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Giani al Forum internazionale del turismo a Firenze

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Eugenio Giani


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Il Presidente: La Toscana è identità e stile di vita

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Innovazione e intelligenza artificiale, lavoro e competenze, qualità e inclusione sono i temi chiave della seconda edizione del Forum Internazionale dedicato alle future prospettive del turismo in Italia, aperto questo pomeriggio a Firenze negli spazi della Fortezza da Basso e promosso dal Ministero del Turismo ed ENIT, l’Agenzia nazionale del turismo, che anticipa il G7 sul tema che si terrà da mercoledì a venerdì prossimo a Palazzo Vecchio.

Due giorni di aperti al confronto e al dibattito fra i vari operatori del settore, aperti dagli interventi del Presidente del Senato, Ignazio La Russa, assieme ad Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, Sara Funaro, Sindaco di Firenze, al Presidente della IX Commissione del Senato, Luca De Carlo, all’Onorevole Alberto Gusmeroli, Presidente X Commissione della Camera, e dal Ministro Daniela Santanchè.

Nel suo saluto d’apertura Giani sottolinea:

Il turismo è l’elemento che permette di esaltare e valorizzare il patrimonio intellettuale, sociale, culturale e l’attrazione che i nostri beni artistici e naturali hanno.

Quando al turismo viene negato un ruolo centrale nella crescita delle comunità è opportuno che venga invece sottolineata l’importanza che questo settore occupa nella crescita dei nostri territori.

Non bisogna guardare solo al PIL, ma anche alla rete di relazioni che chi arriva qui crea in un Paese così attrattivo come l’Italia.

La Toscana è una città che ospita circa quarantotto milioni di persone ogni anno solo nello stretto sistema dell’accoglienza tradizionale, che diventano circa cento se consideriamo chi arriva per un solo giorno o per motivi di lavoro e non si lascia sfuggire l’occasione di fare almeno una passeggiata nelle nostre città e vivere per qualche ora la regione.

Abbiamo quindi bisogno di Istituzioni che sappiano incentivare ma anche governare questi flussi.
Nessuno parli di numero chiuso nelle nostre città: ho ancora davanti agli occhi Firenze con piazza del Duomo deserta nei giorni della terribili della pandemia e quello che ha comportato per la città l’assenza forzata delle persone.

In Toscana stiamo piuttosto cercando di indirizzare i visitatori verso moltissime realtà che rimangono nascoste rispetto ai tradizionali centri di attrazione. La Toscana che chiamiamo ‘diffusa’ è la regione con il numero più alto di strutture agrituristiche, oggi quasi seimila, che valorizzano zone come la Val d’Orcia e il Chianti che integrano con il loro paesaggio l’identità storica e culturale del territorio e producono un modo diverso di vedere e vivere il paesaggio.

È necessaria una sinergia e un’alleanza a livello nazionale fra operatori economici, istituzioni e operatori culturali per creare legami in grado di costruire ponti fra le nostre comunità, la nostra identità culturale ed il nostro stile di vita da offrire al percorso di chi viene visitarci e questo Forum è una importante opportunità per lanciare questo messaggio.

Un punto sul quale concorda il Ministro Santanchè che ricorda:

L’Italia è un Paese piccolo, che deve saper lavorare sulla qualità e sulla capacità di destagionalizzare l’offerta turistica per valorizzare le eccellenze che sa offrire ad ogni livello.

Sui maggiori poteri che i sindaci chiedono in materia avremo modo di confrontarci e lavorare assieme.

Altri argomenti al centro dell’attenzione del Forum saranno gli investimenti e infrastrutture nel settore dell’accoglienza per rendere più attrattiva, competitiva e sostenibile l’offerta turistica italiana ma anche di nuove modalità di valorizzazione dei patrimoni paesaggistici, artistici e culturali di località meno note e frequentate.

Al termine della due giorni del Forum, densa di appuntamenti incontri, il Governo intende per questo proporre a tutti gli assessori per il turismo italiani, alle categorie ed agli operatori del settore un Patto per il turismo che costituisca la base per un confronto comune sui temi che attualmente sono al centro delle politiche turistiche delle singole regioni.