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Giorgia, Gloria e Mirko: come social accorciano distanze da sofferenza

Giorgia, Gloria e Mirko


Tre under 30 portano i loro racconti sul palco di NexGeneration Fest 2023

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Tre storie di come l’esperienza personale può diventare la molla per guardare oltre e aiutare gli altri.

Giorgia Bellini, autrice e lifecoach impegnata nella lotta ai Disturbi alimentari; Gloria Chiocci, una delle principali esponenti del settore Edtech italiano, aiuta chi ha problemi i dislessia e Mirko Cazzato, fondatore del movimento ‘Mabasta’ contro il bullismo: un filo li accomuna, l’importanza di ascoltare l’altro e di guardarlo partendo da noi stessi.

E tre under 30 portano i loro racconti sul palco di NexGeneration Fest 2023 per parlare di come i social possono accorciare le distanze anche della sofferenza.

Dice Giorgia:

Sono moltissimi i giovani oggi in Italia che soffrono di disturbi alimentari ma ancora insufficienti sono gli strumenti per aiutarli.

Per questo ho deciso di fondare la piattaforma online Corabea e con una équipe di esperti, da psicologi, medici, nutrizionisti, cerchiamo di cambiare la vita a chi soffre.

Qualcosa che Giorgia conosce bene perché anche lei ha sofferto per anni di disturbi alimentari, ma essendo normopeso, nonostante la malattia, nessuno se ne accorgeva.

Prosegue:

Per questo il mio consiglio è di avere un occhio attento e non sottovalutare i comportamenti di chi abbiamo di fronte e magari chiedere più spesso ‘come stai’.
Il senso del mio lavoro lo vedo ogni volta che su Instagram qualcuno che sta soffrendo mi dice ‘grazie’.

E da un altro tipo di sofferenza, anch’essa costruttiva, è partita Gloria Chiocci che, nonostante il disturbo specifico dell’apprendimento che l’accompagna fin da bambina, è riuscita a laurearsi in Comunicazione e storytelling e oggi lavora come Ux designer in una società di consulenza tecnologica, strategica e aziendale.

Forbes Italia l’ha inserita nella lista dei cento talenti under 30 ai quali viene riconosciuto il merito di contribuire in maniera significativa all’innovazione ed alla imprenditoria del nostro paese.

Suo è il progetto ‘Uxforkids’, una ‘cassetta degli attrezzi’ metodologica che permette ai bambini di apprendere in modo creativo ed ha l’obiettivo di trasmettere ai più piccoli le basi e le metodologie dell’UX Design e de­ll’architettura dell’informazione, attraverso workshop.

Spiega Giorgia:

L’UX Design si rivolge a tutti i bambini, con metodologie che non creano distinzioni ma inclusione, collaborazione e generano empatia.

UXforKids ha anche l’obiettivo di sensibilizzare sul tema dell’apprendimento creativo e inclusivo, con uno sguardo sulle nuove professioni digitali.

Mirko Cazzato, 21 anni, ha fondato il suo ‘Ma Basta’ giovanissimo, aveva 14 anni e tutto è nato dal racconto che una mattina in classe ha fatto il professore si informatica, addolorato e sconvolto per una ragazza che aveva tentato il suicidio dopo essere stata vittima di atti di bullismo.

Racconta Mirko:

Da quel momento ho deciso che non potevo stare a guardare.

Da allora è nato il suo progetto ‘Mabasta’ che porta avanti con un gruppo di 30 ragazzi dai 14 ai 17 anni per tutte le scuole d’Italia. Una startup a servizio dei giovani che si impegna a eliminare il bullismo dalle scuole e non solo.

Dice Mirko:

Anche i bulli hanno bisogno di aiuto non solo le vittime, perché anche loro stanno male.

Una chiave che troviamo importantissima è l’attenzione lo sguardo, accorgersi di chi ci sta accanto e soffre, e magari chiedere come stai.

Per chi si sente solo e non capito, isolato, ricevere una domanda così, può farlo piangere di gioia.

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