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Gegè Prato, operai salvi. Fabiani: Il tavolo accompagnerà il rilancio

Gegè - Fabiani


Valpizza, acquirente dell’azienda pratese, assicura consolidamento e rilancio

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Nuova proprietà per Gegè, i posti di lavoro degli operai che tante peripezie hanno vissuto sono tutti salvi; l’acquirente, Valpizza, assicura consolidamento e rilancio.

È l’esito del tavolo regionale di questa mattina, 20 giugno, a Firenze, nella sede di Palazzo Strozzi Sacrati in piazza Duomo, dove Valerio Fabiani, consigliere del Presidente Giani per lavoro e crisi aziendali, ha riunito tutti gli attori – rappresentati dei lavoratori, Val Pizza, l’amministrazione comunale di Prato – per ‘sancire’ il cambio di proprietà che assicura il futuro allo stabilimento di Prato e ai lavoratori.

Comprensibile la soddisfazione emersa in Presidenza, dopo le complicate vicende che si sono susseguite per l’azienda produttrice di pizze appartenente a Italpizza, che a Prato aveva rilevato l’attività di Compagnia Italiana Alimentari e poi di Nuova Food Italia, entrambe in fallimento.

Spiega Fabiani:

Il processo di reindustrializzazione è avviato e l’azienda (Valpizza, ndr) ha già dichiarato 7 milioni di investimenti per il revamping degli impianti attuali e l’arrivo di nuove tecnologie e per una nuova linea produttiva.

Tutti i presenti hanno giustamente sottolineato l’importanza di salvare una produzione alimentare in una provincia altrimenti quasi del tutto votata al tessile.

Precisa Fabiani:

Il tavolo rimane aperto per accompagnare rilancio e consolidamento, in attesa di poterci rivedere tutti in stabilimento a Prato e confrontarci sul futuro dell’azienda.

Un riconoscimento particolare il Consigliere l’ha riservato

alle lavoratrici delle RSU: gli operai si sono fatti carico di una situazione difficile che è durata molti mesi.

Fabiani ha ricordato l’accordo sottoscritto al tavolo regionale che ha creato le condizioni per dare al sito una nuova vita industriale.

Precisa Fabiani:

Il curatore, che ringrazio, ha potuto bandire l’asta e trovare un acquirente dell’azienda con tutti i suoi dipendenti che hanno avuto assicurato il reddito attraverso l’immediata attivazione degli ammortizzatori sociali.

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