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G20s, seconda giornata di lavori

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G20s tavoli


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Sindaci e amministratori delle spiagge condivideranno i contenuti di un documento di intenti che creerà le basi per un coordinamento permanente tra le località balneari

Riceviamo e pubblichiamo.

Seconda giornata di lavoro intenso per i partecipanti al ‘G20 delle Spiagge italiane (G20s)’, attualmente in corso a Bibione (VE).

Fino a stasera, 6 settembre, 260 partecipanti tra sindaci, assessori regionali, tecnici, studiosi, operatori del settore e decision maker, si confronteranno in 16 tavoli tematici raggruppati per 6 macroargomenti: Gestione ambientale; Finanziamenti e risorse; Gestione delle spiagge; Prodotti e scenari futuri; Servizi; Management delle destinazioni balneari.

Sottolinea il Sindaco di San Michele al Tagliamento, Pasqualino Codognotto:

Sono molto soddisfatto di questo avvio del summit sia perché tra ieri e oggi hanno partecipato oltre 500 persone sia per il livello qualitativo delle consultazioni.
I lavori ai tavoli tecnici si stanno svolgendo all’insegna della competenza e della massima collaborazione e siamo convinti che questa analisi condivisa possa rappresentare un’opportunità straordinaria per definire concretamente lo sviluppo turistico dei nostri territori.

Obiettivo: disegnare il prodotto mare del futuro
A guidare i lavori dei tavoli sono stati chiamati alcuni tra i più illustri esperti delle tematiche di riferimento: docenti universitari, studiosi, professionisti e manager che con le loro competenze arricchiranno i contenuti del vertice.

Sottolinea l’avvocato e docente Bruno Barel, tra gli esperti invitati al G20:

Negli ultimi decenni il turista si è evoluto, non chiede più solo i servizi in spiaggia, vuole vivere esperienze, fare attività, scoprire l’arte e la cultura di un luogo. Ecco perché le destinazioni balneari si trovano davanti a una grande sfida: la transizione delle vecchie località verso sistemi turistici di nuova generazione. Per centrale l’obiettivo devono ripensarsi come poli turistici, reinterpretando la città e facendo sinergia con le altre risorse del territorio.

Particolare attenzione è stata riservata al tema dei servizi pubblici, in particolare a quelli relativi alla sanità, alla gestione dell’acqua, alla gestione dei rifiuti e alla sicurezza. Già negli interventi di ieri, inoltre, l’accento è andato sul problema della pressione turistica. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, le spiagge italiane sono rappresentate da piccoli comuni, spesso con meno di 20 mila abitanti, che però registrano ogni anno oltre 60 milioni di turisti. I numeri più importanti del turismo italiano, insomma, continuano a poggiare sui piccoli comuni costieri, che pur essendo appena il 13%, nel 2016 hanno contribuito per quasi il 53% al totale delle presenze registrate a livello nazionale.

Ricordiamo che il vertice coinvolge le località balneari di sette regioni italiane:
Campania – Sorrento, Ischia, Forio;
Emilia Romagna – Rimini, Riccione, Bellaria Igea-Marina, Cattolica, Cervia, Cesenatico, Comacchio;
Friuli Venezia Giulia – Grado e Lignano Sabbiadoro;
Puglia – Vieste; Sardegna- Arzachena;
Toscana – Castiglione della Pescaia;
Veneto – Bibione, Caorle, Cavallino Treporti, Chioggia, Jesolo.

Osserva il docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Jan Van der Borg, anche lui tra gli esperti invitati al summit:

Si tratta, quindi, di rivedere l’attuale business model spostando l’attenzione dalla quantità alla qualità e di orientare l’azione di programmazione verso processi che includano, nella politica turistica, obiettivi non solo connessi alla valorizzazione e alla promozione, ma anche alla tutela, puntando su interventi in grado di mettere a “sistema” tutte le risorse umane, materiali e immateriali disponibili, su modelli di gestione unitaria e integrata del patrimonio culturale, turistico e ambientale di un territorio, e comunque tenendo conto della capacità di carico delle destinazioni ricche di risorse.

Domani la presentazione dei risultati
I risultati delle consultazioni e le proposte emerse dai tavoli saranno presentati pubblicamente nel corso di un convegno già esaurito in ogni ordine di posti e in programma nella giornata conclusiva, domani, 7 settembre, alle 10:00 al Savoy Beach Hotel & Thermal. In questa occasione oltre agli amministratori comunali e regionali protagonisti del summit, agli esperti e agli operatori del settore, saranno presenti il Sottosegretario al Ministero della Famiglia e della Disabilità, Vincenzo Zoccano, e i Senatori Marco Croatti, componente della X Commissione permanente Industria, Commercio e Turismo, e Andrea Ferrazzi, membro della XIII Commissione permanente Territorio, Ambiente e beni ambientali.

Per il Veneto e il Friuli Venezia Giulia parteciperanno i rispettivi Assessori regionali al Turismo, Federico Caner e Sergio Emidio Bini. Sarà presente inoltre il direttore generale del Ministero per i Beni e le Attività culturali, Francesco Palumbo. I risultati del G20s confluiranno in un documento d’indirizzo in grado di incidere sui piani di sviluppo strategici, a livello comunale, regionale e anche nazionale. L’obiettivo più immediato del summit è infatti la creazione di un vero e proprio coordinamento tra le destinazioni balneari italiane, in grado di applicare da un lato le metodologie e i modelli forniti dal Piano strategico di sviluppo del Turismo, PST, del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e, dall’altro, di fornire “dal basso” dei validi contributi allo stesso PST 2017-2022 e alle varie programmazioni regionali.

Per informazioni e per scaricare il programma completo dell’evento, consultare il sito www.g20s.it.

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