Al centro del confronto a a Palazzo Strozzi Sacrati lo stato dell’arte del progetto da oltre 400 milioni per la riconversione produttiva del sito di Stagno
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Questa mattina, 30 gennaio, il Presidente Eugenio Giani ha incontrato a Palazzo Strozzi Sacrati un delegazione di ENI, guidata da Ignazio Arces, responsabile delle attività di raffinazione e logistica di ENI, e Pietro Chèrié, responsabile della raffineria di Livorno.
Al centro dell’incontro il progetto di riconversione del sito livornese di Stagno, che dopo Porto Marghera e Gela, diventerà la terza bioraffineria di ENI in funzione sul territorio italiano.
I rappresentanti della società hanno confermato la strategia di decarbonizzazione dell’azienda, all’interno della quale si inserisce il nuovo investimento per la riconversione del sito industriale in Toscana.
La delegazione ha inoltre fatto il punto sullo stato dell’arte delle procedure autorizzative nazionali, rispetto alle quali gli uffici tecnici regionali stanno dando il proprio importante contributo al fine di garantire il rispetto dei tempi necessari per la realizzazione del progetto.
L’avvio della costruzione è, infatti, previsto dopo l’ottenimento delle autorizzazioni di legge.
Al termine dell’incontro, il Presidente Giani ha commentato:
È un investimento di oltre 400 milioni di euro, che costituisce un’occasione storica per dare futuro al sito livornese in un’ottica di sostenibilità e transizione energetica.
La Regione sta già facendo e continuerà a fare la sua parte riguardo alle fasi autorizzative e alla realizzazione dei lavori.
La riconversione porterà, in un’ottica di economia circolare, alla produzione di biocarburante idrogenato e in futuro di biocarburante sostenibile per aerei, favorendo il mantenimento dei livelli occupazionali dello stabilimento, dell’indotto e dell’intero ecosistema industriale del territorio.
Dopo anni di incertezze, varie ipotesi di reindustrializzazione inclusa la cessione ad altre proprietà, finalmente ENI lancia il segnale giusto per confermare il ruolo strategico dell’impianto di Livorno e come Regione Toscana lo apprezziamo molto.
La scelta della società potrà beneficiare di un contesto territoriale ancora più competitivo alla luce degli ingenti investimenti regionali sulle infrastrutture locali, come dimostrano il finanziamento di 200 milioni per la Darsena Europa nel porto di Livorno e i 20 milioni per lo scavalco ferroviario di collegamento con l’interporto Vespucci a Collesalvetti.