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Frittata di pasta

350
Frittata di pasta


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Ingredienti

350 grammi di pasta
6 uova
150 grammi di provola

150 grammi di salame
70 grammi di parmigiano grattugiato
Olio EVO q.b.
Pepe q.b.
Sale q.b.

Procedimento

La frittata di maccheroni o di pasta è diffusa con le rispettive varianti un po’ in tutto il meridione. In chi ha qualche anno in più, spesso è legata a ricordi come la scampagnata, la gita fuori porta o le giornate di sole passate al mare.

Semplice e veloce da cucinare, si presta benissimo ad essere mangiata all’aperto tagliata a fette, visto che è buonissima anche fredda.

Innanzitutto, cominciamo a lessare la pasta. Personalmente preferisco gli spaghetti, ma possono essere usati altri formati, come i bucatini, i vermicelli, i sedanini.

La scoliamo molto al dente, visto che completerà la sua cottura in padella.

La mettiamo in una zuppiera, cominciamo a condirla con un po’ di olio, anche per evitare che gli spaghetti si leghino tra di loro.

In una ciotola sbattiamo le uova con il formaggio, il sale e il pepe, per poi versarle sulla pasta e amalgamare il tutto.

Nel frattempo, avremo tagliato a fettine sottili sia il salame, rigorosamente tipo Napoli, e la provola, che deve essere abbastanza secca, l’eccesso di latte tenderebbe a bagnare la nostra frittata di pasta.

Facciamo scaldare abbondante olio in una padella abbastanza capiente, a fuoco lento mettiamo una metà degli spaghetti, copriamo con uno strato di provola e salame, lasciando un po’ di distanza dai bordi, e copriamo con la restante pasta.

Facciamo in modo di compattarla con un cucchiaio di legno, soprattutto ai bordi, in modo che sia regolare e piacevole anche all’aspetto.

Lasciamo cuocere 5 minuti circa da un lato, la giriamo con un coperchio e completiamo la cottura per altri 5 minuti circa.

Il risultato deve essere di un appetitoso colore, proprio per questo quando la giriamo è meglio alzare un po’ la fiamma, in modo che la superfice possa essere croccante, arruscata, come si dice a Napoli.

La possiamo servire sia calda che fredda, è una questione di gusto, io la preferisco calda.

Le varianti sono molte.

Anche con gli stessi ingredienti possiamo tagliare a dadini salame e provola per mescolarla alla pasta prima di mettere in padella.

Così come possiamo aggiungere della pancetta, sempre tagliata a dadini.

Non è raro trovarla farcita con fette sottili di prosciutto cotto.

Anche se a Napoli ormai le varianti sono sempre più numerose. Soprattutto nelle frittatine monoporzione le possiamo trovare in pizzeria o friggitoria alla genovese, al ragù, con carne, besciamella e piselli, alla Nerano, alla carbonara, e chi più ne ha più ne metta.

Accompagniamo con un vinello amabile, come un rosso di Gragnano.

Buon appetito!

Autore Carolina Barra

Carolina Barra, impiegata in pensione, profonda conoscitrice del cibo in tutte le sue declinazioni, adora cimentarsi nei piatti tipici della tradizione e scoprirne i trucchi per poterli tramandare.