Pasquale D’Avino, classe 1991, fondatore del marchio di moda ‘throwback’, esportato in mezzo mondo
Riceviamo e pubblichiamo.
C’è un napoletano nella celebre classifica under 30 Italia di Forbes, la testata economica che ogni anno dà spazio a giovanissimi che hanno saputo distinguersi nel mondo in diversi campi che vanno dall’impresa, alla musica, al cinema.
Tra i leader del futuro nella categoria Art & Style, si legge il nome di Pasquale D’Avino, classe 1991, imprenditore nel ramo moda che è salito agli onori della cronaca grazie ai risultati straordinari raggiunti da ‘throwback’, il brand di moda che ha ideato per rendere omaggio alle icone del passato.
Giovani menti innovative ai piedi del Vesuvio
Pasquale D’Avino, detto Pavi, cresce a Cercola, una piccola cittadina ai piedi del Vesuvio. Si laurea in legge, ma capisce presto che il mondo legale non sarebbe stato il suo futuro. Allora a 22 anni crea la sua prima società nel fashion che gli offre gli strumenti e l’esperienza per creare anni dopo un altro brand, nello streetwear, ‘throwback’.
Il brand nasce con il supporto del suo amico e artista Gianpiero D’Alessandro, celebre in tutto il mondo la sua collaborazione con Snoop Dogg e l’attuale con Justin Bieber. L’dea alla base del progetto è di rendere omaggio, attraverso arte, tecnologia di stampa e made in Italy, le icone del passato, puntando sul potere dei ricordi e della nostalgia.
In tre anni sono tanti i traguardi che ‘throwback’ ha conseguito, come la chiusura di collaborazioni di prestigio con Superga, in uscita a Pasqua, Casio Watches, con lo storico brand di cravatte E. Marinella.
Mentre tante sono le celebrità hanno scelto di indossare i capi throwback, come il cestista Marco Belinelli, i calciatori Thierry Henry e Dries Mertens, fino a Alessandro Cattelan e Diletta Leotta.
Ho adattato un business molto complesso ad una struttura smart, leggera e flessibile, con un team di 11 collaboratori tra 18 e 45 anni italiani e stranieri.
Questo ci aiuta molto, e infatti anche in un momento tragico per il fashion come quello che stiamo vivendo siamo cresciuti del 39%.
Ciò che però impressiona non è il giro d’affari, o la struttura bensì la qualità eccelsa della distribuzione.
Aggiunge Pasquale:
Si tutela da sempre la qualità e non la quantità.
Va detto, inoltre, che riuscire ad avere semplicemente spazio o un corner in negozi come Selfridges o Luisaviaroma, dove molto spesso vengono chiuse le porte anche a grandi colossi della moda denota l’importante lavoro che c’è alla base delle relazioni e della cura del prodotto.
Nei 30 under 30 di Forbes
Il traguardo dell’ingresso nella lista under 30 di Forbes, è un ulteriore traguardo in un viaggio che per D’Avino ha ancora tante tappe da esplorare
Throwback è un concept, una filosofia, uno stato d’animo. Il nostro messaggio “more than fashion” rappresenta assolutamente la volontà di declinare il brand nel mondo del lifestyle. In primis nella musica con una collaborazione che annuncerà a breve con il suo grande amico e mentor Antonio Ciotola, un nome altisonante del management musicale italiano e nordeuropeo.
Biografia
Pasquale Vittorio D’Avino, gli amici lo chiamano Pavi, nato a Bologna nel 1991, per questioni mediche, cresciuto a Napoli, per l’esattezza a Cercola, paesi vesuviani. Studente di Fashion Law alla Luiss di Roma, vincitore del premio Italia giovane e premiato al Parlamento Italiano, per aver co-fondato il progetto brand di moda di lusso Les bohemiens.
Oggi Founder & Ceo del luxury brand throwback. Attualmente porta avanti, anche le attività di consulenza marketing e business development nel mondo fashion, food e della musica dance, nonché attività di relazione esterne per alcune multinazionali che operano in questi settori.
Foto Savoia Studio