Lo storico e analista politico si sofferma sugli effetti multilivello della guerra in Ucraina
La guerra in Ucraina sta avendo delle conseguenze inaspettate a più livelli nell’ambito europeo e internazionale. L’impatto del conflitto sui due Paesi dell’Europa Orientale confinanti con l’Ucraina lo apprendiamo dallo storico e analista politico rumeno Antoniu Martin, un buon conoscitore della situazione della Romania e della Repubblica di Moldavia.
Quali sono state le ripercussioni dello scoppio della guerra in Ucraina sulla Romania e sulla Repubblica di Moldavia?
Fin dai primi momenti dello scoppio del conflitto, ai confini della Romania e della Repubblica di Moldavia con l’Ucraina, abbiamo assistito ad un massiccio esodo di civili in fuga dalla guerra: donne, bambini, anziani. Fondamentalmente, una situazione senza precedenti in Europa dalla seconda guerra mondiale: milioni di persone stanno lasciando il proprio Paese per altri.
Le autorità rumene e moldave hanno agito prontamente per sostenere centinaia di migliaia di ucraini arrivati sul territorio dei due Paesi. Al di là dei provvedimenti presi dalle autorità, vorrei rilevare l’eccezionale coinvolgimento della società civile: associazioni, fondazioni, culti religiosi, società commerciali si sono mobilitate in modo esemplare per aiutare i profughi.
La solidarietà mostrata dai cittadini rumeni e moldavi ha fatto il giro del mondo ed è stata notata anche dai funzionari di Bruxelles e Washington, che hanno visitato Bucarest e Chişinău.
Va notato che tanto la Romania, che la Repubblica di Moldavia hanno adottato delle misure per consentire la gestione, a medio e lungo termine, dei rifugiati ucraini: assistenza medica, occupazione in alcuni settori economici, proseguimento degli studi per alunni e studenti….
Ad un altro livello, possiamo affermare che una sfida importante per le autorità di Bucarest e di Chişinău è contrastare le tante fake news allarmistiche che mirano a generare panico nella società. E, a questo proposito, la reazione dei funzionari è stata tempestiva e adeguata.
Qual è la posizione della Romania, come Stato membro della NATO e dell’UE, nei confronti della guerra?
In quanto membro dell’Alleanza del Nord Atlantico, l’atteggiamento della Romania è integrato con gli approcci della NATO alla guerra in Ucraina. La Romania ha condannato fermamente l’attacco della Federazione Russa ad uno Stato sovrano riconosciuto a livello internazionale.
Inoltre, la Romania ha mostrato la sua preoccupazione e si adopera al consolidamento militare del fianco orientale della NATO, simultaneamente con l’aumento del significato strategico della regione del Mar Nero.
In quanto Stato membro della NATO, la Romania gode di chiare garanzie di sicurezza ai sensi dell’articolo 5 del Trattato di Washington del 1949, l’atto costitutivo dell’Alleanza del Nord Atlantico. All’ultimo vertice della NATO, svoltosi di recente a Bruxelles, si è deciso di rafforzare le capacità militari degli Stati sul fianco orientale, con il trasferimento di un gruppo combattente della NATO in Romania.
Come si posiziona la Repubblica di Moldavia in questo contesto?
Possiamo ritenere che la Repubblica di Moldavia abbia adottato un approccio appropriato alla situazione geopolitica in cui si trova: mantenere lo status di neutralità, come sancito dalla sua costituzione. La vocazione europea della Repubblica di Moldavia è stata spiegata inequivocabilmente dalla recente domanda ufficiale di adesione all’Unione Europea.
Tutti i funzionari americani ed europei che hanno visitato il Paese dallo scoppio della guerra hanno fortemente sottolineato il loro sostegno all’integrità territoriale e alla sovranità della Repubblica di Moldavia.
Se continuiamo a parlare dei due Paesi, non dobbiamo dimenticare il fatto che il principale sostenitore del corso europeo della Repubblica di Moldavia sia proprio la Romania.
Autore Pietro Riccio
Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.