolo è prodotto dalla Compagnia Umberto Orsini.
Progetto luci Pietro Sperduti.
Capo elettricista Marco Marcucci.
in collaborazione con Parmaconcerti.

La forza di Giovanna d’Arco non ha epoca, non nasce e non finisce, rappresenta una qualità dell’essere umano, un potere insito nell’uomo, il potere dello spirito che si alimenta nell’Anima e diventa Azione per mezzo del corpo. Non metto ‘in scena’ Giovanna d’Arco, non ci sono scenografie, non ho il saio, non ricostruisco l’epoca in cui è vissuta, non c’è pretesa di verità storica.
Io metto in scena le qualità dell’essere, il coraggio dato dal convincimento della propria vocazione, che poi è quella voce interiore che dice “…da questa parte di qua”. È la direzione in cui si decide di proseguire. È una vocazione che può cambiare il mondo.

Disse Papa Wojtyla “[…] se sarete quello che dovete essere metterete fuoco al mondo[…]”
E non intendeva violenza ma fuoco come energia, vita a servizio della propria Fede. Dio è in ogni cosa e ispira ogni azione. La percezione di Dio in noi, l’accorgersi della sua presenza è connaturato in ogni essere umano. È la sua rivelazione, la sua affermazione nella nostra vita di tutti i giorni che ha bisogno del coraggio.

Coraggio di opporsi al potere, all’ingiustizia, ai soprusi, alle mistificazioni, alla banalizzazione della vita umana. Coraggio di porsi all’ascolto invece di quello che c’è, che permea e penetra ogni spazio dentro di noi, ma non si vede, non si tocca non si monetizza. La tristezza della nostra epoca non è nella mancanza di Dio, ma dalla mancanza della Forza di rivelare Dio. Giovanna l’ha avuta e ha detto: Dio è in me, mi parla e io lo ascolto.
L’hanno fatta morire ma ha dato vita a noi e alla consapevolezza del divino che è in noi. Dopo di lei tutto è cambiato. Lentamente ma è cambiato.

Info:
06-5898031 – 06-5881021
promozione@eatrovascello.itpromozioneteatrovascello@gmail.com
Stagione 2018 – 2019 Teatro – Danza – Musica e Vascello dei piccoli

Biglietteria:
servizio di prenotazione per tutti gli spettacoli €1,00 a biglietto
Prosa: intero €20,00 – ridotto over 65 €15,00 – ridotto studenti €12,00

Come raggiungerci:
Il Teatro Vascello si trova in Via Giacinto Carini 78, a Monteverde Vecchio a Roma sopra a Trastevere, vicino al Gianicolo.

Con mezzi privati:
Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello:
via Giacinto Carini, 43, Roma tel. 06-5800108
via Francesco Saverio Sprovieri, 10, Roma tel. 06-58122552
via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma tel. 06-5803217
via R. Giovagnoli, 20, 00152 Roma tel. 06-5815157

Con mezzi pubblici:
Autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.
Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

Video e foto www.monicaguerritore.it

'Giovanna d'Arco' Monica Guerritore