Oggi può capitare anche questo. Di morire in uno dei modi più assurdi che si possano immaginare.
Vero, c’è sempre qualcosa di atroce quando muore un ragazzo di 30 anni. Ma quello che è capitato a Pasquale Romano è qualcosa che va oltre.
Pasquale era un ragazzo come tanti che vivono nella provincia. Un ragazzo tranquillo, figlio di una famiglia perbene. Un lavoro stabile da inseguire, miraggio per tanti giovani, che Pasquale stava per afferrare.
Un titolo di studio, da conseguire con sacrificio, conciliando l’università con il lavoro.
Una famiglia da costruire, con la ragazza amata, un matrimonio da organizzare.
A Pasquale, però, hanno strappato questi sogni semplici.
A Pasquale hanno strappato la vita.
Colpevole di trovarsi solo nel posto sbagliato, al momento sbagliato. Di avere un modello di auto uguale a quello di qualcun altro, una Renault Clio. E per questo, morire, al posto di qualcun altro.
Pasquale è stato crivellato di colpi, 14 per la precisione, mentre andava a trovare la ragazza a Marianella.
Già dopo qualche ora l’ipotesi degli organi inquirenti era dello scambio di persona.
Ma a Cardito, per i carditesi, non c’era bisogno che si pronunciassero le forze dell’ordine.
Un paese che adesso lo piange sapeva già che Pasquale poteva essere solo stato vittima di un tragico malinteso.
I parenti, gli amici, i concittadini, che ancora, attoniti, non riescono a credere che sia accaduto davvero, sapevano che non poteva esserci nessun motivo, nessun collegamento con una faida che proprio pochi giorni fa aveva fatto registrare un altro omicidio.
Sì, in quello che si reputa un paese civile si può morire a 30 anni, anche così.
Il direttore e la redazione di Ex partibus esprimono il loro cordoglio alla famiglia di Pasquale.
E tutta l’indignazione, e tutta la rabbia.
Pietro Riccio
Autore Pietro Riccio
Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.