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Giani: Grazie al PNRR parchi e giardini a disposizione del pubblico

Villa La Quiete


Il Presidente a Villa La Quiete a Firenze. Il giardino riaprirà nella primavera 2025

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

La visione complessiva del piano di recupero di parchi e giardini, attuato con le risorse del PNRR, è restituire al pubblico spazi conosciuti in tutto il mondo.

Il Presidente Eugenio Giani era tra gli ospiti al convegno dal titolo ‘Parchi e Giardini storici finanziati dal PNRR’, organizzato da Sistema Museale di Ateneo, SMA, Regione e Ministero della Cultura a Villa La Quiete, a Firenze.

Un’occasione per fare il punto sui lavori di riqualificazione di altri parchi e giardini storici dell’area metropolitana finanziati dal PNRR.

Giani ha detto:

Un ringraziamento particolare va all’ex Ministro Franceschini che nel 2021 decise di mettere a disposizione una congrua fetta di risorse del PNRR per tutta una serie di linee di finanziamento destinate alla cultura, tra le quali anche quella per parchi e giardini.

Oltre ovviamente a tutti i soggetti coinvolti in questa opera di riqualificazione complessiva, presentando e lavorando a progetti molto complessi. In Toscana l’attività di restyling, manutenzione e valorizzazione di questi spazi, che costituiscono un patrimonio di valore inestimabile, è ben avviata.

A partire da Villa La Quiete che è stata la residenza degli ultimi anni di vita di Maria Luisa de’ Medici, la persona a cui dobbiamo l’eredità del patrimonio culturale e artistico toscano. In questi luoghi, di proprietà della Regione ed in concessione all’Università di Firenze, hanno sede anche IRPET e ARS.

Il giardino, recentemente restaurato e che presto aprirà anche ai visitatori, nella primavera 2025, è uno degli elementi che caratterizzano la villa.

Grazie ad un altro milione di euro di fondi PNRR sarà inoltre possibile dare nuova vita anche al parco della Villa di Careggi.

Ha aggiunto:

Un altro intervento che ritengo fondamentale. Tre gli appalti attivati: ricostruzione delle strutture interne, restauro della limonaia e quello del giardino appunto.

Entro la fine del 2026 contiamo di completare il recupero di uno spazio che, secondo le intese che avevamo avviato con il MiC, nella persona di Gennaro Sangiuliano, avrebbe dovuto diventare una delle prime sedi dei cosiddetti Uffizi diffusi.

Adesso dovrò incontrarmi con il nuovo titolare del ministero e capire se queste intenzioni sono confermate. Altrimenti lo utilizzeremo sempre per funzioni di carattere museale, restituendo alla popolazione, dopo quasi 20 anni, un punto di riferimento straordinario.

La Toscana ritengo stia impiegando bene le risorse messe a disposizione dal PNRR. Ancora probabilmente non se ne ha una percezione concreta a causa delle procedure burocratiche che hanno allungato i tempi di molti interventi.

A tre anni dall’approvazione del Piano credo sia il momento di vedere i primi risultati e sono convinto che nei prossimi 2 – 3 anni toccheremo con mano il lavoro che stiamo portando avanti.

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