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Giga Grandi Cucine, Regione Toscana incontrerà azienda e sindacati

Palazzo Strozzi Sacrati


Intento della Regione favorire accordo tra le parti

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Ci sarà un ulteriore incontro da parte della Regione, entro la prossima settimana, con azienda e sindacati per cercare di avvicinare ulteriormente le parti per trovare un accordo per salvaguardare occupazione e individuare garanzie per il futuro dello stabilimento di Scandicci (FI).

Prosegue il confronto sulla vertenza che riguarda GiGa Grandi Cucine, storica industria di Scandicci di proprietà del gruppo Usa Middleby. Oggi, 29 novembre, a Palazzo Strozzi Sacrati, prima del presidio convocato dai lavoratori in Piazza Duomo davanti alla sede della presidenza della giunta regionale, il consigliere del presidente Rossi per il lavoro Gianfranco Simoncini, ha incontrato le organizzazioni sindacali.

Si è trattato dell’ennesimo incontro, dopo gli altri avuti nelle scorse settimane in seguito alla decisione dell’azienda di aprire la procedura di licenziamento per 20 lavoratori, sui 50 totali. I rappresentanti sindacali hanno spiegato a Simoncini che fino ad oggi la serie di confronti azienda – sindacati svolti nelle scorse settimane, non ha prodotto risultati, nonostante la disponibilità reciproca ad avvicinarsi verso una soluzione condivisa.

Adesso, conclusa la fase di confronto in sede sindacale sulla procedura attivata, toccherà ad ARTI, l’Agenzia regionale toscana per l’impiego, provare, durante il mese previsto dalla legge, a trovare un punto di contatto.

All’incontro di oggi i sindacati hanno ribadito a Simoncini il duplice obiettivo: contratti di solidarietà e garanzie sul futuro dello stabilimento, dichiarandosi anche disponibili ad un percorso di esodo incentivato ma sulla base di un accordo da definire in modo cogente con l’azienda.

Lo stesso Simoncini, nelle more dei 30 giorni previsti dalla legge nel corso dei quali ci sarà l’incontro presso Arti, provvederà a convocare le parti nel tentativo di ridurre le distanze e permettere il soddisfacimento delle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali.

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