In scena a Roma dal 2 al 3 dicembre
Riceviamo e pubblichiamo.
Dal 2 al 3 dicembre, ore 21:00, presso il Teatro Belli di Roma andrà in scena lo spettacolo ‘Gently down the stream’ di Martin Sherman, regia Piero Maccarinelli, con Massimo De Francovich, Francesco Bonomo, Pietro Giannini, traduzione Natalia di Giammarco, produzione Teatro Belli / Trilly Produzioni.
Note di regia
In questo tenero e struggente testo di Sherman sono analizzate le vite di tre maschi omosessuali di tre diverse generazioni. Volgarmente li si potrebbe identificare come un frocio, un gay ed un queer.
Ma la scrittura di Sherman si indirizza verso l’analisi sociologica e sentimentale quasi empatica verso gli incroci che legano questi tre personaggi.
Il più anziano testimone delle lotte ai tempi del West Village, anche se originario del profondo sud degli States è lucido ricettore delle testimonianze di omosessuali più maturi di lui e ha una relazione con un ragazzo molto più giovane trovato su un social gay Grindr.
Siamo a cavallo del nuovo millennio e questa relazione sempre più stretta nel corso degli anni si nutre anche della curiosità che il più giovane ha per il passato del suo maturo amico. Accompagnati dalle sofisticate canzoni di Mabel Marcer possiamo rivivere le storie del mondo omosessuale attraverso le loro parole e i loro occhi.
Il più giovane vorrebbe regolarizzare la loro storia anche attraverso l’adozione ma il maturo signore non condivide questa necessità.
A questo punto si presenta il terzo personaggio, il più giovane: anche lui nonostante o proprio a causa dell’età in cerca di regolarizzazione del rapporto e di formare una famiglia.Il tempo passa passano gli anni fra le loro esperienze di vita, fra i loro desideri, dal nascondere allo svelare, dalla vergogna all’orgoglio
Lo sguardo di Sherman è dolce, solidale, empatico quasi emozionato nella rivelazione di quanto lungo e difficile sia stato passare dal frocio al queer.
Ma non è mai melenso e ci permette di entrare nella vita di questi tre maschi con rispetto e comprensione.
Piero Maccarinelli
Martin Sherman
Sceneggiatore e drammaturgo. Le sue opere sono state messe in scena in più di cinquanta Paesi. A teatro, a Broadway e nel West End è famoso per la sua più celebre opera, ‘Bent’, che ha ricevuto anche la nomination per un Tony Award nel 1980 e da cui, nel 1997, è stato tratto un film, sceneggiato dallo stesso Sherman.
Quando fu messo in scena per la prima volta ‘Bent’, non si conosceva quasi per niente la storia della persecuzione nazista contro gli omosessuali. Il successo di questa opera ha dato una spinta importante negli anni 80 e 90 alla ricerca storica e all’educazione rispetto a questa tematica.
La sua Rose è stata nominata nel 2000 ai Laurence Olivier Award nella categoria Best New Play, nella produzione di Broadway vi recitava Olympia Dukakis. Il suo film di maggior successo è l’adattamento che egli stesso ha fatto da una sua opera teatrale ‘Indian Summe’, ‘Alive and Kicking’ in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.