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Funzione scaffolding di routine per bimbi e adolescenti in epoca Covid

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Non chiediamo altro che il nostro pane quotidiano. E cioè: qui e ora, il nostro presente.
Alejandro Jodorowsky

Il primo a parlare di funzione scaffolding è stato Bruner nel 1976. Egli utilizzò il concetto nei contesti educativi per indicare la funzione di facilitatore dell’esperienza che il tutor svolge nei confronti dei bambini.

La stessa routine quotidiana fornisce una sorta di funzione scaffolding, impalcatura, che agisce in senso supportivo per la crescita di bambini e adolescenti, una struttura prevedibile che guida il comportamento e il clima emotivo delle persone.

L’abitudine – andare tutti i giorni a scuola, il pomeriggio in palestra, ect. – e i riti collettivi – feste di compleanno, cene di famiglia, incontri sportivi, etc. – organizzano la vita comune e creano rappresentazioni simboliche di ciò che significa essere membro di quella collettività favorendo il senso di appartenenza al gruppo, famiglia, scuola, società, incrementando il senso di sicurezza e di stabilità nelle relazioni sociali.

I bambini che hanno sperimentato consuetudini durante la loro crescita sono meglio attrezzati per affrontare i cambiamenti. I comportamenti consuetudinari durante la scuola primaria contribuiscono a migliorare l’adattamento e aiutano gli individui, durante l’adolescenza, a raggiungere una maggiore indipendenza ed autonomia dalla famiglia.

La pandemia e il conseguente lockdown hanno privato bambini e adolescenti, ma anche gli adulti, della quotidianità, dei rapporti sociali e scolastici. L’identità dei bambini è fortemente legata alla ripetitività di alcune azioni: svegliarsi la mattina, fare colazione, andare a scuola accompagnati dai genitori, incontrare i compagni di classe e gli insegnanti, tornare a casa e fare i compiti, andare in palestra.

I ritmi, in quest’ultimo anno, sono stati completamente alterati, ciò ha determinato disorientamento e isolamento sociale. Numerosi studi hanno evidenziato un aumento di problemi comportamentali, sintomi di regressione, irritabilità, disturbi del sonno, ansia e depressione in bambini e adolescenti.

Il malessere, inoltre, si correla non solo alla pandemia, all’isolamento e al destrutturarsi delle abitudini, ma anche al grado di disturbo vissuto dal genitori, che quanto più aumenta in questi ultimi, tanto più causa disturbi comportamentali e della sfera emotiva della prole.

Autore Dominga Verrone

La dottoressa Dominga Verrone è laureata in Psicologia clinica e di comunità e specializzata in Psicoterapia. Si occupa di ansia, depressione, attacchi di panico, fobie, disturbi di personalità, disturbi del comportamento alimentare, disfunzioni sessuali, problemi relazionali, mediazione familiare, dipendenza affettiva, disturbi specifici dell’apprendimento, valutazione psicodiagnostica delle demenze, consulenze tecniche di parte nelle cause civili e penali. Riceve dal lunedì al sabato negli studi di Napoli in via Belvedere e di Sant’Antimo (NA) in via Saragat. https://www.facebook.com/Dominga-Verrone-Psicologa-Psicoterapeuta-2006202949647763/