Aldrovandi: ‘Il femminicidio è un fenomeno decisamente presente e purtroppo cresciuto nei mesi della pandemia’
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.
Fare rete, informare, offrire assistenza psicologica gratuita alle vittime di reato, consigliare e aiutare.
Sono questi alcuni degli obiettivi illustrati questa mattina, 20 gennaio, in videoconferenza, dalla Garante per la tutela delle vittime di reato della Regione Lombardia Elisabetta Aldrovandi, alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio del Senato della Repubblica.
La Garante ha portato all’attenzione della Commissione i dati statistici che illustrano il fenomeno, definiti “purtroppo non incoraggianti”.
Le chiamate telefoniche al numero anti violenza 1522 nel periodo compreso tra marzo e ottobre 2020 sono notevolmente cresciute, +71,7%, passando da 13.424 a 23.071 e le richieste di aiuto tramite chat sono più che triplicate, da 829 a 3.347 messaggi, anche a causa della convivenza forzata e della difficoltà a uscire di casa.
Tra i motivi che inducono a contattare il numero antiviolenza 1522, le richieste di aiuto da parte delle vittime di violenza e le segnalazioni per casi di violenza sono pressoché raddoppiate.
Il servizio telefonico antiviolenza svolge anche un’importante funzione di snodo: il 76% delle vittime viene indirizzato verso un servizio territoriale e a un centro anti violenza.
Per quanto riguarda i dati sui femminicidi anno 2020, considerando l’intera popolazione, si evidenzia un calo generale rispetto all’analogo periodo del 2019, quando si sono registrati 161 omicidi a fronte dei 131 del 2020.
In riferimento ai dati 2020 si evidenzia però un’escalation delle violenze in ambito domestico con 72 donne uccise. Un trend negativo che non tende a diminuire. Di queste vittime, 19 sono risultate essere straniere e ben 51 sarebbero state uccise da compagni o uomini con cui avevano intrattenuto relazioni sentimentali.
Ha detto la Garante:
Il femminicidio è un fenomeno decisamente presente e prevalente nella nostra società e preceduto da significativi episodi di maltrattamenti, violenza domestica e stalking spesso non adeguatamente sanzionati, nonostante l’entrata in vigore del Codice Rosso che ad agosto 2019 ha dato alle vittime maggiori possibilità di tutela.
Un impegno che si aggiunge agli strumenti già attivi da tempo per tutelare le donne maltrattate e vittime di violenze, fisiche e psicologiche con ben 27 reti anti violenza che coprono il 100% del territorio regionale e offrono gratuitamente assistenza psicologica, orientamento giuridico, ospitalità, accoglienza, indirizzamento al lavoro.
Nel suo intervento, oltre a focalizzare gli ambiti fondamentali in cui opera l’Authority istituita con legge regionale 22/2018, la Garante ha delineato alla Commissione la cornice operativa e l’attività informativa svolta sul territorio, anche grazie a una serie d’incontri, conferenze stampa, tavoli di lavoro, convegni e seminari con la partecipazione delle principali realtà istituzionali e dei media, allo scopo di promuovere e sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori sui temi della tutela delle vittime di reato, ricordando che, ha detto:
a livello regionale si stanno implementando le attività necessarie per la costituzione della rete multidisciplinare tra enti e associazioni maggiormente rappresentativi in Lombardia, allo scopo di creare un utile collegamento tra le necessità degli utenti e le risposte delle istituzioni e dei soggetti che operano sul territorio.
Altre iniziative, organizzate in sinergia con l’Authority regionale Garante per l’infanzia e l’adolescenza, hanno riguardato i pericoli del web a cui sovente sono esposti i minori e gli adolescenti, non sempre consapevoli del corretto uso di Internet e dei socialweb.
Tra gli esempi citati al riguardo, il convegno Blu-whale in tema di suicidio dei minori ha avuto una grande eco sulle pagine dei principali quotidiani nazionali e locali, così come il seminario Codice – Rosso sulle modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
Molto prezioso si è rivelato il workshop europeo del febbraio 2020 che, per la prima volta ha riunito a Bruxelles i responsabili delle Authorities e nel corso del quale la Garante regionale Elisabetta Aldrovandi ha lanciato la proposta, condivisa, sulla creazione di – una rete di Garanti e istituzioni europee per far sentire la voce delle vittime di reati anche attraverso progetti di best practice che prevedono nuove azioni a supporto alle vittime di reato.
Anche i vari webinar in tema di contrasto alla violenza domestica, hanno messo in luce quanto il fenomeno sia aumentato durante i lockdown conseguenti alla pandemia da Covid-19.
Ha detto Aldrovandi:
L’audizione in Commissione d’inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere istituita presso il Senato è stata un’esperienza importante, soprattutto in merito all’attività che svolge l’ufficio regionale come ascolto diretto delle vittime, la raccolta dei dati e i rapporti con le associazioni territoriali di contrasto alla violenza sulle donne.
Grande è stato l’interesse della Commissione in merito all’opportunità di creare in ogni regione la figura del Garante per la tutela delle vittime di reato.
È fondamentale che a livello centrale le istituzioni conoscano questa Authority e ne comprendano l’importanza come funzione sociale di supporto alle vittime di reato.
L’avvocato Elisabetta Aldrovandi ha partecipato alla videoconferenza sia in qualità di Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, sia come Presidente dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime.