Il Sottosegretario alla Cultura: ‘Il ritrovamento intervento del MiC e dell’Interno nel Conte I’
Riceviamo e pubblichiamo.
Fa piacere constatare che in queste ore si sia tornati a parlare della ‘Gioconda Torlonia’, oggi a Montecitorio, restaurata grazie a un intervento del Ministero della Cultura, del Ministero dell’Interno e dei Lincei durante il Conte I, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni della morte di Leonardo.
Quando è stata trovata, l’opera era chiusa nell’ufficio di un Questore, dove è tristemente tornata appena caduto l’esecutivo.
Resto convinta, oggi come allora – una teoria che ho esposto non appena riassunto il ruolo di Sottosegretario alla Cultura – che per il dipinto vada individuata una sede più adeguata che non la Camera dei deputati, per costruire il percorso di promozione e studio che merita.
Non vorrei che presi dalla foga di affermare – in maniera del tutto infondata, tra l’altro – che il quadro è una loro scoperta, i grillini lo tenessero ‘nascosto’ e non gli concedessero il giusto risalto, per quanto la Sala Gialla, sua nuova sede, sia certo pregevole e fruibile.
Pensiamo, invece, cosa è stata capace di fare la Spagna con la Gioconda di Madrid.
Lo ha dichiarato il Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni, commentando le notizie apparse sui giornali a proposito del ritrovamento del dipinto Gioconda Torlonia, che aggiunge:
Sarebbe opportuno fare una ricognizione vera e propria delle tante opere chiuse negli uffici non visitabili degli enti pubblici, che invece andrebbero esposte nei musei, visto il loro inequivocabile valore e la loro importanza.